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L’Orchidea Cinerea: misteri svelati, battaglie epiche e nuovi inizi | Recensione

Il quarto volume di The Silent Edge chiude la Saga della Cenere

Non importa quante acrobazie ci incantino durante il volo: ciò che conta è atterrare in piedi – anche quando imperversa un irresistibile vento magico. E L’Orchidea Cinerea, l’ultimo romanzo della Saga della Cenere di The Silent Edge che vi raccontiamo in questa recensione, atterra con il botto (quasi letteralmente). Il finale di questa prima saga, ambientata nel mondo creato da Matteo Malvisi, Matteo Ivaldi, Giorgia Giacchi e Davide Bello, racconta dello scontro finale con il Tassellista. Ma fa molto di più: ci scava ancora nell’umanità dei sui protagonisti. E ci prepara per nuove avventure in questo mondo fantasy pienamente realizzato.

SPOILER ALERT: Per raccontare L’Orchidea Cinerea, faremo riferimenti agli altri tre libri della Saga della Cenere che contengono spoiler. Eviteremo, invece, spoiler sul nuovo volume

La nostra recensione de L’Orchidea Cinerea

Vi avevamo già parlato di The Silent Edge, il mondo fantasy nato dal gioco di ruolo e diventato un universo letterario edito da Antonio Mandese Editore. Un mondo di persone in fuga, da un’apocalisse capace di uccidere miliardi di persone. Le Nemesi, creature dall’origine ignota, hanno costretto i tre regni degli uomini alla fuga per il mare. Ora i superstiti devono ricostruirsi una vita – e forse, un giorno, tornare a riprendersi quello che la Nemesi ha distrutto, o quello che ne rimane.

Il ranger Elias Manahem, nonostante gli anni passati da esule, vuole svelare i misteri riguardo l’Apocalisse. E con la maga Maud Mallory, il mercante dall’occhio magico (lo shining) Gin Strivedust, l’alchimista Brian McNaughton e la “figlia dell’Apocalisse” Suennel Renard, spera in un riscatto. Ma anche nel nuovo mondo, lontano dalle Nemesi, i pericoli sono in agguato. Fra tutti, il più terribile è l’avversario principale della Saga della Cenere: Milo Carnival, il Tassellista.

Conoscere il nemico (e scoprirne un altro?)

Milo ha avuto un ruolo centrale nel secondo e terzo volume della Saga, Liberi in ogni terra e Il gioco del re bianco, con diversi riferimenti (compresi solo in seguito) anche nel primo libro, Il ranger del Deserto. Ma in questo quarto e ultimo volume il Tassellista diventa a pieno titolo uno dei protagonista della storia.

l'orchidea cinerea recensione saga della cenere

Se anche negli altri volumi avevamo letto capitoli dal suo punto di vista, in questo quarto volume il quartetto di autori ha deciso di dare al “cinereo” una background completo. Forse fin troppo: nel passato di Milo scopriamo tanti traumi che ci sembra quasi che gli autori abbiano fuso insieme le “origin story” di due o tre cattivi in un solo terribile passato. Ma capiamo l’esigenza: negli scorsi volumi alcune scelte di Milo sembravano troppo incredibilmente crudeli per non aver un’origine altrettanto portentosa. Il Tassellista è un personaggio che vola sopra tutti gli altri – non solo grazie al suo shining.

Il passato e il carattere di Milo si elevano quanto i suoi enormi poteri, regalando a chi legge uno scontro finale che farà sudare di fatica anche voi che leggete sul divano. E scrivendolo, gli autori hanno anche saputo introdurre fra le pieghe del racconto diversi futuri pericoli per il nostro gruppo di eroi, fra cui quello che ci sembra poter essere un avversario altrettanto formidabile per eventuali nuove saghe. In questo modo, anche se la storia si chiude con L’Orchidea Cinerea, ci resta la voglia di aspettare nuovi libri di The Silent Edge.

Personaggi che conosciamo, anche quando cambiano

In realtà, per restare curiosi riguardo a eventuali nuove uscite di The Silent Edge bastano i personaggi. Ormai conosciamo Elias, Gin, Suennel, Maud e Brian. Se nei primi libri succedeva che le scelte dei personaggi ci prendessero di sprovvista, durante la lettura de L’Orchidea Cinerea per questa recensione abbiamo capito le loro decisioni più enigmatiche senza bisogno di spiegazioni. Perché sappiamo da dove arrivano e dove vogliono arrivare.

recensione l'orchidea cinerea

Questo non significa che alcune scelte non fossero un po’ troppo forzate. In alcuni casi (in particolare su una decisione di Gin e Brian che non possiamo spoilerare), ci sembra che i personaggi abbiano dovuto improvvisare dopo un evento imprevisto che avrebbe rischiato di rovinare il finale. Forse un tiro sfortunato di dadi durante il gioco di ruolo che ha fatto nascere questa storia.

Ma come per il background particolarmente traumatico di Milo, pensiamo che alcune forzature accrescano il fascino di The Silent Edge, invece che diminuirlo. Se in romanzi più realistici avremmo storto il naso, in questo mondo che prende ispirazione da Stephen King e George R.R. Martin, da Attack on Titans e L’Attraversaspecchi, ci piace che gli autori non abbiano paura di esagerare.

Anche perché il gioco vale la candela: il combattimento nei capitoli finali è davvero coinvolgente. Ma non avrebbe avuto lo stesso effetto senza i momenti più intimi, senza un interessante tuffo nel passato dei protagonisti, senza un’ultima sbornia rivelatrice prima della battaglia finale. Le dinamiche da gioco di ruolo possono a volte rendere la trama più tortuosa, ma il carattere dei personaggi e i loro conflitti hanno reso questo ultimo libro impossibile da rimettere sul comodino.

Recensione de L’Orchidea Cinerea: un finale o un nuovo inizio?

Come avrete capito leggendo questa nostra recensione, L’Orchidea Cinerea fornisce un finale soddisfacente a chi sta seguendo l’avventura letteraria scritta da Malvisi, Ivaldi, Giacchi e Bello. Come nei libri precedenti, non si tratta di un romanzo dalla trama ad orologeria. Ma il mondo e i personaggi che gli autori hanno costruito valgono il viaggio e questo finale di Saga ci ha soddisfatto. Ci è sembrato di giocare di ruolo con loro, per tutti e quattro i libri.

the silent edge

Ma in tutto questo viaggio, fatto di migliaia di pagine di storie passate e presenti, abbiamo visto solo i margini del mondo di The Silent Edge. Questo libro, in alcuni punti, ci ha dato l’impressione di poter immaginare, in maniera molto vaga, l’origine delle Nemesi, le cause dell’Apocalisse. Ma per scoprirle dovremmo salpare insieme a Elias, Gin, Maud, Brian e Suennel verso il continente.

L’Orchidea Cinerea offre un finale soddisfacente, che ci permetterebbe di scendere a terra e dimenticarci di questo mondo. Ma dopo averlo letto, siamo a bordo fino alla fine.

Potete trovare L’Orchidea Cinerea in libreria, a questo indirizzo o nel box Amazon sottostante.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, Nerd da prima che andasse di moda.

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