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Comics&Science, donne e scienza a Lucca

The Mirzakhani Issue e The Coding Women Issue discusse con gli autori

LUCCA – Comics&Science torna a Lucca per il decimo anno ed esordisce parlando di un tema importante: il Pregiudizio Diffuso. Quello per cui le donne non sono portate alle discipline scientifiche. Mito sfatato da diverse donne scienziate nella storia, dalla matematica iraniana Maryam Mirzakhani e delle donne programmatrici fondamentali per la storia dell’informatica. E raccontato fra fumetti e approfondimenti da Comics & Science in due albi: “The Coding Women Issue” e “The Mirakhani Issue”.

Comics&Science parla del Pregiudizio Diffuso a Lucca Comics & Games

Roberto Natalini del CNR, spiega che The Mirakhani Issue ha già avuto il suo debutto cartaceo nel 2022, mentre The Coding Women Issue al momento esiste solo in versione digitale. Ma entrambi sono importanti perché raccontano dell’importanza delle donne nel mondo della scienza. Con la classica ricetta di Comics&Science, con fumetti creati da grandi autori e disegnatori che lavorano fianco a fianco con scienziati importanti.

Maryam Mirakhani è la protagonista della Issue omonima, una matematica iraniana che vinse la medaglia Fields, il Nobel per la Matematica, nel 2014. Silvia Ziche, che ha illustrato The Mirzakhani Issue, spiega di aver accettato questo lavoro “perché penso sia fondamentale dire alle ragazze che sia giusto e bello studiare materie scientifiche. Soprattutto perché vengo da una cultura dove non c’era la spinta a studiare le discipline STEM. Anche il mio futuro da fumettista in realtà non era ben visto, mi dicevano che ‘se ti piace disegnare perché non apri una cartoleria?’ Questa matematica iraniana mi ha colpito quando aveva vinto il premio Fields, e mi ha davvero sconvolto sapere che morì tanto giovane”.

Infatti Mirzakhani muore nel 2017, tre anni dopo aver vinto il “Nobel per la Matematica”. Che Ziche spiega aveva anche una mente molto visuale, disegnava (piuttosto male) le proprie idee matematiche su fogli stando sdraiata per terra. Un punto in comune fra noi due”.

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La scienza del fumetto

Sara Menetti ha invece disegnato l’albo sulle donne programmatrici, che diventa una spy story vittoriana entusiasmante. Menetti racconta di come sia stata colpita “dallo scoprire la donna che in epoca vittoriana scrisse il primo algoritmo, Ada Lovelace, che getterà le basi di quello che diventare il ‘supercalcolo’ di oggi”.  

Susanna Raule, che ha sceneggiato la Coding Women Issue e che si collega da remoto, spiega invece che “all’inizio pensavamo di portare nel fumetto storie di vere donne programmatrici. Ma poi abbiamo pensato di lavorare su una storia inventata, una spy story di epoca tardo vittoriana che utilizza le nozioni apprese da Lovelace per fronteggiare i propri problemi utilizzando un algoritmo”.

Davide La Rosa ha scritto l’albo su Mirakhani e spiega che abbiamo cercato di passare dai meri numeri a cose più concrete, come il biliardo. Ma in realtà siamo arrivati ad ambientare questa storia in un contesto astratto, un universo parallelo con una ciambella con sopra un bar, piena di matematici morti”.

Dopo l’intervento del collega all’evento Pregiudizio Diffuso di Comics&Science, Ziche spiega che la sua collaborazione con Davide è iniziata subito all’insegna della trasparenza. “Io avevo messo il becco subito con Davide, dicendo che non volevo solo una cosa comica per Miryam ma qualcosa di più poetico. E la secondo proposta di Davide mi ha convinto subito, questo mix fra l’astratto e un po’ di vita di questa donna fantastica”.

Tradurre la matematica in fumetto

Menetti racconta di aver fatto diversi studi per ambientare la propria storia all’epoca vittoriana, per ricordare il periodo di Ada Lovelace. E dice “ho scelto di disegnare con pennino e inchiostro invece che in digitale, per rispettare le incisioni che mi hanno ispirato per l’ambientazione di questa storia. Ma la vera sfida era concettuale e pratica al tempo stesso.

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“Dapprima abbiamo tradotto un algoritmo, poi abbiamo deciso di lavorare questo algoritmo decisionale in una serie di vignette da leggere in giusta sequenza. Dovevano funzionare sia logicamente che a livello narrativo. Quindi abbiamo chiesto una mano a Sara Bonella, per capire come una fisica avrebbe approcciato questo problema” spiega Menetti. Sara Bonella è la vice direttrice del CECAM (Centre Europeen de Calcul Atomique et Moleculaire), una matematica davvero d’eccezione che ha aiutato a realizzare The Coding Women Issue.

Susanna Raule spiega che creare quell’algoritmo e farlo funzionare sia a livello matematico che narrativo era una sfida vera. “Prima ho dovuto capire come funziona l’algoritmo che avevamo scelto, anche perché non mi è rimasta molta conoscenza matematica dall’università. Poi ho cercato di capire come creare una sorta di micro libro-game dentro al fumetto che permette di mostrare il ragionamento logica della protagonista. Noi prendevamo questo algoritmo come un totem immodificabile, invece Sara Bonella ci ha detto che potevamo modificare l’algoritmo“.

Comics&Science e il Pregiudizio Diffuso, un dialogo fra scienza e arte

Un altro pregiudizio diffuso è quello che gli scienziati (e soprattutto i matematici) abbiano poco spirito artistico: ma Comics&Science dimostra il contrario. E parlando del rapporto con gli scienziati che hanno collaborato alla creazione dei fumetti, Ziche dice che “il dialogo mi affascinava, anche se non capivo quasi nulla di quello che i matematici volevano dire. Io sono rimasta stupida di come sia varia l’umanità: io e Davide sembrava avessimo una testa completamente diversa da quella che i matematici. Noi avevamo problemi narrativi, loro matematici. Ma le nostre diverse competenze ci rendevano due generi diversi di persone”.

E Davide La Rosa sottolinea che: “Fare un fumetto con Comics & Science è come fare un esame all’università, come fosse un parziale di Geometria 2 ogni volta che consegnavo una bozza. Miryam ogni volta trovava cento soluzioni per ogni problema, noi abbiamo provato a trovarne una narrativa per scrivere il nostro fumetto”.

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Anche Menetti parla di “Issue” da risolvere, ma il connubio fra scienza e fumetto funziona se si lavora insieme: “Il bello del fumetto è che c’è sempre una soluzione, che permette di trasforma le richieste in un disegno sulla tavola. Le due pagine dell’algoritmo sono un esempio di come, lavorando insieme, abbiamo saputo risolvere un problema logico, narrativo e anche artistico”.

Sul finire dell’evento, Natalini chiede a Susanna Raule, psicologa oltre che fumettista, se davvero fumettisti e matematici hanno davvero ‘teste’ diverse. Spiega che “la differenza secondo me è solo tecnica, non di ragionamento. Se uno è abituato a cercare soluzioni, trovando i punti di pressione per risolvere problemi con il minimo sforzo, usa la creatività. Sia che sia un artista o un matematico”.

E la creatività non è né femminile né maschile, sia per quanto riguarda lo studio di materie STEM che del disegno fumettistico. Potete trovare qui tutto il catalogo di Comics&Science, che fa sposare al meglio i due mondi.

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Autore

  • Stefano Regazzi

    Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, Nerd da prima che andasse di moda.

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