Fabio Guaglione ci racconta Carnivalia (e il suo universo crossmediale)

LUCCA – Fra un firmacopie e l’altro, abbiamo avuto la possibilità di chiedere un’intervista a Fabio Guaglione, per farci raccontare il nuovo Carnivalia – La Notte della Maschera di Fuoco, il nuovo volume nel suo universo crossmediale. Un’opera in uno stile diverso rispetto ai primi numeri di Quarantine Prophets – Epifania, e di Carisma – La Scienza dell’Anima. Ma che fa parte del nuovo e grande “Guaglioverso“. Che diventa sempre più ricco ed entusiasmante.

Intervista con Fabio Guaglione: ecco il suo Carnivalia

Sedendoci a fare quattro chiacchiere con Fabio Guaglione, dopo aver letto i precedenti volumi ed esserci divorati Carnivalia – La Notte della Maschera di Fuoco, non abbiamo potuto trattenere la nostra curiosità per questo multiverso già dalle prime domande. Perché come ammette lo stesso Guaglione, “abbiamo fin da subito tutti abbracciato una sfida molto complessa“.

Il primo titolo, edito per Panini Comics come il resto dei fumetti, si chiama Quarantine Prophets – Epifania e ci porta a conoscere i “Profeti“, che si ritrovano inspiegabilmente capaci di prodigi. Vedono il futuro, possono creare illusioni, leggere la mente. E sono tutti imprigionati nella struttura governativa di Clearwell, soprannominata “The Well”, dando inizio a un prison drama dove i detenuti sono praticamente dei supereroi.

Le storie dei profeti, ma anche delle guardie che devono controllarli, sono esplorate da Quarantine Prophets – Futuro Fragile, un romanzo edito da Harper Collins. Invece Carisma – La Scienza dell’Anima ha tinte horror: una neuropsichiatra e un sacerdote devono collaborare per risolvere un presunto caso di esorcismo, con uno stile investigativo alla X-Files.

Carnivalia: nuovo capitolo, nuovo stile, nuovi personaggi

Carnivalia – La Notte della Maschera di Fuoco vede invece un gruppo di giovanissimi vivere una notte da incubo. Durante una festa in maschera in cui (quasi) tutti sono travestiti, un’antica maschera africana e il potere dell’eclissi di Luna producono un prodigio: tutti diventano la maschera che indossano. Fra supereroi e pistoleri, fatine e tigri siberiane feroci, il protagonista Todd e i suoi amici dovranno trovare il modo di sciogliere la maledizione.

Storie diverse, personaggi diversi. Ma in qualche modo collegati. “L’idea dall’inizio è stata quella di creare un universo narrativo non convenzionale. Cercando di non fare spoiler: sono storie diverse, di generi diversi, di linguaggi diversi, di generi visivi e narrativi diversi. Tanto che uno si chiede ‘ma come è possibile che siano connessi?’. Ma noi speriamo che il modo in cui si collegano questi mondi e i personaggi sia a sua volta un colpo di scena. Non sarà il classico: ‘ah, ok, sono nello stesso universo’. Non sarà così”.

Un universo in espansione ma ‘modulare’

Poteri diversi, generi diversi, storie diverse: tutte con un filo rosso che li collegherà, ancora da scoprire (ma forse potremmo saperlo presto). Ma durante l’intevista Fabio Guaglione ci spiega che i lettori possono iniziare da qualsiasi punto, seguendo le storie che preferiscono.

“Ci interessava molto questo concetto di modularità. Ossia la libertà del lettore, se per esempio è solo interessato all’horror e alle possessioni, di comprare solo Carisma e capire comunque tutto. Questo progetto è un puzzle in cui io possono scegliere che tasselli voglio, non sono costretto a inseguire trame su altri volumi“.

Intervista a Fabio Guaglione: un multiverso davvero crossmediale

La possibilità di seguire solo alcuni filoni di questo multiverso non vale solo per le varie serie, ma anche per i romanzi scritti in questi mondi. “Lo stesso vale per le collaborazioni crossmediali: è uscito Futuro Fragile per Quarantine Prophets ma ne usciranno altri a cui stiamo collaborando con gli autori. E tra l’altro tutti i romanzi saranno diversi: il romanzo di Prophets per esempio ha la stessa struttura di Clearwell, ma ha altri personaggi ed è in un altro momento. Invece il romanzo di Carisma avrà gli stessi personaggi, ma che lavorano su un altro caso”.

Un progetto davvero ambizioso. “Diciamo che ci stiamo un spezzando le gambe, perché stiamo scrivendo i romanzi in modo che non ti serva il fumetto per capirlo. Questo è esponenzialmente più difficile: in ogni romanzo dobbiamo introdurre i concetti e i personaggi del graphic novel. Ma non come se fosse uno spiegone, invece come se fosse la prima storia in quell’universo”.

E Guaglione specifica inoltre che i romanzi avranno un tono diverso rispetto ai fumetti. “Vogliamo sfruttare appieno il potenziale del medium del romanzo. Ma sempre tenendo in mente lo spirito dei vari filoni. Per esempio Carnivalia ha un tono più leggero, quindi anche il romanzo sarà più cupo lo sarà come lo potrebbe essere un Pirati dei Caraibi, per esempio. E non ho fatto un esempio a caso, ma non voglio spoilerare!”.

