Lo sciopero degli sceneggiatori di Hollywood, cominciato a inizio maggio, sta tenendo sotto scacco più di una serie TV e di uno show televisivo. A quasi un mese dal primo picchetto, la Writers Guild of America (WGA), il sindacato degli sceneggiatori statunitensi, continua a chiedere agli studi di produzione maggiori tutele per gli autori. Se volete approfondire le richieste della WGA vi rimandiamo al nostro articolo dedicato.
Oggi andremo invece a scoprire quali sono le serie TV e gli show colpiti dallo sciopero degli sceneggiatori, tra ritardi di produzione e addirittura cancellazioni.
Le serie TV e gli show intaccati dallo sciopero degli sceneggiatori
Le prime conseguenze tangibili hanno riguardato quasi esclusivamente la televisione americana. Lo sciopero ha infatti portato al blocco immediato dei tradizionali talk show statunitensi, che necessitano di una scrittura praticamente quotidiana. Alcuni esempi sono The Tonight Show Starring Jimmy Fallon, The Late Show With Stephen Colbert, Jimmy Kimmel Live! e persino lo storico Saturday Night Live (SNL). Lo stesso Jimmy Fallon, anch’egli iscritto alla WGA, aveva dichiarato: “non avrei uno show senza i miei autori, quindi li sostengo”.
Dal punto di vista internazionale però le cose sono molto più gravi. Lo sciopero ha decisamente mandato a farsi benedire i piani di lavorazione di moltissime serie TV. Vediamo nello specifico quali sono state le più colpite.
Stranger Things
Il mondo aspetta di sapere come si concluderà la battaglia per Hawkins anticipata nella quarta stagione. Tuttavia la produzione della quinta stagione di Stranger Things, quella che metterà la parola fine all’acclamata serie Netflix scritta dai Duffer Brothers, è attualmente in pausa.
La serie avrebbe dovuto riprendere le riprese a giugno, ma Matt e Ross Duffer hanno deciso di partecipare allo sciopero della Writers Guild of America. Non torneranno al lavoro finché non ci sarà una soluzione equa. Del resto parte delle richieste degli sceneggiatori riguardano le remunerazioni degli show in streaming e Netflix rappresenta uno dei player principali in questo senso.
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Daredevil: Born Again
A mani basse una delle serie TV più attese dai fan Marvel. Tuttavia Deadline riferisce che la produzione è stata interrotta da alcuni picchettatori che si sono presentati sul set per bloccare le riprese.
Questo stop alle riprese ritarderà quasi sicuramente l’uscita di Daredevil: Born Again, inizialmente prevista per la primavera 2024.
American Dad e I Griffin
Gli showrunner de I Griffin (Rich Appel e Alec Sulkin) e quelli di American Dad (Brian Boyle e Matt Weitzman) hanno tutti aderito allo sciopero, mettendo in pausa le lavorazioni delle nuove stagioni delle due popolarissime serie animate. A loro si è unito anche Seth MacFarlane, creatore e produttore esecutivo de I Griffin nonchè co-creatore e produttore esecutivo di American Dad.
I Griffin ha appena concluso la sua 21ma stagione, mentre la messa in onda della 20ma stagione di American Dad è attualmente in corso.
Abbott Elementary
Gli sceneggiatori di Abbott Elementary avrebbero dovuto riunirsi il 2 maggio per lavorare alla terza stagione. Brittani Nichols, una delle autrici della serie, ha dichiarato che lo sciopero potrebbe avere un impatto significativo sul numero degli episodi della nuova stagione.
Ricordiamo che anche Abbott Elementary è una serie prodotta per una piattaforma di streaming, nel caso specifico Disney+.
Big Mouth
Restiamo nel campo dello streaming, questa volta Netflix, per parlare di Big Mouth. La scrittura dell’ottava e ultima stagione della serie animata è iniziata ad aprile, praticamente alla vigilia dello sciopero che ha interrotto le lavorazioni. Il piano di lavorazione originale prevedeva la consegna degli episodi ad agosto. Il tutto, ovviamente, è in pausa.
Cobra Kai
Jon Hurwitz, co-creatore di Cobra Kai, ha messo in pausa la scrittura della sesta stagione.
Il Pinguino
Dopo il successo di The Batman, i fan del Cavaliere Oscuro attendevano con ansia una serie TV sul Pinguino con Colin Farrell. In realtà la produzione dello show è iniziata senza intoppi a inizio maggio, nonostante lo sciopero. Tuttavia Deadline riferisce che le lavorazioni si sono interrotte quando i picchettatori si sono presentati sul set.
Gli Anelli del Potere
Decisamente più complessa è la situazione de Gli Anelli del Potere, spin-off de Il Signore degli Anelli targata Prime Video. La produzione della seconda stagione è cominciata e sta proseguendo senza gli showrunner J.D. Payne e Patrick McKay, entrambi sostenitori dello sciopero.
The Last of Us
Dopo il successo della prima stagione, The Last of Us aveva annunciato in pompa magna un sequel. La serie tv, ispirata all’omonimo e iconico videogioco per PlayStation, è tuttavia in una condizione precaria.
Variety riferisce che la scrittura della seconda stagione è attualmente in pausa. Nonostante ciò sarebbero iniziate le prime fasi dei casting. The Last of Us è una produzione HBO, in Italia disponibile su Sky e Now.
Andor
Lo showrunner Tony Gilroy, al centro delle critiche per aver cercato di lavorare come produttore non autore alla seconda stagione Andor dopo lo sciopero, ha confermato di aver cessato le lavorazioni allo show Disney+.
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Evil
Variety ha fatto sapere che la produzione della quarta stagione di Evil, serie Paramount+, si è conclusa prima del previsto a causa dei picchetti. Al momento non sappiamo come questa chiusura anticipata dei lavori influenzerà il prodotto finale.
The Upshaws
La nuova stagione di The Upshaws, sitcom Netflix con Mike Epps e Kim Fields, sarà composta da 10 episodi invece di 12. La produzione è stata infatti interrotta a seguito dello sciopero. I nuovi episodi arriveranno su Netflix ad agosto.
Yellowjackets
La seconda stagione di Yellowjackets è arrivata proprio ad aprile su Paramount+. Tuttavia gli sceneggiatori hanno avuto solo un giorno per lavorare alla terza stagione. La fase di scrittura è stata infatti interrotta dallo sciopero e non riprenderà fino a quando la WGA non troverà un accordo con le società di produzione.
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