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New Year, New Sherlock

Per due anni John Watson ha aspettato il ritorno del suo migliore amico, credendolo morto. Per altrettanti anni tutti i fan della serie televisiva dedicata al detective più famoso del mondo hanno dovuto aspettare la terza stagione. E forse anche noi iniziavamo ad avere dei dubbi sul fatto che sarebbe tornata.
Naturalmente stiamo parlando di Sherlock, una delle serie TV targate BBC che ha riscosso maggiore successo negli ultimi anni. Ideata da Mark Gatiss e Steven Moffat racconta le avventure di uno Sherlock Holmes del ventunesimo secolo, interpretato da Benedict Cumberbatch, affiancato da Martin Freeman nei panni del fedele Watson. Il ritorno della serie sul piccolo schermo è stato glorioso quanto quello del suo protagonista: 9.7 milioni di persone hanno guardato The Empty Hearse in TV mercoledì scorso, senza contare tutti coloro che lo hanno visto in diretta streaming su internet, scaricato o guardato sottotitolato nei giorni successivi (se voi non lo avete ancora fatto questo articolo conterrà spoiler, siete avvisati).
“The Empty Hearse”, “La Bara Vuota”, con un titolo così avevamo tutte le ragioni di aspettarci un episodio drammatico, come già ce ne sono stati e forse anche di più. Non senza la comicità, l’azione e tutte le altre componenti che hanno reso questa serie quella che è, però eravamo pronti ad un’ondata di drama come piacciono a Moffat, un po’ in stile The Reichenbach Fall. Ma questo episodio non lo ha scritto Moffat, lo ha scritto Mark Gatiss, e dovevamo aspettarci che questo avrebbe cambiato le cose. 
The Empty Hearse è molto diverso da tutto ciò a cui siamo stati abituati, da ogni altro episodio di Sherlock e probabilmente da ogni nostra aspettativa. Ci avevano avvisati che sarebbe stato un episodio “personale”, che avrebbe messo a fuoco le relazioni e i personaggi come non era mai stato fatto prima. Per ben 40 minuti dall’inizio non vediamo nessun caso, neanche una piccola deduzione o una chiamata della polizia, nulla. Vediamo uno Sherlock Holmes completamente nuovo, profondamente cambiato da due anni di solitudine, non più l’irritante genio a cui non importa niente di nessuno al mondo. Ora è soltanto un irritante genio. 
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Certo, spesso ancora insensibile, ma molte cose sono cambiate. Cambia il suo rapporto con il fratello Mycroft, cambia profondamente il suo rapporto con Molly, la ragazza che ha una cotta per lui e che lo ha aiutato a sopravvivere, e soprattutto cambia il suo rapporto con il buon vecchio Watson. Insomma, due anni sono tanti e Sherlock non è l’unico a essere stato impegnato. John è tornato a fare il medico a tempo pieno, si è fatto crescere un paio di baffetti  e si è trovato una ragazza da sposare, Mary (interpretata dalla moglie di Martin Freeman, Amanda Abbington). O meglio, voleva sposarla prima che Sherlock interrompesse la sua proposta di matrimonio porgendogli dello champagne in un ridicolo travestimento da cameriere francese. Il momento era quello che tutti attendevamo (e temevamo), e tutto sommato si è risolto con più risate che lacrime, concludendosi, qualche pugno e una testata più tardi, con una separazione non proprio amichevole dei due, e un inaspettato ruolo della futura moglie. L’episodio continua con un attacco terroristico, un attentato alla vita di John, un piccolo caso, buffi incontri e, nonostante la presenza di qualche scena effettivamente drammatica o commovente, con un’atmosfera tutto sommato molto più allegra del solito. 
Ma allora, perché questo titolo? The Empty Hearse è il nome del fan club creato da Anderson (un altro che ne ha fatta di strada in due anni), in cui si parla di Sherlock Holmes e si discutono teorie sulla sua morte. Un po’ come internet, direte voi. Le somiglianze effettivamente ci sono e in tanti hanno fatto notare che questo episodio sembra una collezione di cose prese da internet, l’impressione è quella. Se si è seguito il progresso della serie non si può non pensare, guardando The Empty Hearse, che molte cose sembrano essere state scritte per i fan, come una sorta di regalo di bentornato. Ma un episodio così strano, così a lieto fine (a parte una questione in sospeso), un po’ insospettisce. Sembra quasi che sia la calma prima della tempesta, e che ci aspettino due episodi (o forse soltanto l’ultimo) drammatici come mai prima d’ora. Chissà, lo scopriremo domenica 5 (ieri) e domenica 12 gennaio con The Sign of Three e His Last Vow.
Un dubbio ancora lo abbiamo, un dubbio che ci corrode da due anni e che pensavamo (speravamo) sarebbe stato risolto con The Empty Hearse: come diamine ha fatto Sherlock a lanciarsi da un palazzo e sopravvivere? Di teorie ne abbiamo viste ben tre (e che teorie), ma naturalmente le prime due sono impossibili. E la terza? Sarà quella giusta? Qualcuno si degnerà di risponderci o dovremo vivere per sempre col dubbio? Intanto ecco alcune teorie!

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Giada Rossi

Laureata in Astronomia, aspirante Astrofisica. Curiosa di natura. Scrivo soprattutto di scienza, ma preferisco parlare di cani buffi.

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