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Saranno dieci anni che non scio

Chi va a sciare non tanto per passione quanto per non creare attriti in famiglia, deve ottimizzare il tempo che passa in coda in attesa di seggiovie, ovovie, funivie (un applauso a chi non sbaglia mai a riconoscerle).
Chi scrive fa parte di quell’anoressico gruppo che interpreta lo sci come lotta alla sopravvivenza, ma che in fondo, in fonderrimo, apprezza la stanchezza che attanaglia i muscoli dopo una giornata passata tentando di non cadere. Non per paura di fare brutta figura ma per il terrore di non rialzarsi più, eventualità aggravata dal fatto che non tutti possono “mettersi in mutua”.
Detto questo… in coda alle varie –vie o si squadrano le bionde con le tute all’ultima moda e tutte d’un pezzo (le tute) che evidentemente non si recano troppo spesso alla toilette, o si prendono a gomitate i bambini che spingono da ogni lato protetti dai loro caschetti obbligatori che, alla faccia della privacy, portano inciso il numero di cellulare di mamma e papà, oppure ci si fa una cultura circa le immagini stampate sugli snowboard. Se si legge Orgoglio Nerd, ovviamente.

Sulle tavole di molti snowboard sono disegnati teschi, scheletri, catene, draghi. Il solito messaggio positivo, insomma. Quel che ci vuole per salire ottimisti su una “roba” che ti blocca entrambi i piedi.
Probabilmente ci saranno anche snowboard con le faccette poco intelligenti di Hello Kitty (togliete il “probabilmente” e il verbo all’infinito, abbiamo appena verificato: purtroppo esistono), ma non sono certo quelli che attirano l’attenzione.
E che dire delle tute da sci che riportano su tutta la superficie le vignette di un fumetto?
Quale? Quale fumetto? Risposta non c’è e la colpa si deve attribuire alla distanza tra osservatore e tuta osservata, ad una situazione di fastidioso controluce e ad una profonda, incolmabile, innegabile e manifesta ignoranza in materia.
Qui non si può barare. E perché una tale riflessione viene collocata in queste pagine?
Per una richiesta di aiuto, come sempre sarà, dalla Voce fuori dal Nerd. Perché la curiosità antropologica va aldilà della passione per il comics o il manga.
Ecco il punto: lo sci è Nerd?

Il Nerd, che solitamente è descritto come impacciato e poco portato per l’attività fisica, scia? O snowboarda (neologismo)?
Se la risposta è no, tanto vale che facciano le tavole in tinta unita e le tute da sci senza nemmeno l’ombra di un disegnino.
Se invece il Nerd scia o apprezza lo sci, promettiamo solennemente che dalla prossima volta presteremo più attenzione ai disegni applicati a tutta l’attrezzatura sciistica e stileremo una classifica dei soggetti più quotati.

Da non perdere questa settimana su Orgoglionerd

 

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