Negli ultimi anni l’Uomo Pipistrello lo abbiamo visto in tutte le salse. Tra cinema, serie TV, prodotti animati e Terre Infinite Batman è sempre stato uno dei punti fermi delle trasposizioni DC. La grande presenza dell’eroe però non frena l’interesse degli appassionati, anzi. E così c’è grandissimo hype intorno a The Batman, film che presenta una nuova incarnazione del personaggio in uscita proprio oggi. Ma questa curiosità è davvero giustificata o dobbiamo aspettarci una delusione una volta al buio della sala? La risposta breve è “Tranquilli, questo film è uno dei migliori di sempre dedicati all’Uomo Pipistrello“. Quella lunga è la nostra recensione di The Batman che potete leggere di seguito.
The Batman, la sfida tra menti
La maggior parte trasposizioni del Cavaliere Oscuro ha un grosso difetto: non evidenzia concretamente l’intelligenza dell’eroe, il suo essere “il più grande detective al mondo“. Di solito si lascia uno spazio per qualche deduzione arguta, una citazione colta e poi via a planare sui tetti per regalare pugni ai vari villain di Gotham. Naturalmente questo è dovuto al fatto che è molto più semplice mostrare uno scontro fisico che una sfida cerebrale, soprattutto nei tempi e nei ritmi a cui ci hanno abituato i cinecomics. Ma resta un peccato per il personaggio.
E così Matt Reeves decide di cambiare le cose, scegliendo un villain che non vedevamo da un po’ sul grande schermo: L’Enigmista. Proprio grazie alle peculiarità di questo personaggio riesce a mettere in scena uno scontro mentale, una sfida investigativa. Certo, l’azione non manca, tra combattimenti brutali e inseguimenti ad alto tasso di spettacolarità. Ma in The Batman vediamo un Cavaliere Oscuro impegnato più a mettere insieme i complicati pezzi di un puzzle che attraversa Gotham che un guerriero.
Il caso da risolvere è indubbiamente complesso, anzi si tratta di due indagini che si intersecano e intrecciano. Perché se da una parte c’è la ricerca di questo nuovo serial killer che sta terrorizzando l’élite della città, dall’altra c’è la necessità di ricostruire un passato torbido, del ritrovare la verità nascosta tra le oscure vie di Gotham City.
Questo continuo inseguirsi tra i due filoni è straordinario e ci tiene sempre coinvolti e incuriositi. Nonostante la durata decisamente corposa, la pellicola non si trascina ma anzi continua ad attirarci nella sua rete. La vicenda è costruita senza il timore di andare a toccare nervi scoperti o di variare sul racconto tipico del Cavaliere Oscuro, riuscendo a lasciarci a bocca aperta a ogni nuovo sviluppo.
The Batman è figlio di Joker, Il cavaliere oscuro e David Fincher
I due più grandi successi della storia recente di Batman al cinema (e forse anche non solo recente) sono senza dubbio Il cavaliere oscuro e, per quanto non esattamente incentrato sul Crociato Incappucciato, Joker. Titoli che, tolta una percentuale necessaria di detrattori, hanno ottenuto un’accoglienza eccezionale sia dal punto di vista della critica che del pubblico. The Batman ha imparato la loro lezione e si costruisce proprio dalle basi poste da questi film. È evidente che non avremmo potuto avere la stessa pellicola senza di loro.
L’influenza si sente in tantissimi aspetti, anche quando non sono richiami espliciti. L’Enigmista è un villain che riesce davvero a mettere in difficoltà il nostro eroe, che lo costringe a scontrarsi con i propri valori. Non solo, ma è anche straordinariamente violento e spietato. Ogni volta che compare o agisce si porta con sé un carico di ansia per il pubblico: siamo terrorizzati da quello che è capace di fare nella sua missione.
