L’attesa è terminata: in esclusiva su Sky e on demand su NOW, ha debuttato il primo episodio di The Last of Us, la serie TV HBO ispirata al famoso videogioco di Neil Druckmann. L’attesa serie TV ha già conquistato la critica e per alcuni fedeli giocatori, con il primo episodio, ha già superato le aspettative. In questo articolo scopriremo insieme tutti gli easter egg del primo episodio di The Last of Us. Penna e quadernino alla mano, siete pronti?
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Vi ricordiamo che all’interno di questo articolo sono presenti spoiler relativi al primo episodio di The Last of Us. Se non avete ancora visto la puntata, fuggite via, sciocchi!
Gli easter egg del primo episodio di The Last of Us: il risveglio di Sarah
Il primo episodio di The Last of Us è andato in onda in America nella notte tra domenica e lunedì ed ora è ufficialmente disponibile in esclusiva su Sky e on demand su NOW in lingua originale con i sottotitoli. Da giocatori, e anche amanti delle serie TV, possiamo affermare che il primo episodio è riuscito a lasciarci letteralmente a bocca aperta.
Fino ad ora è il prodotto più fedele che abbiamo in circolazione e speriamo possa continuare su questa strada. In questo articolo vogliamo ripercorrere insieme a voi l’intero episodio alla ricerca di piccoli ma interessanti easter egg.
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Se quindi non avete ancora visto il primo episodio di The Last of Us, fuggite via, lettori. Noi stiamo per iniziare, eh.
Il primo easter egg è il risveglio di Sarah, la figlia di Joel.
Sia nel gioco che nella serie televisiva, Sarah si sveglia nella sua camera da letto nel cuore della notte, incespicando sonnolenta nel buio per capire cosa stia succedendo. Entrambe le scene forniscono un po’ più di contesto, ma in modi diversi.
Nel videogioco, il giocatore controlla Sarah, che sta vagando nella sua casa al buio. Non si segue un percorso prestabilito e si possono raccogliere vari oggetti in casa, che forniscono un ulteriore contesto: uno di questi è un giornale che descrive come i ricoveri negli ospedali locali siano aumentati di oltre il 300%. Nel videogioco, un infetto irrompe dalla porta di vetro ma Joel gli spara. Poi prende sua figlia Sarah e i due escono fuori in giardino, incontrando poi Tommy, puntuale come un orologio svizzero.
Nella serie televisiva di The Last of Us, Sarah si sveglia da sola perché Joel è andato a pagare la cauzione a Tommy. Finisce a casa dei vicini per riportare loro il cane che, spaventato, era uscito. In quel momento Sarah ha un’idea molto chiara di ciò che sta accadendo: l’anziana signora infetta sta facendo uno spuntino con uno dei suoi coinquilini. Questa scena presenta gli orrori degli infetti in modo diverso, fornendo un contesto più ampio per mostrare agli spettatori cosa sta accadendo. Una volta corsa in giardino, ecco arrivare Joel e Tommy.
Il sedile posteriore
Quando Joel, Tommy e Sarah cercano di fuggire da Austin durante il caos dell’epidemia iniziale, i registi dello show hanno ben pensato di ricreare la scena nei minimi particolari. Fanno infatti un uso intelligente dell’angolazione della telecamera per rendere la serie di The Last of Us simile al videogioco.
Il tutto si svolge in terza persona, con la telecamera sul sedile posteriore. Questo è esattamente il modo in cui il gioco viene ripreso dal camion: in quel momento si sta ancora giocando nei panni di Sarah, che si trova sul sedile posteriore. Molti giocatori hanno sicuramente notato immediatamente queste inquadrature così familiari e, come noi, avranno di certo sorriso – oppure urlato (o magari entrambe).
Marlene
Mentre il primo episodio getta le basi per il mondo di The Last Of Us, gli spettatori vengono a conoscenza di uno dei principali conflitti della serie. In una versione post-apocalittica di Boston la serie ci mostra l’Agenzia Federale di Risposta ai Disastri, o FEDRA. In questo contesto, quando si tratta di legge, l’ultima parola è sempre di questa organizzazione e nessuno può controbattere.
