Gli occhi di Tammy Faye: nel mondo del televangelismo | Recensione

Gli occhi di Tammy Faye è il nuovo film con Jessica Chastain ed Andrew Garfield, che proprio oggi arriva nelle sale italiane. Si tratta del racconto di una figura molto chiacchierata negli Stati Uniti, capace di attirare su di sé un’attenzione enorme, ripercorrendone l’intera vita. Uno sguardo approfondito al ‘sottobosco’ del televangelismo, una tradizione tutta americana che vale la pena di riscoprire. Proviamo a capirci di più nella nostra recensione de Gli occhi di Tammy Faye.

Gli occhi di Tammy Faye, chi è questo personaggio?

La religione negli Stati Uniti è un mondo tutto suo. Negli anni si sono affermate tantissime figure che sono riuscite a costruirsi un pubblico gigantesco e creare dei piccoli imperi. Tra i più celebri e importanti spiccano sicuramente Jim Bakker e sua moglie Tammy Faye Bakker, fondatori del canale satellitare Praise The Lord, una delle più rilevanti realtà nel settore del televangelismo.

In questo film seguiamo la storia completa della coppia, seguendo tutte le tappe dell’ascesa e della caduta di personaggi così controversi. Dalle umili origini e il primo, complicato contatto con la fede di Tammy Faye, fino all’apice del successo con milioni di persone pronte a seguire le sue trasmissioni e a fare donazioni per poi arrivare all’inevitabile crollo quando quel denaro arriverà a corrompere i due predicatori.

Gli occhi di Tammy Faye parte proprio da qui, da quella conclusione disastrosa della parabola, per poi tornare all’inizio di tutto e guidarci nella storia dei due protagonisti. C’è un approccio decisamente particolare nel suo sviluppo che a prima vista può sembrare tradizionale. È come se il film cercasse di portare avanti una doppia narrazione, facendoci contemporaneamente empatizzare con i suoi protagonisti e mostrandoci una vicenda di intrighi e sotterfugi, dove nessuno è davvero un personaggio positivo.

Proprio questo rende il film un progetto interessante, anche al di là dell’attrattività della storia in sé. È un lavoro complesso quello che avviene, cercando di bilanciare le due facce della medaglia. A volte il tentativo non rende al meglio, con alcuni momenti che cercano forzatamente di fare apparire nella luce migliore la figura di Tammy Faye. Non c’è una grande armonia con il resto della storia, avrebbero potuto essere integrati meglio.

È tutto lì, in quegli occhi

Quasi ogni anno, nella stagione dei premi che porta fino alla Notte degli Oscar, spuntano spesso dei film che sembrano avere un solo obiettivo: portare a casa la statuetta per l’interpretazione. Titoli che non prendono grandi Nomination e che non sono eccellenti sotto tanti aspetti. Tuttavia riescono a emergere grazie a una performance straordinaria di uno dei suoi volti. Ecco, Gli occhi di Tammy Faye appartiene proprio a questa categoria.

Stiamo parlando naturalmente del grande lavoro fatto dalla sua protagonista Jessica Chastain. Portare sullo schermo la figura di Tammy Faye non è un compito semplice. Si tratta di un personaggio che a sua volta interpretava un personaggio, inconsciamente o meno. C’è un complesso equilibrio da trovare, per riuscire a tracciare un limite tra la credibilità e la parodia e Chastain riesce a raggiungerlo.

Il gioco è tutto lì: riuscire a sorridere leggera come una principessa delle fiabe, parlare con una voce angelica che sembra impostata, ma al contempo comunicare la sua forza d’animo. Non solo, ma portare questo percorso lungo tutta la sua strada. Un continuo trasformismo che la porta dagli anni del college e dell’opera da predicatrice itinerante alla fine della carriera, quando diventa pericolosamente vicina alla vecchia imbellettata di pirandelliana memoria. L’unica costante sono naturalmente quegli occhi. Due fari brillanti che il film raramente sottolinea, ma restano sempre lì a ricordarci chi è davvero Tammy Faye.

Intorno a lei un cast che fa degnamente il proprio dovere. A spiccare in particolare è sicuramente Cherry Jones nei panni della madre di Tammy Faye e il sempre più amato Andrew Garfield, qui nel ruolo del controverso predicatore Jim Bakker.

Gli occhi di Tammy Faye colpiscono, senza sconvolgere

Gli occhi di Tammy Faye è un film che sicuramente merita di essere promosso, regalando una storia affascinante da seguire. Tuttavia il vero pregio per cui vale la pena di parlarne (e di considerarlo in vista dei premi) è senza dubbio la prestazione di Jessica Chastain. Non si tratta certo di una vittoria assicurata, ma saremmo piuttosto stupiti di non vederla nell’elenco quando fra qualche giorno si annunceranno le Nomination…

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