ExPlay: cosa fare e cosa non fare mai su una nave

Siamo pronti all’imbarco su questa nuova fantastica avventura dal nome in codice ExPlay. Una crociera a tema nerd della durata di 9 giorni! La redazione è in fibrillazione da settimane e si sta lavorando sodo ai preparativi. 

Più di una settimana calati tra navigazione, giochi, intrattenimento, incontri. Una fiera itinerante immersi nelle nostre passioni. Questo mese, nell'entusiasmo comune, i nostri uffici sono completamente a soqquadro, con bauli e casse ovunque pronte ad essere riempite del nostro equipaggiamento. 

Ma attenzione,  perché proprio ieri sera, mentre finivamo l’inventario delle Nerf da portare a bordo, dall’angolo della sala, con una voce vecchia e stridula, un uomo dal codino incatramato ha biascicato il suo sinistro presagio. Lui ne ha viste tante di crociere, dice. Nove giorni sono tanti anche per dei nerd, dice. Poi, vuotata la sua coppa di grog, se n’è andato.

Per correre ai ripari abbiamo stilando una breve check-list delle pose, citazioni o battute (che sappiamo vi tenteranno) che potrete o non potrete permettervi di fare. 

Questo per il bene vostro, nostro e del resto della ciurma. Siete pronti?

Potete urlare: “Laggiù soffia!” Ma solo se a squarciagola. In pubblico.

Non potremmo, ma la virilità del gesto ci costringe a chiudere un occhio e concedervi di farlo. Si consiglia, per meglio personalizzare la performance, di trarre ispirazione dai classici. I più bravi potranno farsi chiamare Ismaele.

Sostenere d’aver visto una sirena, una volta nella vita (che sia una) è concesso.

Consiglio: la cosa rende molto ma molto meglio se riuscite a convincere qualcuno di averla vista veramente. Voi ridete, ma non è così semplice, il nostro Silvio “Shiruz” Mazzitelli l’ultima volta ha passato due giorni affacciato all’impavesata nel tentativo di farci cadere nello scherzo.

Zoppicare come Long John Silver per l’intera crociera. 

Si tratta di una citazione piuttosto impegnativa in grado di dare anche grosse soddisfazioni. C’è da interpretare ma le sfumature possibili davvero non mancano. A giorni alterni è permesso cambiare gamba.

Trovare qualcuno da chiamare “Spugna” fino a fine viaggio.

Ciò che conta è la coerenza. Se si decide che uno è “Spugna” quello è e quello rimane. Non si cambia. Solo uno potrà essere “Spugna”. Trasgredire comprometterà inevitabilmente ogni piacere.

Canzoni marinaresche.

Meglio se ne conoscete di originali, ma è comunque ammesso millantare e inventarsele di sana pianta. Se riuscite a far ballare il Nostromo siete pronti ad imbarcarvi sul Nautilus.

Citare una qualsiasi delle scene, frasi o pose di Titanic.

Non esiste. Non esiste. Non esiste in alcuna maniera la possibilità di sporgersi a prua a braccia aperte. 

Fare “Yaaarrrrr” ad ogni frase come il Capitano Mcallister. No.

Sono quelle cose divertenti una volta, massimo due. Poi, senza il tempo di ripeterlo una terza, vi troverete a passeggiare su una pertica sospesa tra gli squali.

Muoversi come Jack Sparrow.

Nulla contro. Divertente nel film. Tanti bravi cosplayer. Ma immaginate di doverci davvero passare 9 giorni assieme…

Cantare “Under the sea”. Se certe canzoni sono ammesse, altre possono scombinare i rapporti umani. Il buon senso è sempre dietro l'angolo e anche un Nerd armato di spada laser, ricordatevi se siete su una nave non potete scappare.

Ogni riferimento, anche vago, a Love Boat è punibile con il giro di chiglia.

Non sapete cos’è il giro di chiglia?  Se il Capitano vi fa legare una cima in vita, state per scoprirlo.