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GiocaTrento 2012, la scoperta di un tesoro

Questo maggio è stato un mese denso di eventi per tutti gli appassionati di giochi, nell'accezione più vasta possibile. La redazione di Orgoglio Nerd si è volenterosamente sobbarcata il compito di vigilare su quanti più eventi possibile per poter rendere conto ai nostri lettori, che com'è noto sono Nerd di classe, esigenti, colti, di tutto quello che nel mondo della ludicità stava accadendo. C'è chi si è sobbarcato l'onere di fare una capatina in quel di Bertinoro per presenziare alla splendida InterNosCon, mentre qualcun altro ha lottato contro treni, ritardi e coincidenze per poter partecipare alla GiocaTrento, convention di giochi di ruolo, da tavolo, di carte, tradizionali, d'avanguardia e chi più ne ha più ne metta, svolta, come i più brillanti avranno senz'altro già intuito, in quel di Trento.
La convention è organizzata dall'associazione AlterAego, con base a Rovereto, che ormai da cinque anni la propone come momento di ritrovo collettivo, come rete di collegamento fra le tante realtà del mondo ludico di Rovereto, di Trento e non solo. In origine questa convention era principalmente una manifestazione dedicata ai tornei di giochi di ruolo, capace di attirare giocatori “professionisti” anche da molto lontano, ma meno permeabile alle nuove leve del mondo dei giochi, o meno ancora ai giocatori che ancora non sanno di esserlo e che hanno solo bisogno di essere incuriositi e ingolositi per lasciarsi andare. Nelle sue più recenti incarnazioni, appunto, la GiocaTrento si è evoluta per dare molto più spazio a dimostrazioni, spiegazioni, presentazioni, in modo da aprirsi ai nuovi giocatori. Anche quest'anno si è potuto contare su un congruo numero di facilitatori, ossia di ragazzi e ragazze, volontari che conoscono i giochi e che si mettono a totale disposizione dei partecipanti alla convention per guidarli nei giochi, sia quelli conosciuti sia quelli più oscuri e misteriosi.
E credeteci: di giochi oscuri e misteriosi ce n'erano, eccome!
Chi vi scrive ammette senza vergogna che al momento della GiocaTrento di quest'anno non aveva mai avuto alcuna esperienza diretta di giochi di ruolo da tavolo diversi dai “classici”, ossia Dungeons and Dragons e simili. Il nostro conoscitore della scena indie, Fabio, è stato infatti mandato in trasferta alla InterNosCon, che quest'anno cadeva negli stessi giorni della GiocaTrento. Se per lui i concetti di giochi narrativi (a volte privi di game master o legati a regole inusuali) sono introiettati e quasi ovvi, il sottoscritto ha vissuto ogni partita a cui ha preso parte come una novità, una vera e propria scoperta
Ne è valsa la pena? Oh, sì.
Fra esplorazioni di vecchi cantieri invasi da fantasmi assassini in un bizzarro “libro-game per due persone” (Murderous Ghosts), paradossali sit-com in salsa spy-story (o spy-story in salsa sit-com? E' complicato da spiegare) in cui misteriosamente tutti gli individui attorno all'ambasciatore cileno negli Stati Uniti si svelano essere assassini del KGB (It's Complicated), terapie d'urto per gruppi di pazienti vittime di perdita di ricordi che forse sarebbe stato meglio non recuperare (Un Penny Per I Miei Pensieri) e la straordinaria creazione della storia futura dell'umanità, dalla conquista dello spazio all'estinzione dell'ultimo uomo sulla Terra, in cui la Svizzera vince la Terza Guerra Mondiale e il Vaticano è coinvolto in un complotto che attraversa i millenni (Microscope), le esperienze sono state tante, tutte diverse, tutte indimenticabili, in grado di allargare a dismisura il concetto di “gioco di ruolo” a cui molti sono legati. 
Non c'erano soltanto giochi di ruolo misconosciuti, però: di giorno si è svolto il torneo di gdr, che si è svolto utilizzando il regolamento di Pathfinder, al quale ha contribuito il mitico Eriadan, che ha illustrato le targhette per i vincitori (e si è anche fermato a giocare con noi!), mentre di notte (e quando, se no?) ci sono stati i giochi di ruolo dal vivo di Vampiri. E tutt'attorno tornei di carte collezionabili, in particolare Magic e Pokémon, le partite a Warhammer 40.000, un'intera tavolata di goban a disposizione di chiunque volesse provare a giocare all'ancestrale (e splendido) gioco del go e decine di giochi da tavolo a disposizione di chiunque, in qualunque momento.
Già, perchè se le attività erano tante, la cosa che ci ha colpito di più, e quella che in ultima analisi ci ha fatto tornare a casa soddisfatti e con tanta voglia di un bis, è stata l'atmosfera rilassata, amichevole e coinvolgente che pervadeva l'intera convention. La scelta di cosa fare era quasi del tutto demandata ai partecipanti che potevano afferrare uno qualunque dei giochi proposti, farsi un giro della fiera, recuperare un gruppetto di altre persone interessate e iniziare a giocare senza alcun problema. Il personale di AlterAego è stato di una socievolezza e di una disponibilità assolute: c'era sempre qualcuno pronto ad accompagnarci nella scoperta di un gioco che c'incuriosiva ma che non conoscevamo, con gentilezza e soprattutto con passione: l'entusiasmo degli organizzatori era palpabile e l'entusiasmo, si sa, è contagioso. Non era affatto raro vedere segretari e organizzatori seduti ad un tavolo mischiati ai visitatori, a giocare per il gusto di farlo, né assistere a gruppetti di persone che si davano appuntamento in qualche bar, o nella casa di qualcuno, per continuare a giocare anche dopo l'orario di chiusura della fiera. Già, perchè i due giorni sono proprio volati, e la voglia di giocare insieme era tanta.
Orgoglio Nerd ringrazia con calore AlterAego per la splendida accoglienza che ci ha riservato e per tutto il divertimento dei due giorni passati insieme. Ai nostri lettori non possiamo che consigliare con altrettanto calore di fare due cose: dare un'occhiata al racconto del nostro Fabio sulla InterNosCon e fare in modo di correre a Trento per la prossima GiocaTrento. Ne vale davvero la pena!

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Gabriele Bianchi

Lettore, giocatore, conoscitore di cose. Storico di formazione, insegnante di professione, divulgatore per indole. Cercatelo in fiera: è quello con la cravatta.

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