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Dracula di Bram Topker è fra noi

E' notte e cento anni fa scompariva qualcuno che con le tenebre aveva molto a che fare, stiamo parlando di Bram Stoker. Se qualcuno di voi pensa ancora sia il famoso regista di Dracula di Francis Ford Coppola abbiamo cattive notizie per lui, è un po' come confondere Kubrick con Rubik.
No, Bram Stoker è un romanziere dell'epoca vittoriana famoso in particolare per aver dato volto, voce e fattezze ad uno dei mostri classici dell'immaginario collettivo mondiale, stiamo parlando di Dracula, personaggio letterario ispirato a sua volta ad uno storico, ovvero il Conte Vlad Teples dei Carpazi. Teneramente detto “Vlad l'impalatore”, vi lasciamo immaginare perchè.
Avremo la buona creanza, in questo articolo, di non parlare dei vampiri attuali, di quelli luccicanti e ben poco mascolini per intenderci, preferiamo rendere omaggio parlando di Topi.
Infatti è proprio sul “topo” più famoso di Italia che Mercoledì 3 Maggio (proprio quando il protagonista del romanzo epistolare Jonathan Harker comincia la sua avventura) è stata pubblicata una parodia dedicata a “Dracula”, numero 2945 per i pignoli.
Tale “osanna” terminerà sul numero successivo, fra una troppo lunga settimana, e mescola tematiche sia del classico letterario sia della pellicola di Coppola.

Vi confidiamo che noi in redazione avremmo preferito vedere i paperi, e non i topi, coinvolti in questa “edizione” gotica, ma si tratta di gusti personali. Dracula di Bram Topker è riuscitissimo anche così.
Il buon  Jonathan Ratker (interpretato nel '92 da Keanu Reeves) è Topolino, il Conte è un elegantissimo Macchia Nera e poi c'è Pippo Van Helsing interpretato da… beh, avete capito.
Proprio come è accaduto per Darkenblot anche qui il “Topo” ci propone un prodotto superiore ai suoi standard già validi, meritevole di un volumetto unico a parte.
Il formato “classico”, per quanto ottimo per il target classico, svaluta opere di questo genere… ma ne abbiamo già parlato a lungo, sapete cosa ne pensiamo.
Il nostro consigli è “divorarlo” letteralmente. Numerosi sono gli spunti dei quali vorremo parlarvi, perciò da questo momento vi avvertiamo che ci saranno spoiler nei quali potrete incappare.
Prima di tutto la necessità di non parlare di morti, sangue e smembramenti era ovvia in un contenitore come Topolino, e lo sceneggiatore (Bruno Enna) c'è riuscito brillantemente sfruttando una delle fobie che colpiscono l'umanità fin dagli albori: le barbabietole.
Dracula si nutre di barbabietole, cosa di per sé parecchio terrificante, e al suo morso si diventa dapprima affamati dell'orribile verdura e successivamente una gigantesca barbabietola.
Questa è la sorte che toccherà alla giovane Lucy (Clarabella) mentre Minnina (Minnie) potrà solo rimanere a guardare.

Qui si interrompe il primo tempo della parodia Disneyana, il culmine della suspence. Se alla sceneggiatura c'è Enna, ai disegni troviamo Fabio Celoni, della scuderia pikappica (ricordate di quali numeri stiamo parlando, vero?).
Il suo inconfondibile stile fluido, curvo, quasi come fosse una goccia d'olio nell'acqua rende “Dracula di Bram Topker” ancora più affascinante e misterioso.
E' uno stile con il quale bisogna entrare in confidenza, va interpretato, capito, ma quando si fa tuo, scopri che non poteva essere più adatto per una storia del genere.
Il tratto è complicato solo ad una nota superficiale (e noi Nerd non lo siamo), ricalca perfettamente le atmosfere nebbiose della pellicola e, a dir la verità, non ce l'aspettavamo.
I più attenti frequentatori del Lucca Comics si saranno infatti accorti che l'anno scorso qualche bozzetto di questa storia era in esposizione allo stand Disney, siete fra quelli?
Beh, è da allora che attendiamo questa storia e vi consigliamo di recuperane entrambe le parti prima che sia troppo tardi!

Nota particolare verso i colori di Mirka Andolfo e dello stesso celoni, soppraffini. Si potrebbe parlare di fotografia cinematografica.
Questo centenario è un momento speciale, recuperate pellicole dedicate ai vampiri come ad esempio Dracula di Coppola o Dracula della Universal con Lugosi. Manga come ad esempio Vampire D Hunter o Hellsing e evitate la “letteratura” targata Meyer.

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