Quando Mickey aveva i bottoni era tutto differente, i personaggi si facevano male sul serio, Minnie aveva dei genitori e Gottfredson dettava legge.
La più grande difficoltà era riadattare le gag dei cartoon Disney al cartaceo senza rompere la cadenza, il ritmo comico della pellicola.
Questo difficile passaggio era sul serio troppo, troppo complicato. Non tutti gli sketch erano adatti alla trasposizione e riciclare sempre la solita dozzina di cadute, martellate e fucilate non faceva bene alle vendite.
Oltre ai genitori di Minnie qualcos'altro andava cambiato. Floyd Gottfredsoon aveva appena superato la ventina e un incidente con un fucile quando capitombolò negli studi Disney.
I dottori dicevano che quella sua mania del disegno, per colpa del braccio impallinato, doveva dimenticarsela. Ma come spesso accade agli uomini di talento, Floyd se ne fregò altamente dei dottori e, contro ogni previsione, continuò a disegnare.
Le strisce di Floyd non convincevano troppo nemmeno Disney, non per la qualità certo, ma per l'effetto sul pubblico: chi comprerebbe un giornale per leggere dei fumetti quando può vedere gli stessi personaggi in movimento?
A Walt toccò la stessa sorte dei medici e dovette ricredersi: il lavoro di Floyd piacque e funzionò. Le sue nuove gag create apposta per i giornali, le sue storie a puntate e il “nuovo” carattere di Mickey fece presto presa sul pubblico.
Perché se il Topo dei cartoon era un protagonista semplice e pieno di risorse, nei comics diventava un avventuriero risoluto, coraggioso e gagliardo. Al pubblico piaceva.
Rizzoli Lizard ha da poco stampato un mirabile volume dedicato al lavoro di Floyd Gottfredson, incentrato principalmente sulla famosa storia “La Valle Infernale” ma anche contenente diverse strisce dell'epoca.
E' il primo aprile del 1930 quando “Topolino nella Valle Infernale” viene pubblicato, ovviamente si tratta solo del primo episodio, partito di fretta e con riferimenti di stile alle strisce che piacevano di più al pubblico degli anni per non rischiare troppo, ma era partita.
E per fortuna visto che diventò subito un “must” e non solo per i ragazzi, a tutti piace il Topolino d'avventura di Floyd.
La Valle Infernale si trasforma presto da una partenza classica, più simile ad un cartoon, ad un'epopea western riguardante un'eredità di Minnie.
Il pubblico ne rimane affascinato e Floyd osa ancora, inserendo nuovi personaggi, gag mai viste prima e, lentamente, comincia a costruire una continuity fra una storia e l'altra. Le strisce s'interrompono al climax per invogliare il lettore a cercare l'episodio successivo e il trucco funziona!
Il volume, di qualità pregiata, mantiene le strisce in formato originale regalandoci, oltre alle storie più classiche, anche approfondimenti e dietro le quinte sui risvolti che hanno portato alla creazione delle suddette, con una zoomata specifica sulla figura di Gottfredson.
Veramente imperdibile!
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Tutto è andato come si sperava! È un grande risultato. Comunque invece di fare tagli dovrebbero aumentare i fondi stanziati. Non si può sempre lasciare tutto all’iniziativa di aziende private.