Che Joe Wright sappia come intrattenere il suo pubblico non sorprende affatto: nella recensione di Cyrano vedremo in che modo è riuscito nell’intento. La pellicola è l’adattamento cinematografico dell’omonimo musical teatrale di Erica Schmidtal, tratto a sua volta dalla celebre commedia Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand. Prima di addentrarci nei particolari, ricordiamo la trama generale della storia.
Cyrano de Bergerac (Peter Dinklage) è un uomo all’avanguardia rispetto alla sua epoca. Incanta il pubblico sia con brillanti giochi di parole nelle sfide verbali che con la sua abilità con la spada nei duelli. Cyrano non ha avuto il coraggio di dichiarare i suoi sentimenti alla splendida Roxanne (Haley Bennet). È convinto che il suo aspetto fisico non lo renda degno dell’amore della sua più cara amica. Quando il burbero spadaccino prende coraggio, lei gli confida di essersi innamorata a prima vista del cadetto Christian (Kelvin Harrison).
Cyrano, la recensione
La storia d’amore per eccellenza. Possiamo definire così la relazione tra Cyrano e Roxanne. Un amore avvolgente e passionale, che per una questione di orgoglio non ha mai preso piede, se non nell’animo del protagonista. Una storia a cui Joe Wright dona una marcia in più, rispetto a tutti gli adattamenti realizzati sino a questo momento. Perché il regista non si accontenta di raccontare la vicenda attraverso un’ottima direzione degli attori e le inquadrature sofisticate; inquadrature volte a scrutare ogni minimo dettaglio, senza tralasciare il fattore “ambientazione”, che è parte incisiva del racconto, pur restandone ai margini. A tal proposito, ricordiamo che il film è girato in Sicilia.
Joe Wright va oltre, unendo una vasta gamma di colori, tonalità e illuminazioni a tecniche di regia innovative, avvalendosi anche di suggestive scenografie. Basti pensare alla sequenza iniziale; una scena in cui il teatro, che qui unisce aristocrazia e popolo, diventa il focus del film per quasi una ventina di minuti. Un momento intenso, che mette in luce non solo le doti da spadaccino di Cyrano (“perché con questa spada vi uccido quando voglio“, canta Francesco Guccini), ma anche la sua perfetta dialettica.
Il parlato si mescola in modo efficace e armonioso al cantato, e viceversa. Emerge una forza comunicativa che si trasforma man mano in un turbinio di emozioni travolgenti, soprattutto per chi ha un’anima particolarmente romantica. Non solo: tornando alla sequenza di impianto teatrale, la macchina da presa è gestita benissimo, e segue passo passo il protagonista e il suo avversario sul palco. Notevole è il controcampo che segna il primo incontro di sguardi tra Roxanne e Christian durante lo spettacolo. I due sembrano folgorati l’uno dall’altra, e questa attrazione è ben delineata dall’interpretazione dei due attori: Haley Bennet e Kelvin Harrison.
Un’interpretazione da brividi
Proseguiamo la nostra recensione parlando prima dei personaggi di Cyrano, per poi approfondire l’interpretazione dei protagonisti. Diversamente da come abbiamo sempre visto raffigurato Cyrano de Bergerac – con il naso lunghissimo -, qui i riflettori sono puntati sul nanismo del personaggio. Un difetto fisico che diviene segno di un’apertura all’innovazione. Cyrano è ognuno di noi: è chi ama senza essere ricambiato, o almeno così crede; è chi ha paura di mostrare i propri sentimenti; è chi si sente inadeguato; bene o male sono condizioni che prima o poi potremmo vivere tutti.
Cyrano, Roxanne e Christian
Una sofferenza interiore, quella del protagonista, che emerge in ogni inquadratura in cui il suo immenso amore la fa da padrone ed è valorizzata dal taglio degli occhi di Peter Dinklage, che regala una drammaticità unica e intensa al personaggio. E poi abbiamo l’elegante e nobile Roxanne, i cui meravigliosi costumi ne mettono in risalto le forme e le donano un fascino invidiabile. Quest’ultima è interpretata da una bellissima e raggiante Haley Bennet, nota per aver partecipato a film come Elegia Americana e La ragazza del treno.
Lei, che predilige la cultura alla bellezza e non sopporta l’uso di parole inadeguate, si innamora a prima vista di Christian; lui, che non sa esprimere i propri sentimenti a parole e si affida alla semplicità, vuole conquistare la donna. Il “bello ma stupido” – così è definito in Chiedimi se sono felice con Aldo, Giovanni e Giacomo – è impersonato da un credibile Kelvin Harrison, unico attore dalla pelle scura della pellicola. È interessante la dinamica relazionale che viene a crearsi tra Christian e Cyrano, pronto a difenderlo a qualunque costo per amore di Roxanne.
Non manca infine l’antagonista della vicenda, colui che è destinato a prendere in moglie Roxanne: De Guiche. L’uomo è interpretato da un ottimo Ben Mendelsohn. Peccato che il suo ruolo sia messo in secondo piano, perché l’attore è convincente e in una certa scena anche un po’ inquietante (è un bene). Insomma, Joe Wright ha preferito concentrarsi sul triangolo amoroso, ma pensiamo che dare maggiore spazio a De Guiche avrebbe giovato al film.
Cyrano: nella recensione la forza delle parole
Tornando a Christian, in Cyrano non è dipinto come uno stupido. È solo una persona come tante, che prova emozioni talmente forti da non riuscire a trovare le parole giuste per sostituire un semplice “ti amo”. Troppo dirette per una donna che vuole di più: ritrovare la passione delle lettere scritte da Cyrano anche nella comunicazione faccia a faccia con Christian. A riguardo, segnaliamo una scena da brividi, visivamente suggestiva; un momento musicale armonioso, gioioso e pieno di speranza e amore in cui le lettere – e quindi le parole di Cyrano – e la musica diventano un tutt’uno. È proprio in questa occasione che Haley Bennet appare in tutto il suo splendore.
Abile con la spada quanto con le parole, Peter Dinklage dà il meglio di sé non solo nella sequenza iniziale del film (quella a teatro, per intenderci), ma anche sotto la finestra di Roxanne, mentre tenta di aiutare Christian a riconquistare l’attenzione della donna. La scena è nota, ma nel film di Joe Wright nasconde qualcosa di più profondo, legato alla sensibilità dei personaggi (e degli spettatori che coglieranno il dettaglio). Per il momento preferiamo non svelarvi troppo dei risvolti più significativi. Possiamo invece citare il fatto che il regista sembra volerci dire qualcosa in più sulle dinamiche tra i protagonisti della storia.
Cyrano, la conclusione della recensione
Joe Wright ha colpito nel segno con la nuova pellicola in costume. Certo, non mancano delle imperfezioni: il ritmo narrativo altalenante e un paio di scelte coreografiche in particolare, che con il testo delle canzoni c’entrano poco, ma non possiamo certo lamentarci del risultato. Il finale cantato poi, per chi è innamorato dell’amore, è emozionante. Un po’ troppo melodrammatico, sì, ma pieno di sentimento. Una spada nel cuore che non solo trafigge i due protagonisti dell’evento – Roxanne e Cyrano – ma gli stessi spettatori.
Cyrano debutterà oggi, 3 marzo 2022, nelle sale italiane, distribuito da Eagle Pictures.
- Cyrano de Bergerac DVD
- Gérard Depardieu, Anne Brochet, Ludivine Sagnier (Attori)
- Jean-Paul Rappeneau (Direttore)
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