I richiami fra le opere e il concetto di multiverso

Quando gli diciamo che in effetti qualche richiamo piratesco c’era già in Carnivalia – La Notte della Maschera di Fuoco, Guaglione sorride. “Ci siamo divertiti a mettere diversi richiami fra le illustrazioni delle graphic novel. Tipo, nel fumetto di Quarantine Prophets abbiamo disseminato in tutte le tavole richiami al romanzo e lo stesso vale per i libri in uscita a breve”.

Questo multiverso vive quindi di dettagli, di connessioni difficili da cogliere. Qualcosa di appagante per chi vuole seguirlo in tutto. “Ma dall’altro ha anche degli aspetti negativi: ogni tanto qualche fan mi chiede ‘quando arriva Quarantine Prophets 2?’ e io gli devo spiegare che noi per arrivarci facciamo un giro molto più lungo. Al momento ci stiamo concentrando molto sul finire al meglio questa fase: fra il prossimo prodotto e i romanzi di Carnivalia e Carisma, abbiamo davanti una mole di lavoro considerevole. Poi dopo mettere un punto e vedremo come andare avanti”.

Ma oltre ai richiami fra i vari libri ci sono anche rimandi ad altre opere di fantasia. La giacca arancione di Todd in Carnivalia – La Notte della Maschera di Fuoco sembra un richiamo diretto a Ritorno al Futuro. “Pensa che all’inizio volevamo addirittura chiamarlo Marty, ma ci sembrava troppo. Invece c’è un gioco per cui diversi personaggi nei vari fumetti hanno i nomi dei fondatori di Image Comics. In Carnivalia c’è Todd per Todd McFarlane, in Quarantine Prophets ci sono Rob e Marc per Rob Liefeld e Marc Silvestri, mentre in Carisma c’è Erik come Erik Larsen. Ne mancano ancora due o tre: se Panini Comics ci approva altri volumi infilo anche Jim, Whilch” sorride.

Anche se in realtà sembra che Panini Comics sia più che contenta di raccontare il Guaglioverso. “In realtà è stato Marco Lupoi di Panini che, dopo aver visto qualche mia proposta, mi ha detto ‘ma non sarebbe interessante fare un Guaglioverso con tutte queste storie?’. E io ho chiesto subito dove dovevo firmare”.

Ma Guaglione spiega che: “Siamo anche stati fortunati che viviamo in un’era dove anche il grande pubblico sa che cosa sia un multiverso. Se mi avessero detto da bambino che anche mia madre avrebbe parlato di multiverso e avrebbe saputo il nome di Tony Stark, avrei detto che era impossibile”.

Intervista a Fabio Guaglione: l’importanza del tema e dei simboli

Le storie che creano i mondi di Quarantine Prophets, Carisma e Carnivalia hanno alla base dei temi forti. Il tema del diverso, il binomio scienza e fede, il concetto di maschera per svelare se stessi. Tutti ripresi da forti sistemi di immagini e simboli nei rispetti volumi.

“Io sono un amante dello storytelling e vengo dal medium audiovisivo. Quindi per me il concept (è una storia che parla di), il tema e come viene sviluppato nella trama e nei simbolismi, che immagini si scelgono per dargli una forma: per me sono tutte una cosa sola. Mi fanno dire: ‘ok, adesso abbiamo una storia’. Quindi in tutti i media in cui lavoro cerco di portare questa alchimia. Solo così una storia può dialogare con il lettore: altrimenti finisce che è una storia di botte, di spavento, di baci, ma non fa davvero contatto con il pubblico. Una storia deve avere qualcosa da dire, magari (passatemi la battuta) mascherandolo nella trama“.

In questo modo, un volume come Carnivalia può diventare un modo per dialogare anche con i lettori più giovani. “Magari anche per loro risuona questo fatto che mettersi una maschera, anche solo un make-up, permette di esprimersi. Noi siamo abituati a pensare che quando uno ha una maschera finge: magari invece è il contrario, quando uno indossa una maschera è libero di essere davvero se stesso. E se uno mette sempre quella maschera, forse sta dicendo qualcosa di sè”.

Il Guaglioverso continuerà a crescere

Anche considerando la sua formazione cinematografica, non potevamo non chiedere a Fabio Guaglione in questa intervista se non fosse interessato a creare anche prodotti audiovisivi su questo suo universo. “Io leggo fumetti da quando ho sei anni, quindi il primo pensiero era: facciamo dei bei fumetti. Però certo, se penso a Quarantine Prophets mi immagino che una volta costruito Clearwell, visto anche che i poteri non richiederebbero grandi effetti speciali, sarebbe perfetto come soggetto per una serie. Carisma potrebbe essere una serie da girare tutta in Italia, Carnivalia potrebbe diventare un ottimo prodotto animato”.

Ma se questi sono progetti audiovisivi restano ancora vaghi, il futuro sulla carta stampata è già delineato. “Chi ha comprato Carisma ha visto che alla fine c’è un punto di domanda che collega tutto. Non voglio né confermare né smentire, ma c’è un prodotto che arriverà l’anno prossimo che tirerà insieme i vari filoni di questo Guaglioverso. Finché i disegnatori e i coloristi non finiscono il proprio lavoro meglio stare calmi sulle date, ma dovrebbe arrivare l’anno prossimo. I romanzi invece penso che arriveranno alla fine 2023: saranno il romanzo di Carisma e di Carnivalia”.

Noi non vediamo l’ora di scoprire questo nuovo tassello del puzzle del Guaglioverso. Un progetto ambizioso, con mondi e personaggi nuovi per ogni serie, che promettono di incontrarsi in un modo davvero esplosivo.