Dal lavoro di Todd Phillips si porta invece avanti il discorso sulla rappresentazione di Gotham. Una città che ci è sempre stata raccontata come sporca e corrotta, ma che raramente ci è stata esplicitamente mostrata come tale. Qui siamo davvero faccia a faccia con il suo lato più oscuro e perverso, anche oltre quanto visto nella trilogia di Christopher Nolan.
E a questo proposito, sembra quasi che Reeves si sia divorato tutte le fan theory secondo cui Se7en di David Fincher sia ambientato proprio a Gotham, perché il suo The Batman ha un legame fortissimo con il thriller del 1995. Non solo, ma con tutta l’opera del regista, accompagnandoci in uno dei noir più appassionanti e ben costruiti degli ultimi anni. Il fatto che coinvolga Batman e i suoi personaggi a questo punto è solo un’apprezzata aggiunta.
A proposito di Gotham…
Oltre a una maggiore attenzione sulla città nel suo complesso, The Batman pone anche un forte accento sui suoi singoli abitanti. Un approccio che si dimostra efficace anche grazie a una serie di interpretazioni di altissimo livello. E in alcuni casi di reinterpretazioni.
Perché c’è da mettere in conto qualche piccola variazione sul tema per alcuni personaggi. Non ci sono strappi totali rispetto alla mitologia che conosciamo a menadito, ma allo stesso tempo non c’è timore di piegare le varie figure a seconda di quanto chieda la storia.
Questo però non toglie nulla alle straordinarie performance del cast. In un’ipotetica classifica troveremmo alle posizioni più basse Zoë Kravitz e Colin Farrell, rispettivamente Catwoman e Pinguino, non per loro demerito, anzi, ma semplicemente perché altri interpreti li hanno (e si sono) superati. Andy Serkis e Jeffrey Wright regalano un Alfred e un Gordon eccezionali, complementari nel loro rapportarsi con il Pipistrello e la sua controparte Bruce Wayne.
Già abbiamo parlato di quanto Paul Dano abbia regalato un Enigmista che supera ogni aspettativa (già alte prima del film), ma vale la pena di ribadirlo, perché siamo davanti a uno dei migliori villain della storia del Cavaliere Oscuro al cinema. E seppure differente, è decisamente meritevole di menzione anche il Carmine Falcone di John Turturro. Una versione del personaggio che sembra più un diavolo seduttore che il classico stereotipo del boss criminale.
E poi si arriva al nodo della questione: Robert Pattinson ha retto il peso del ruolo? E la risposta è assolutamente sì. In una delle versioni di Batman più stratificate e tormentate, l’attore sparisce completamente nel costume, diventando l’Uomo Pipistrello. Ci sarà tempo per le classifiche e i confronti con il passato: per ora l’importante è che questo Cavaliere Oscuro convince e parecchio.
The Batman è (e sarà) uno dei film dell’anno
C’è un aspetto di questo The Batman che – dobbiamo ammetterlo per onestà intellettuale – non ci ha convinto. Il film si spinge ai limiti estremi della classificazione PG-13, toccando quasi il rating R (cioè vietato ai minori non accompagnati). Tecnicismi a parte, questo approccio porta in alcuni momenti a passaggi da “vorrei ma non posso“, che stonano con l’atmosfera generale. Ma davvero, è l’unico neo rilevante in tre ore straordinarie.
The Batman si piazza senza dubbio tra i migliori film dell’anno e con molta probabilità resterà in alto nella classifica anche nei prossimi mesi. Uno dei casi diventati sempre più rari in cui si riesce a sposare ottimamente l’aspetto commerciale e autoriale, creando una storia che saprà fare felici sia gli amanti dei fumetti che gli appassionati della settima arte. Ogni ingranaggio va al suo posto, dalla fotografia alle performance, passando per le musiche, con il tema dell’eroe già indimenticabile.
Preparatevi, perché il Bat-Segnale illumina i cieli questa notte. Il Cavaliere Oscuro è lì, pronto a proteggerci ancora una volta.
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