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Willow: il ritorno del fantasy | Recensione

Un viaggio nel passato per un fantasy estremamente variegato

Oggi su Disney+ debutta Willow, una serie TV che ci riporta nelle atmosfere di un cult degli anni ’80 dallo stesso titolo. Si tratta di un progetto dalla lunga gestazione, di cui abbiamo notizia fin dai primi annunci relativi alla piattaforma di streaming. E ora, dopo aver visto i primi tre episodi in anteprima, siamo pronti a raccontarvi qualcosa di più su questo show, nella nostra recensione di Willow.

Di cosa parla Willow, la nuova serie fantasy di Disney+?

Sono passati diversi anni da quando Willow Ufgood, un nelwyn che sogna di diventare un grande stregone, ha lasciato il suo villaggio per riportare a casa una bambina ritrovata sulle sponde del fiume. Un’avventura straordinaria, che ha cambiato le vite di chi vi ha preso parte, aiutandoli a trovare il proprio destino e salvando il mondo dal male incarnato dalla strega Bavmorda.

Sono stati anni di pace, in cui i popoli di questo mondo fantasy hanno ritrovato un proprio equilibrio. Ma la minaccia del male sembra essere sopita. Ma come spesso accade in questi casi, le forze dell’oscurità non sono mai davvero sconfitte e qualcosa sta iniziando a muoversi. Una nuova sfida sta emergendo e toccherà ancora una volta (anche) a Willow partire per proteggere il mondo in cui abita.

Dei tanti franchise che in questi anni sono tornati alla ribalta con dei revival, su Disney+ o altrove, Willow sicuramente occupa un posto particolare. Perché tutto parte da un film che non ha davvero avuto seguiti (non cinematografici almeno) e che si è costruito una nicchia di fan piuttosto contenuta, anche in virtù dell’accoglienza all’epoca. Insomma, non si sta andando a ripescare Il Signore degli Anelli o Star Wars, per intenderci.

Proprio per questo però, la serie di Willow su Disney+ diventa un prodotto realizzato con il cuore, per espandere un mondo dal grande potenziale più che con l’obiettivo di sfruttare un marchio noto. Tutto questo traspare anche dalle parole di Jon Kasdan, il creatore della serie, durante la conferenza stampa di presentazione, ripensando alle sensazioni che provò all’annuncio del film negli anni ’80:

Mi ricordo l’emozione di avere otto anni e scoprire che George Lucas ci stava offrendo un nuovo franchise. E questo avrebbe avuto la magia, gli stregoni e i combattimenti con le spade e non si chiamava Star Wars. È stata una cosa davvero incredibile per un bambino di otto anni. Per me è incredibile che non sia stato sviluppato oltre e che sia rimasto come questo artefatto immutabile di un certo momento della mia vita, con tutto questo potenziale per altre storie e altre avventure“.

Un mondo fantasy classico e originale al contempo

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©2022 Lucasfilm Ltd. TM. All Rights Reserved.

Proprio perché parte da un cult degli anni ’80, la serie di Willow su Disney+ riesce a restituire bene quel feeling classico del mondo fantasy. Cavalieri, stregoni, castelli e reami differenti, che si muovono per affrontare un terribile nemico. Un gusto che in questo periodo di continua ricerca del nuovo nel genere diventa (quasi paradossalmente) intrigante.

Non è una questione di nostalgia fine a sé stessa. È un modo di riprendere un filone che per motivi anche comprensibili abbiamo accantonato. E così ne nasce un prodotto che è sensibilmente differente dai diversi fantasy che affollano il mondo dell’entertainment attuale. E riesce a farlo mantenendosi comunque variegato e dotato di una propria personalità.

Per quanto vicino ai canoni che conosciamo, il mondo di Willow non dà una sensazione di già visto, ma anzi. Ogni nuovo luogo che i nostri eroi raggiungono ci offre l’emozione della scoperta, di non sapere cosa ci attende oltre il suo confine. La quest in cui si sono imbarcati ha tantissimo potenziale, mescolando tante location e personaggi differenti.

E anche in ottica di recupero di atmosfere note, è facile sentire quel feeling eccezionale da campagna di un gioco di ruolo. A contribuire a questa sensazione c’è la presenza di un party davvero grande, con diversi personaggi di diversa estrazione, con obiettivi e storie differenti, tutti uniti per una missione comune. I legami fra loro continuano a costruirsi e disfarsi, rendendo interessante seguire il loro percorso.

La sensazione è davvero quella di una storia che seppure apparentemente sia su binari noti, possa evolversi in maniera imprevedibile. Questo senza necessariamente entrare in uno spirito iconoclasta alla Game of Thrones, ma mantenendo sempre quella magia e quel fascino dei cult del passato. Una affascinante quadratura del cerchio di cui sarà interessante scoprire le evoluzioni nelle prossime settimane.

Willow su Disney+ ha nel suo cast la sua forza

willow disney+ recensione
©2022 Lucasfilm Ltd. TM. All Rights Reserved.

Uno dei punti chiave di questo show è poi proprio il suo cast. Troviamo infatti una serie di performance decisamente solide, con Erin Kellyman (Jade), Tony Revolori (Graydon) e naturalmente Willow stesso Warwick Davis in primis. Soprattutto però la sensazione è di un gruppo (compreso Jon Kasdan) che ha trovato una propria alchimia, divertendosi nel realizzare lo show e mettendoci tantissimo cuore.

Un esempio di quanto il gruppo fosse unito è emerso proprio durante la conferenza stampa, quando Ellie Bamber (interprete di Dove) ha raccontato tra le risate di tutti di Dempsey Bryk (Airk) e delle sue abitudini di allenamento:

Quasi ogni giorno uscivo dal mio camerino e mi trovavo davanti a qualcosa di davvero straordinario. Mi sentivo così fortunata e onorata di poterlo vedere ogni giorno. C’era Dempsey che probabilmente per ore e ore al giorno si allenava per migliorare le proprie abilità con la spada. Penso che fosse davvero meraviglioso da osservare“.

A questo Tony Revolori ha aggiunto:

Mi ricordo che la cosa su cui si allenava di più era lanciare la spada in aria e cercare di riprenderla al volo dall’elsa. Come se fosse una cosa importantissima negli scontri, no?

Su questo punto si è ironicamente difeso Dempsey Bryk, spiegando:

Quella è una cosa che io faccio spesso nella vita reale ogni volta che mi trovo coinvolto in un combattimento con la spada, quindi volevo incorporarlo anche nello show“.

Willow non diventerà il più grande successo di Disney+, ma merita una chance

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©2022 Lucasfilm Ltd. TM. All Rights Reserved.

Probabilmente questa serie TV si troverà a essere più fedele di quanto vorrebbe al materiale originale. È difficile immaginare che possa diventare un grandissimo successo di pubblico o di critica. Si tratta senza dubbio di un prodotto ben realizzato (anche se forse si poteva fare di più su alcune coreografie di combattimento, lanci di spada in aria a parte) ma che non brilla in maniera straordinaria.

Tuttavia è una serie che è piacevole guardare e seguire e soprattutto trasmette tantissimo amore per i personaggi e per il loro mondo. Proprio come il film originale, insomma. Non è da escludere quindi che possa riuscire a toccare il cuore di una nicchia di appassionati, che resti per sempre legata a questa storia. Datele quindi una chance, potreste essere proprio tra loro.

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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