Il loro modo autoritario di gestire le cose ha però reso la vita insopportabile per alcuni, portando questi individui a mettersi contro il sistema. Questi individui si fanno chiamare le Luci e nello show HBO, così come nel videogioco, sono guidate da Marlene.
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Interpretata da Merle Dandridge, la stessa attrice che ha doppiato la leader delle Luci nel videogioco, Marlene è il motivo per cui Ellie e Joel si sono incontrati nel primo episodio. La sua interazione con il primo personaggio ha anche dato il via al mistero che circonda la ragazza e il motivo per cui sembra essere così importante per la sopravvivenza dell’umanità.
Gli easter egg di The Last of Us: Riley
Durante una conversazione tra Marlene ed Ellie, la ragazza etichetta Marlene come una terrorista. A quel punto, la leader delle Luci chiede alla giovane ragazza se anche Riley, allora, fosse una terrorista. Chi guarda la serie HBO per la prima volta senza aver giocato al videogioco potrebbe considerare questo dialogo come superfluo. Chi ha giocato al videogioco sa che non è così.
In The Last Of Us: Left Behind, il fulcro della storia è Ellie prima degli eventi del primo gioco. All’interno dell’espansione conosciamo Riley e la sua menzione nel primo episodio è un segno che la serie HBO affronterà in qualche modo il suo personaggio in futuro.
- Gioco the Last of Us rimasterizzato in 1080p con 60 fps
- Il DLC Left Behind uscito il 14 Febbraio 2014
- Il DLC "Territori abbandonati" uscito il 16 Ottobre 2013
- Un insieme di DLC che costituiscono il «bundle realismo»
“When you’re lost in the darkness, look to the light“
La frase completa, “Quando sei perso nell’oscurità, guarda alla luce”, appare più volte nello show ed è disseminata in tutti i giochi. La frase è un graffito sui muri di tutta Boston (e probabilmente anche altrove), simbolo e motto principale del gruppo rivoluzionario delle Luci, le persone che combattono l’esercito oppressivo nelle zone di quarantena del paese.
Come accennato poco fa, Marlene è una di loro: è la leader della fazione di Boston ed è la persona che affida Ellie alle cure di Joel e Tess.
Fuga dalla zona di quarantena (e un infetto?)
La fuga di Ellie, Joel e Tess dalla zona di quarantena di Boston è caratterizzata da alcune inquadrature che fanno pesantemente riferimento al gioco: il mondo ricoperto di vegetazione è oscuro e nodoso, con auto e autobus ormai fermi da anni.
Ma c’è una scena in particolare che si è distinta per la sua somiglianza con un livello iconico di The Last of Us Part 1: stiamo parlando del Capitolo 3, La periferia. Strisciando tra tunnel e detriti, il trio deve schivare i riflettori e le torce dei militari che sorvegliano il muro della zona di quarantena – punti del gioco in cui è essenziale giocare in modalità furtiva. Dal punto di vista visivo, la serie fa un lavoro incredibile.
Inoltre, durante la fuga, Tess e Joel scoprono che Ellie è stata infettata; tuttavia la ragazza cerca di calmarli, svelando loro che il suo morso è vecchio, non è infetto e che lei sta bene.
Una volta che il trio fugge finalmente dalla zona di quarantena, abbiamo una meravigliosa panoramica del mondo che i nostri protagonisti andranno ad esplorare. Il bello però arriva dopo la scena della radio, poco prima dei titoli di coda; la telecamera si alza, mostrando ancora una volta il mondo sovrastato dalla vegetazione e sulla sinistra, in cima ad un palazzo, abbiamo una piccola ma intensa anteprima di uno degli infetti che i nostri protagonisti dovranno affrontare. Un immagine meravigliosa e potente.
The Last of Us è disponibile in esclusiva su Sky e on demand su NOW con un episodio a settimana, tutti i lunedì.
LEGGI ANCHE: The Last of Us: un mondo allo sfascio | Recensione
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