Dobbiamo essere veloci perché quello che stiamo facendo non è autorizzato, ma l’occasione era davvero troppo ghiotta per farsela scappare. Onigiri è sulla porta a fare la guardia. Mi deve avvisare se vede arrivare il collega Shiruz. Nessuno abbaia meglio di lei. A parte Shiruz stesso forse. Ci sono voluti un paio di giorni, tra telefonate e ricerche, ma alla fine siamo riusciti a sottrarre a Shiruz di Thunder Hummer l'anteprima di Dirt 4, l’attesissimo titolo di competizioni Rally (disponibile dal 9 giugno). Non è un cosa semplice perché Thunder Hummer solitamente detiene lo ius primae noctis su ogni uscita videoludica. Riuscire a soffiargli lo scoop ha richiesto parecchia fatica, tra cui appostamenti alla macchina del caffé e hacking del suo computer. Ma tutto è bene quel che finisce bene, così eccoci qua. Io a scrivere in fretta e furia e Onigiri in appostamento sul corridoio. Partiamo dalla base: perché parlare di Dirt 4 è così importante? Perché questa rubrica si chiama ONTheRoad e on the road non è solo il nome dei nostri viaggi, ma è anche lo spirito con cui li affrontiamo, fatto di passione, ostacoli da superare e voglia di avanzare, anche a costo di sporcarsi. Dirt 4 è tutto questo e come ONTheRoad ha un nome decisamente esaustivo: Dirt = sporco. Sta per fango, terra, terriccio, polvere, ghiaia. Tutti insostituibili e gustosi ingredienti del migliore dei viaggi on the road. L’aderenza delle gomme che scivola più del normale, il retro treno che si fa vedere negli specchietti da quanto sbanda. Freni a mano sempre sull’attenti. Come non amare un titolo del genere? Dirt 4 risponde a tante delle nostre passioni e permette di togliersi più di uno sfizio immaginandosi piloti dal proprio divano. Il livello di simulazione ha raggiunto livelli impressionanti, le personalizzazioni e i controlli di guida permettono di divertirsi in ogni modo.
Naturalmente non è un titolo nuovo e si vede. Giocandolo si percepisce l’esperienza maturata dagli sviluppatori, il team Codemasters sa il fatto suo quando si parla di corse. Hanno saputo costruire un universo completo, ricco di dettagli e sfumature, capaci di soddisfare anche i più esigenti. Sembra proprio non mancare nulla. Non siamo rimasti indifferenti al comparto audio che nella visuale abitacolo, sparato in cuffia, risulta immersivo e gratificante, tanto da diventare uno strumento fondamentale per guidare di gusto, ascoltando il motore, ingranando e scalando marce secondo suo consiglio. Altra menzione va alla modalità carriera, ricca come non mai di personalizzazioni. Avremo con noi una vera e propria scuderia che crescerà insieme a noi e ai nostri successi. Dall’ingegnere capo al servizio catering. Mai sottovalutare il catering.
Grazie a tutti questi elementi il gioco crea un universo e una continuity appaganti e coinvolgenti. Dovremmo naturalmente giocarci più a lungo per poter confermare quest’impressione, ma le prime sensazioni sono già estremamente positive. Un attimo… l’acqua nel mio bicchiere si sta increspando, segno che Shiruz si sta avvicinando. Onigiri ha preso tempo ribaltando uno schedario in corridoio, ma lo rallenterà soltanto, bisogna comunque fare in fretta! Abbiamo amato anche la funzione di Configurazione Tappa che permette con pochi e intuitivi controlli di costruire i propri stage (percorsi di gara). Un modo divertente per mettersi alla prova con curve e varianti sempre più difficili o, per i più ispirati, sfogare la propria romantica creatività creando esotici e suggestivi scenari tra cui sfrecciare con il proprio bolide. Non dimentichiamo la sorprendete quantità di mezzi a disposizione (più di 50 modelli), ottenibili progredendo nella carriera, come nel più classico dei giochi di guida. Uh! e poi le differenti tipologie di competizione, che spaziano dall’ufficialissimo FIA World Rallycross Championship a tutte le sue sottocategorie: RX2, Super 1600S, Kart Cross (quanto è bello il Kart cross?!). Shiruz ci ha trovati! Bisogna chiudere. Spegniamo la console. Commento finale: a noi di OnTheRoad fango, terra, terriccio e polvere piacciono parecchio. Dirt 4 ha tutto questo. Non serve sapere altro. Pubblica.
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