Ruggero Deodato, il regista italiano il cui filmato horror iperrealistico Cannibal Holocaust lo ha fatto arrestare ed è stato bandito in più di 50 paesi, è morto oggi. Aveva 83 anni. Non sono stati forniti dettagli sulla sua morte.
Deodato ha scritto e/o diretto dozzine di film e programmi TV che abbracciano una miriade di generi nel corso di una carriera di 60 anni, ma nessuno è stato più noto, controverso o esaminato di Cannibal Holocaust degli anni ’80. Il sangue intenso e l’aspetto autentico del film ha portato molti a credere che gli attori locali siano stati effettivamente assassinati sullo schermo. Il film è stato sequestrato dalle autorità italiane, che in seguito hanno arrestato Deodato e lo hanno processato per omicidio e crudeltà sugli animali.
- Robert Kerman, Francesca Ciardi, Perry Pirkanen (Attori)
- Ruggero Deodato (Direttore)
Cannibal Holocaust è stato un pioniere dei generi found footage e mockumentary. La sua trama può essere riassunta nell’introduzione al trailer: “Nel 1979, quattro documentaristi scomparvero nelle giungle del Sud America mentre giravano un film sul cannibalismo. Sei mesi dopo, il loro filmato è stato trovato. La scoperta è stata fatta da un professore della New York University che era in missione di salvataggio nella foresta pluviale amazzonica”.
Il filmato conteneva scene di intensa violenza tra cui orribili torture. L’home video di Cannibal Holocaust effettivo fu bandito nel Regno Unito nel 1984 ma ristampato 17 anni dopo con alcune scene tagliate. Una versione video del 2011 ha ripristinato tutti i secondi tranne 15, che raffiguravano la brutale uccisione di un animale. Le accuse di omicidio sono state ritirate dopo che gli attori presumibilmente deceduti – e ingeriti – si sono presentati in tribunale, ma è stato condannato per crudeltà sugli animali. Quel verdetto in seguito è stato ribaltato.
La carriera di Ruggero Deodato
Nato il 7 maggio 1939 a Potenza, Deodato era un amico d’infanzia del figlio di Roberto Rossellini e iniziò a lavorare come AD nei film del famoso regista italiano alla fine degli anni ’50. Ha continuato a lavorare su film locali – commedie, drammi, spaghetti western, tra cui Django (1966) – prima di dirigere il suo primo film, Fenomenal and the Treasure of Tutankamen del 1968, che ha anche scritto.
Ha continuato a scrivere e/o dirigere film e programmi televisivi italiani negli anni ’70 e ’80, apparendo spesso sullo schermo in cameo non accreditati. Le sue foto post-Cannibal Holocaust includevano Body Count (1986), The Barbarians (1987) e Dial Help (1988), che ha anche co-scritto.
Deodato ha anche diretto un paio di programmi televisivi italiani nel 1989 prima di dirigere la popolare miniserie locale I ragazzi del muretto (The Boys of the Wall) nel 1993. Ha continuato a dirigere episodi di serie tra cui We Are Angels, Thinking About Africa, Padre Speranza e Incantesmo 8. Il suo credito finale è arrivato con un segmento di Deathcember. Un film antologico horror in 24 segmenti che ha guardato al lato più oscuro delle festività natalizie.
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