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Jackass Forever: sono sempre loro | Recensione

Johnny Knoxville e compagni tornano sul grande schermo

Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi” diceva Giuseppe Tomasi di Lampedusa ne Il Gattopardo. E onestamente non avremmo mai pensato di aprire la nostra recensione di Jackass Forever con una citazione simile. Ma pensando in questi giorni a come raccontarvi questo ritorno della crew di Johnny Knoxville, che abbiamo potuto vedere in anteprima, l’abbiamo trovata particolarmente calzante. Vediamo insieme perché.

Jackass Forever, di cosa stiamo parlando?

Fa strano pensarlo, ma siamo arrivati a un’epoca in cui non tutti sanno esattamente cosa sia Jackass. Sono passati più di vent’anni dal lancio del programma su MTV e oltre dieci dall’ultimo film e se non eravate tra gli appassionati già allora, è possibile che non ricordiate questi (ex-)ragazzi spericolati.

Il concept, sviluppato prima sul piccolo e poi sul grande schermo, era piuttosto semplice: “Johnny Knoxville e la sua crew fanno cose davanti a una videocamera“. Nella maggior parte dei casi si parla di cose piuttosto rischiose, in altri disgustose, in altre è ancora più semplice: si fanno malissimo e basta. Il tutto con lo spirito folle di un gruppo di adolescenti in libera uscita, senza i genitori che gli dicano cosa fare o non fare.

A grandi linee ci sono quattro principali tipi di contenuti in Jackass. Ci sono le candid camera, simili a quelle tradizionali ma tipicamente più pesanti nei toni. Poi ci sono gli scherzi interni alla crew, che possono andare dai semplici ‘attacchi a sorpresa’ a progetti decisamente più elaborati. Il grosso lo fanno comunque le sfide, che possono riguardare qualcosa di particolarmente vomitevole (a volte letteralmente) o di molto pericoloso. Infine ci sono le clip in cui il gioco sta proprio nel farsi male, del tipo “Siamo sicuri che questa conchiglia sia davvero protettiva? Testiamola a calci!“.

Insomma, non è certo un concept particolarmente elaborato, culturalmente elevato ed evidentemente neanche educativo. Tuttavia ha un suo fascino sedersi sulle poltroncine e godersi la spensieratezza folle della crew, magari insieme agli amici. E così, dopo tanto tempo si ritorna lì, con Jackass Forever che si promette di essere l’ultimo capitolo del franchise. Anche se su questo ci sentiamo di dubitare…

Passaggi di testimone

jackass forever
Paramount Pictures and MTV Entertainment Studios.

Gli anni dall’ultimo film si sono fatti sentire per la crew di Johnny Knoxville. Nel giugno del 2011 uno dei membri chiave Ryan Dunn ha perso la vita in un incidente stradale. Bam Margera, un altro degli elementi più rilevanti del team, è stato allontanato da Jackass Forever per problemi di abuso di stupefacenti. In generale poi anni di eccessi davanti alla telecamera (e non solo) rendono più difficile tornare a fare stunt folli: Johnny stesso ha ormai 51 anni, non è più il fresco ventenne degli inizi.

Per tutte queste ragioni quindi era necessario allargare i ranghi. E così una buona parte degli stunt di Jackass Forever vedono protagonisti nuovi volti, pronti a lanciarsi all’avventura. Un team variegato che si è saputo difendere egregiamente dal confronto con i ‘senatori’.

Un aiuto arriva anche dal resto della squadra. Alcuni membri secondari del cast originale qui hanno ottenuto più spazio. Fra questi spicca sicuramente Danger Ehren che, complice anche il destino, si è trovato a fare davvero la parte del leone in Jackass Forever.

Steve-O, Chris Pontius e Johnny Knoxville, forse i volti più riconoscibili della squadra, hanno probabilmente uno spazio più limitato, ma non temano i loro fan: sanno ancora benissimo quello che fanno e lo dimostreranno. A certificarlo sono gli stessi Jackass che dopo uno stunt particolarmente intenso da parte di Knoxville commenteranno: “C’è un buon motivo se è lui il capo“.

Jackass Forever e la sua comicità

jackass forever
Paramount Pictures and MTV Entertainment Studios.

Un altro aspetto che è cambiato negli ultimi anni è il nostro rapporto con certi tipi di comicità. C’è una maggiore attenzione su determinati approcci e si è a lungo discusso sull’opportunità o meno di ironizzare su argomenti specifici. Qualunque sia la vostra posizione in merito a questo dibattito, che non vogliamo riaprire in questa sede, concorderete che lo stile dei Jackass avrebbe potuto incontrare dei problemi nel panorama attuale.

Tuttavia c’è da dire che sono riusciti a trovare una soluzione virtualmente perfetta. Attraverso piccoli cambiamenti di approccio Jackass Forever riesce tranquillamente a evitare gli aspetti più problematici del passato, senza però tradire di una virgola lo stile del programma. Non si ha la sensazione di vedere un team con le frecce spuntate, ma allo stesso tempo si riescono a evitare le controversie (almeno quelle maggiori). Un’equa via di mezzo, ottenuta in maniera talmente sottile che bisogna sforzarsi per riuscire a farci davvero caso.

A conti fatti quindi, questo ritorno del team in Jackass Forever è proprio quello che ci dicevamo in apertura: un modo di tenere tutto uguale, ma cambiando tutto. Perché per quanto messo di fianco ai vecchi sketch si possano notare le differenze (non solo nei capelli bianchi di alcuni membri del team), è riuscito a mantenere perfettamente il suo spirito.

E allora chiamate gli amici con cui avete visto i primi tre film anni fa, prendete un bel secchio di popcorn (che da oggi si possono tornare a mangiare in sala) e tuffatevi nel viale dei ricordi.

Ricordi di dolore in molti casi, ma decisamente esilaranti.

Jackass - Volume 1-3 Box Set
  • Acuna, Jason "Wee-Man", Dicamillo, Brandon, Dunn, Ryan (Attori)

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Autore

  • Mattia Chiappani

    Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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