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Ash VS. Evil Dead: riportiamo in vita i morti

Con Evil Dead c'è poco da scherzare, proprio come Xena, Sam Raimi vive di rendita da parecchi anni con citazioni e nostalgiche apparizioni (la scena del risveglio di Dock Ock in Spider-Man 2 è un buon esempio) e proprio per questo l'hype dei fan di vecchia data è praticamente cresciuto di anno in anno nonostante il fallimentare remake.
L'interesse di vedere altro, di più, è stato fomentato anche da la semplice presenza di Bruce Campbell in contesti del tutto differenti.
Quell'uomo è Ash, non importa se interpreta un veterano, Elvis o un pilota, quando sei un'icona lo sei e Bruce ci sguazza in questo e non c'è assolutamente niente di male, anzi.
Sarebbe credibile vederlo "impugnare" la sua Motosega (o il Remington blu cobalto) anche nel bel mezzo di un film di Spider-Man o in una puntata di Xena, gli spettatori non si limiterebbero ad accettare la cosa come "normale" ma anche come doverosa e con un bel "finalmente" magari.
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Questo è il motivo per il quale la notizia del serial TV dedicato a Evil Dead non ha alzato il solito polverone del "ma basta, trovate idee originali", Ash non è come Indiana: il pubblico vuole vederlo in azione sempre, tra sangue, melassa e fiocchi d'avena.
Ora che abbiamo visto la prima puntata, il pilota di una serie da dieci episodi che vedono il buon Ash sempre in fuga da ogni tipo di responsabilità ma pronto a diventare un eroe smargiasso e cafone quando veramente costretto, possiamo dirvi che ci voleva proprio.
Ash è tornato e il suo spirito, lo stesso di decadi fa, permea tutta la serie. Con Bruce è tornato anche Sam Raimi, il produttore Robert Tarper e Lucy "Xena" Lawless, cosa potremmo chiedere di meglio?
Ovviamente è ancora presto per dare un giudizio completo e ampio, quello che possiamo dirvi che i brividi dovuto all'epica tamarraggine di Ash e dei suoi modi di fare sono scattati di nuovo e non parliamo di un fattore nostalgia, guardando il pilot non abbiamo pensato ai film originali, ciò che ci ha esaltato è il nuovo, ciò che è differente ma sempre uguale.
Le citazioni ovviamente si sprecano ma risultano sempre eleganti, tutta la puntata non si perde in sottigliezze, la priorità è una: fare partire la storia.
E allora troviamo una scusa assurda per riportare i morti fra noi, convinciamo Ash a combattere e poi partiamo, è quello che vogliamo, è quello che vuole Bruce, è quello che vogliono tutti.
Il Pilot non è un incipit è la scusa che aspettavamo da decadi, finalmente qualcuno in casa Starz ha dato il via a quella che potrebbe essere la più grande ondata di sangue televisiva di sempre.
Guardatelo.

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