In queste settimane su Topolino sta venendo pubblicata una storia epica all'inverosimile, dal titolo apocalittico “Zio Paperone e l'ultima avventura”, in quattro puntate. La trama è questa: i più grandi avversari di Paperone, rendendosi conto che da soli non hanno speranze di batterlo, decidono di unire le forze, scagliando attacchi coordinati per sconfiggere lo Zione. Chi sono questi nemici? Alcuni sono ovvi: Amelia, la fattucchiera che ammalia, la Banda Bassotti, John Rockerduck. Ma il quarto, il capo, l'ideatore del perfido masterplan è un vero e proprio colpo di teatro: nient'altri che il secondo papero più ricco del mondo, Cuordipietra Famedoro!
Visto che Cuordipietra non è praticamente mai stato utilizzato dagli autori italiani di fumetti Disney, che gli hanno preferito il più mite e meno malvagio Rockerduck, pensiamo sia il caso fare un po' di chiarezza su quale sia la storia di lui e dei suoi rapporti con Paperone.
Cuordipietra Famedoro è un personaggio inventato da Carl Barks nel 1956, per la storia “The Second Richest Duck”, tradotta in italiano come “Paperino e il Torneo Monetario”. In questa storia scopriamo i più importanti particolari della sua vita: si tratta di un papero nato a Johannesburg, in Sudafrica, approssimativamente dell'età di Paperone (quindi nato attorno agli anni 'Settanta dell'Ottocento) e ricco esattamente quanto lui. Laddove la fortuna di questi ha avuto origine nel Klondike, durante la corsa all'oro del 1896, Cuordipietra è diventato ricco come cercatore di diamanti nel 1906. Da questi esordi apparentemente simili, le vite dei due multi multi divergono, se non nel punto di arrivo, sicuramente nel percorso scelto: Paperone è più duro dei duri e più furbo dei furbi, e lo dimostra conducendo i suoi affari con onestà incrollabile (salvo per una occasione), mentre Cuordipietra non ha scrupoli né un codice etico da rispettare, e si arricchisce con mosse crudeli e immorali, quando non platealmente illegali.
Fatto sta che, al momento della storia di Barks di cui parliamo, Paperone e Cuordipietra hanno la stessa identica mole di denaro liquido, ma non solo: gli stessi possedimenti terrieri, le stesse industrie, gli stessi beni. Perfino lo stesso identico deposito e la stessa passione per i bagni nelle monete. La folle sfida all'ultimo spicciolo si risolve quando i due si mettono a verificare chi è in possesso del più lungo gomitolo di spago, ciascuno dei quali è stato racimolato dal proprietario unendo insieme i più disparati pezzi di filo, nastrini e quant'altro trovati nei loro infiniti viaggi. E' grazie a questa verifica che i primi due posti in classifica hanno una loro definitiva risoluzione: il gomitolo di Paperone è più lungo…della sola lunghezza dello spago con cui Paperone è solito legarsi addosso la Numero 1!
Da allora, è inutile dirlo, Cuordipietra è diventato il più acerrimo avversario di Zio Paperone, sebbene così distante geograficamente. Sarà forse per questo motivo che nei fumetti, soprattutto italiani, il rivale principale, talvolta citato come secondo nella classifica dei ricchi, è Rockerduck, la sede dell'impero del quale è a Paperopoli.
Cuordipietra Famedoro riceve però la parte di antagonista principale nella serie dei Duck Tales, dove le differenze con il protagonista sono ancora più accentuate a causa dell'addolcimento del carattere di Paperone. Il malvagio riccone, invece, mantiene tale e quale la sua attitudine al furto, all'inganno, alla menzogna e alla disonestà. Quello che cambia è però un tratto fondamentale del personaggio: non è più sudafricano, ma in Duck Tales viene reso scozzese, proprio come Paperone. Questo -pare- fu fatto per evitare problemi dovuti al delicato momento che si stava vivendo in Sudafrica: Duck Tales fu realizzato e messo in onda alla fine degli anni Ottanta, durante l'apartheid.
L'identità scozzese di Cuordipietra è forse quella più nota, perlomeno qui in Italia, anche se le sue origini sudafricane vengono recuperate nell'opera filologicamente eccezionale di Don Rosa, la Paperdinastia. Qui, i due si incontrano proprio in Sudafrica, a Kimberley, quando sono poco più che ventenni. Per giustificare il fatto che nella storia di Barks i due sembrano non conoscersi, Don Rosa ha l'accortezza di far sì che Cuordipietra non si presenti mai per nome a Zio Paperone, limitandosi ad identificarsi come boero.
Inutile dirlo: siamo strafelici che Francesco Artibani e Alessandro Perina abbiano deciso di inserire nella loro storia epica il più carismatico fra i nemici di Paperone e di rappresentarlo nella sua tenuta originale, con giacca nera, cravatta e occhiali tondi, e non nella versione Duck Tales, con kilt, barba lunghissima e occhiali quadrati. E speriamo davvero che la cosa non abbia il suo termine mercoledì prossimo, con la conclusione della quarta parte della storia, ma che Cuordipietra Famedoro torni a ricoprire il ruolo che merita!
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