Spoiler: l’umanità muore, si salva solo la famiglia di Noah. Potremmo finire qui questo articolo ma invece c’è parecchio da dire su questo nuovo kolossal biblico che vede alla regia Darren Aronofsky (già autore di grandi film come The Wrestler e Black Swan) coadiuvato da un cast di eccezione fra cui Russel Crowe, Anthony Hopkins ed Emma Watson.
Iniziamo col dire che Noah di biblico ha davvero poco: il regista ha dichiarato di aver voluto fare "un film per tutti", non solo per le persone religiose, aggiungendo un tocco personale alle vicende che effettivamente sono molto poco chiare in diversi dettagli. Non giudichiamo di certo questa scelta come sbagliata, molti prima di Aronofsky hanno già dato una personale visione degli eventi biblici non per forza completamente fedeli al testo sacro.
La prima parte del film sembra proprio presa da un fantasy. Dopo la narrazione del mito della creazione ci ritroviamo in un mondo in cui i discendenti di Caino hanno prosperato costruendo città con alcune tecnologie basate su metalli e una pietra speciale chiamata Zohar e, col tempo, saccheggiato la Terra, rovinandola. I discendenti di Seth invece, fra cui troviamo Noah, hanno sempre vissuto rispettando tutta la creazione di Dio, mangiando solo vegetali e non facendo nulla che possa nuocere alla Terra, neanche strappare un fiorellino. Esatto, si potrebbero definire gli antenati dei vegani, lo hanno pensato tutti in sala.
Dopo una visione divina e la visita a Matusalemme (interpretato dal sempre ottimo Anthony Hopkins), anche se un po’ troppo fissato con le bacche, Noah decide di costruire l’arca aiutato dai giganti che in lui vedono una scintilla di Adamo. Il cattivo del film è rappresentato dal re degli uomini “peccatori” Tubal-Cain che a tutti i costi col suo esercito vuole salire sull’arca, situazione che non ha praticamente nessun riferimento nella bibbia.
Questa prima fase culminata nel diluvio è accettabile, anche se con alcune forzature o scene che ci hanno fatto storcere il naso.
La seconda parte all'interno dell’arca tramuta la storia da uno pseudo fantasy a un dramma forzato dai ritmi molto più lenti e noiosi, arrivando perfino a degenerare nella follia in alcuni punti.
Noah diventa un estremista nella sua missione per compiere il volere di un Dio (sempre nominato come il Creatore) che, ovviamente, non gli presta attenzione facendo dubitare della sua sanità. Noah covava già qualche dubbio, riguardo alla necessità di uccidere proprio tutti e questo silenzio da parte del Creatore non migliora certo la situazione; ad un certo punto arriverà a voler sacrificare persino i suoi familiari. La storia di Cam il secondogenito, è esemplare per far capire quanto certe scelte siano incomprensibili e quasi esilaranti (attenzione spoiler minori).
Nonostante la storia non sia molto convincente, gli effetti speciali mantengono le aspettative dell’alto budget di 125 milioni di dollari, con grandi effetti visivi specialmente durante il culmine del diluvio. La recitazione si mantiene su buoni livelli (per cast scelto è il minimo) , ma con alcune imperfezioni in scene estremamente enfatizzate.
Il messaggio principale che porta questa pellicola è di chiara natura ambientalista, rappresentato anche nella realizzazione dello stesso, che non ha usato animali veri ma solo in CG e dal fatto che sui set non c’erano bottigliette di plastica. I peccatori con le loro città e tecnologie e la brama di trovare lo Zohar, pietra magica che luccica come l’oro è una visione della società moderna contrapposta alla famiglia di Noah ecologista fino in fondo. Alcuni estremismi, espressi da Noah specialmente, secondo noi danno un messaggio distorto di una causa giusta.
Questo rifacimento biblico di Aronofsky non ci ha convinto, iniziato bene si perde via fra scene estremizzate e una riflessione sui tempi moderni non perfettamente riuscita, diventando un film che non intrattiene né in maniera leggera né in maniera profonda. La cosa certa è che Emma Watson arriverà nell'olimpo di Hollywood molto presto al fianco di Russel Crowe, tutto il resto è una filippica non necessaria.
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Ho trovato il film estremamente noioso e concettualmente scorretto piuttosto che pieno di contraddizioni. Leggendo la Bibbia si capisce chiaramente che gli angeli caduti si sono ribellati a Dio volendo la morte degli esseri umani, primo fra loro fu Satana. Dunque è del tutto assurdo anche per un non credente che gli stessi che desiderano la morte dell’uomo lo aiutino a costruire il mezzo progettato da Dio per preservare la razza umana.
Inoltre è esplicito il fatto che l’arca servisse a preservare esseri umani e animali che avrebbero ripopolata il pianeta gli a cui pareva non esser chiaro sembrano essere i paranoici Noè e Aronofsky.
Errata corrige: gli unici a cui pareva non essere chiaro sembravano essere i paranoici Noè e Aronofsky.