Nasa dedica una strada alle scienziate dell’Apollo 11

Una strada presso il quartier generale della NASA a Washington è stata dedicata alle tre scienziate afroamericane che hanno contribuito allo sbarco sulla Luna. La notizia è riportata da tutte le maggiori testate americane, ed è una vittoria per tutte le donne di scienza. La strada è stata chiamata Hidden Figures way, dal titolo del romanzo che racconta la storia delle tre donne. Assunte nonostante il colore della loro pelle e il loro sesso, talmente poco considerate che nel quartier generale della NASA non era nemmeno presente un bagno per loro: nulla di questo le ha fermate. Hanno lavorato come computer umani per garantire un sicuro atterraggio a Neil Armstrong e compagni sul suolo lunare.

Le tre donne scienziate e la scrittrice che le ha raccontate

Katherine Johnson, Dorothy Vauban e Mary Jackson hanno avuto a lungo un pesante velo d’oblio a nascondere il loro lavoro. Poi la loro storia non è stata raccontata da Margot Lee Shetterly. Il romanzo Hidden Figures racconta il loro lungo e travagliato percorso, ed è stato anche adattato in una pellicola candidata ai premi Oscar di titolo omonimo. In Italia il film è stato tradotto come il diritto di contare, e ha ricevuto una calorosa accoglienza da parte della critica ma non una sufficiente diffusione in termini di pubblico.

La cerimonia di inaugurazione

La proposta di rinominare la strada in onore del trio di scienziate proveniva dal senatore Ted Cruz, che ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione. Ha inoltre ricordato l’importanza di ricordare quali soggetti hanno aperto la strada perché tutti potessero, tramite talento e duro lavoro, accedere alla carriera scientifica senza che il loro hardware fisico costituisse un ostacolo. Presenti anche l’autrice del romanzo Hidden Figures e alcuni membri delle famiglie Johnson, Vauban, e Jackson. “Ma è solo un simbolo” si potrebbe dire: allo stesso modo un faro è solo una luce. Ma senza si arriverebbe in porto?