La attendevamo da due anni e Netflix, ora, ci ha finalmente accontentato: il volume 2 di Love, Death & Robots è qui e siamo pronti a dirvi cosa ne pensiamo con questa recensione. Dopo aver anche confermato l’arrivo di un terzo volume nel 2022, il colosso dello streaming ha pubblicato il primo teaser trailer della nuova stagione della serie. La breve attesa è stata snervante ma finalmente abbiamo potuto mettere mano sugli episodi, disponibili dal 14 maggio su Netflix.
La recensione del volume 2 di Love, Death & Robots
Se avete già visto la prima stagione di Love, Death & Robots sapete di cosa si tratta, se invece siete nuovi dovete sapere questo: la serie TV non ha una trama. Probabilmente vi sembrerà strano o bizzarro ma è così, non possiamo narrarvi o accennarvi la trama di questo prodotto seriale. Questo perché ci troviamo davanti ad una serie TV antologica in cui ogni episodio ha una storia a sé.
Ciò significa che ogni episodio ci racconta una nuova storia con un tema e personaggi diversi. Il motivo per cui questa serie TV ha attirato una grossa fetta di pubblico è proprio perché è in grado di abbracciare vari temi e generi che, di conseguenza, riescono ad assecondare i gusti di ogni persona.
L’unico elemento ricorrente di tutti gli episodi, sia della prima che della seconda stagione, è il titolo: Love (amore), Death (morte) e Robots. Troverete infatti uno o tutti e tre gli elementi all’interno di ciascun episodio.
Questo secondo volume ha impiegato un po’ ad arrivare ma, in un certo senso, all’interno della serie ci è stato spiegato il perché. La grafica e la narrazione superano ogni aspettativa. Il primo elemento che salta all’occhio e che ci permette di apprezzare fin dai primi secondi Love, Death & Robots 2 è proprio il comparto grafico, come è accaduto in passato.
L’attenzione al dettaglio è stata meticolosa e quasi maniacale, ogni singolo episodio offre al pubblico la sua propria essenza ed è in grado di attirare e conquistare nonostante le differenze grafiche. Una delle principali caratteristiche di questo prodotto seriale, e forse anche il motivo per cui la serie è arrivata dopo due anni, è il fatto che la realizzazione di ogni episodio è stata affidata ad uno studio grafico differente.
Questo significa che ogni studio di animazione ha avuto la possibilità raccontare la sua storia attraverso il suo stile personale, offrendo quindi la sua visione delle cose. In questo secondo volume troviamo infatti episodi realizzati in CGI, altri caratterizzati da uno stile più retrò – ci viene da nominare l’episodio Erba Alta e altri ancora che sfiorano la realtà.
Un’atmosfera cupa e oscura, la svolta della serie
L’aspetto che caratterizza al meglio questo nuovo volume, differenziandolo di conseguenza dal primo, è l’atmosfera e il clima che si respirano durante la durata degli episodi. Mentre la prima stagione offriva anche puntate più vibranti e colorate, qui si respira un’atmosfera particolarmente pesante, oscura e molto più misteriosa.
Di certo non è un difetto perché ogni episodio lascia il segno – nonostante sia piuttosto indelebile in alcuni casi. Ci sentiamo di nominare, in questo caso, la puntata Pop Squad che è riuscita a lasciarci un assordante senso di vuoto al termine. In questo episodio ci troviamo in un futuro prossimo in cui l’umanità, in cambio di una vita eterna, non può avere figli.
Un agente di polizia che combatte chi decide di avere figli vivrà un momento inaspettato, che cambierà inaspettatamente la sua percezione delle cose. Di tutti gli episodi è probabilmente il più crudo, quello in grado di lasciare una fastidiosa sensazione di vuoto nello spettatore. Caratterizzato da una grafica che sfiora la realtà, manda un messaggio profondo al pubblico, sottile ma pungente.
La puntata che però è riuscita a rendere ancora più vivo il senso di terrore e oscurità è l’episodio Erba Alta, che abbiamo già nominato prima e che merita di essere preso in considerazione. Questa puntata parla di un uomo che si trova in treno e sta viaggiando attraverso una prateria. All’improvviso il treno si ferma e il capotreno spiega lui che è una fermata necessaria che serve alla locomotiva per recuperare vapore.
Il protagonista approfitta quindi della pausa per fumare una sigaretta ma il capotreno gli suggerisce di non allontanarsi. Tuttavia l’uomo, mentre sta fumando, vede delle strane luci provenire dall’erba alta e… Il resto è storia. Lasciatevi trasportare da questo breve ma intenso episodio che si rivelerà essere vintage e sensazionale.
Probabilmente questa atmosfera segna la svolta completa della seconda stagione poiché le permette di differenziarsi e distaccarsi dalla prima.
Inoltre il fatto che questa stagione sia caratterizzata da un’atmosfera più scura significa che, di conseguenza, sono presenti anche più scene violente. Per questo motivo sconsigliamo la visione ad un pubblico facilmente impressionabile perché, come è accaduto per il primo volume, il realismo di alcune animazioni è d’impatto e piuttosto reale.
In merito a questo ci teniamo a sottolineare l’episodio Snow in the Desert. In questo episodio il protagonista è Snow, un uomo albino dotato di fattori rigenerativi su cui è stata messa una taglia: molti individui vogliono impossessarsi della sua immortalità. Questo è forse l’episodio più violento dell’intera stagione e anche quello caratterizzato dalla grafica migliore.
Il verdetto di questa recensione: cosa ne pensiamo della stagione 2 di Love, Death & Robots?
Dal suo primo debutto sulla piattaforma streaming di Netflix, Love, Death & Robots ha conquistato il pubblico alzando, allo stesso tempo, i suoi standard di visione. Replicare la prima stagione è impossibile ma non significa che sia un male. I vari team d’animazione sono riusciti ad offrire al pubblico un prodotto degno di essere visto, ammirato ed amato.
In un certo senso è normale che la prima stagione rimanga la novità, perché prima di quella non avevamo quasi mai avuto un prodotto simile. Tuttavia il secondo volume di questa serie TV è riuscito a fare breccia nel nostro cuore e a lasciare un segno indelebile.
Quantità non è sinonimo di qualità e questa seconda stagione lo dimostra. Possiamo tutti concordare con il fatto che Netflix sia riuscito ad offrirci un prodotto d’alta qualità, caratterizzato da una personalità spiccata e personaggi unici. Un consiglio che ci teniamo a darvi è quello di provare a godervi questa nuova stagione. Ogni episodio va assaporato e analizzato nei minimi dettagli.
Rimarrete stupiti da ciò che potete scovare in questo nuovo volume prestando la giusta attenzione. Datevi poi anche il tempo di carburare, in un certo senso, le puntate. Il binge watching è interessante e divertente ma entrare dentro una storia lo è ancora di più. Per questo vi consigliamo di procedere con calma.
Per concludere vi ricordiamo che il secondo volume di Love, Death & Robots è disponibile sulla piattaforma streaming di Netflix.
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