Attesissimo sin dai primi annunci e poi dalle prime immagini, Joker è finalmente in uscita nelle sale cinematografiche di tutto il mondo. Dopo il celebratissimo debutto a Venezia, dove ha trionfato portandosi a casa l’ambito Leone d’Oro, la pellicola è infatti da oggi disponibile nei cinema italiani. Un’opera di cui si è già discusso molto e di cui si parlerà ancora a lungo nei mesi a venire. Noi l’abbiamo visto in anteprima qualche giorno fa e siamo pronti a raccontarvi cosa ne pensiamo nella nostra recensione di Joker.
Di che cosa parla Joker?
C’è una crisi profonda a Gotham City. La città è allo sbando più che mai, il conflitto sociale è alle stelle e il degrado la travolge. È in questo mondo che vive Arthur Fleck, un uomo che deve affrontare innumerevoli difficoltà nella propria vita, mentre cerca di sbarcare il lunario lavorando come clown. Un uomo che vive sul fondo della città, insieme a moltissimi altri.
Arthur però ha un sogno, a cui si tiene aggrappato: quello di avere una grande carriera nel mondo della comicità. Il suo idolo è Murray Franklin, conduttore del talk show di maggiore successo in città. Lui e la madre non se ne perdono una puntata e Arthur spera un giorno di poterlo incontrare. E qui ci fermiamo, perché non vogliamo entrare troppo nei dettagli della trama di Joker.
Già perché si tratta di una storia davvero complessa, forse più di quanto ci si possa aspettare da quest’opera. Non mancheranno i colpi di scena nel percorso di Arthur, sempre ottimamente inseriti nel corso del film e capaci di sorprenderci. La scelta di alternare continuamente gli eventi del mondo reale e le fantasie di Arthur è assolutamente vincente. Nello spettatore si crea una sensazione straniante, che lo avvicina alla mente del protagonista senza farlo però mai effettivamente combaciare con essa.
Il viaggio nella follia di Joker è terrificante e sconvolgente. Piano piano assistiamo al crollo di Arthur, una lenta discesa nel baratro gestita con i tempi giusti e le poche accelerazioni sono solo una conseguenza degli eventi precedenti. A tratti forse scade un po’ nel didascalico, evidenziando troppo il messaggio che dovrebbe essere nascosto dietro a determinate frasi. Si tratta però solo di microscopici nei su una sceneggiatura assolutamente incredibile.
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Uno degli aspetti più discussi di Joker nei mesi che ne hanno preceduto l’uscita, soprattutto dopo la vittoria a Venezia riguarda il suo essere o meno un cinecomic. Ed è impossibile parlarne (in particolare qui su Orgoglio Nerd) senza affrontare l’elefante nella stanza.
Uno degli ostacoli maggiori a questo interrogativo sta nel concetto stesso di cinecomic, mai davvero definito. Se lo vogliamo intendere come kolossal d’azione su personaggi del mondo supereroistico, magari legato a un grande universo cinematografico, il termine non è assolutamente adatto a Joker. Se parliamo di un adattamento di un fumetto, anche in questo caso non va bene, perché il film di Phillips non è ispirato a nessuna storia classica DC Comics. Però se vogliamo parlare più in generale di un legame stretto con il mondo del fumetto, che vada oltre l’aspetto più superficiale ebbene sì: Joker è totalmente un cinecomic.
“…gli autori hanno ‘fatto i compiti’ e non hanno cercato di agganciare a un nome famoso un’opera che nulla aveva a che fare con esso…”
Questo film è – paradossalmente – assolutamente fedele alle storie narrate negli albi DC Comics. Solo che è quel tipo di fedeltà che vediamo tipicamente nelle realtà alternative, le avventure fuori dalla continuity ufficiale che hanno regalato innumerevoli soddisfazioni negli anni. Disseminati lungo la pellicola troveremo diversi riferimenti a eventi, concetti o frasi chiave del Joker fumettistico riviste con un twist diverso. Segnali che gli autori hanno ‘fatto i compiti’ e non hanno cercato di agganciare a un nome famoso un’opera che nulla aveva a che fare con esso.
Sotto alcuni aspetti anzi, in quest’opera troviamo un livello di fedeltà superiore a tante altre trasposizioni dell’universo di Batman. L’esempio perfetto è Gotham City che è veramente sporca e marcia fino al midollo, più di quanto si sia riusciti a fare in adattamenti passati. A tutto questo si aggiunge un altro aspetto, ovvero quello registico. L’occhio di Phillips è platealmente fumettistico, con innumerevoli sequenze che potrebbero benissimo appartenere direttamente a un fumetto.
Analizzandolo in rapporto al concetto di cinecomic, Joker è senza dubbio un passo in avanti, ma in una direzione diversa. Al di là del suo valore cinematografico intrinseco, questo film ha il merito di sfondare i confini tracciati finora e allargare enormemente l’orizzonte del fumetto al cinema. Che non è più la base da adattare per emozionare chi sogna di vedere sul grande schermo i personaggi o i momenti che ha amato sulla carta, ma una fonte di ispirazione da riadattare, rimaneggiare, ripensare per creare storie nuove.
Phillips e Phoenix, le due facce di Joker
Abbiamo appena accennato allo splendido lavoro di Todd Phillips, ma è il caso di ribadirlo nuovamente. Al di là della sua impostazione fumettistica o meno, l’operato di questo regista è fondamentale ed eccezionale in quest’opera. Il suo continuo indugiare sul protagonista, sul suo sguardo, sul suo fisico emaciato trasmette alla perfezione il senso di malinconia e di profonda solitudine che Arthur prova.
E poi c’è lui, ovviamente. Senza l’incredibile interpretazione di Joaquin Phoenix probabilmente questo sarebbe stato ‘solo un buon film’. Il lavoro fatto da questo attore però lo innalza, rendendolo degno delle celebrazioni che sta ricevendo (e dei premi che con tutta probabilità riceverà nei prossimi mesi).
Phoenix riesce a entrare completamente nella mente di Arthur e riportare tutto allo spettatore. Le sue risate, la sua felicità, la sua rabbia, il suo disgusto, il suo dispiacere… Tutto proiettato nel corpo di Phoenix in tantissime sfumature, che passano fluidamente dalle situazioni più equilibrate a quelle in cui la follia dell’uomo si palesa in maniera più intensa.
Quando poi si arriva alla trasformazione finale, quando Arthur smette la sua maschera e diventa definitivamente Joker, Phoenix diventa davvero un’altra persona. Un’evoluzione eccezionale, che terrà gli spettatori con lo sguardo incollato allo schermo. Un’interpretazione di un livello assolutamente superiore, che probabilmente lascerà il segno nella storia del medium o quantomeno del genere.
Pareri finali
Joker, in uscita oggi nelle sale italiane, è un film eccezionale, che apre le porte a un nuovo approccio per il fumetto al cinema. Sostenuto dalla straordinaria interpretazione di Joaquin Phoenix e da una visione precisa e ragionata da parte di Todd Phillips (e Scott Silver per la sceneggiatura) saprà capace di conquistare il pubblico.
Non importa quanti fumetti avete letto nella vostra vita, la maggior parte di voi uscirà dal cinema conquistata da quest’opera. Sarà uno dei grandi protagonisti della prossima Awards Season e si merita assolutamente questo ruolo.
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