Se domandaste ad un cittadino sardo dove si trovava il 18 e il 19 maggio a partire dalle 11 del mattino, vi risponderebbe sicuramente: alla 4° edizione del Giocomix.
La prima impressione entrando al Lazzaretto di Cagliari, infatti, è che gli appassionati (o dovremmo chiamarli otaku?) di manga, cosplay, videogame e Giappone di tutta l’isola si siano fatti trovare pronti per uno degli appuntamenti più importanti dal punto di vista ludico che la Sardegna ha da offrire.
Arrivato alla sua 4° edizione, il Giocomix è ormai diventato una tradizione ed i suoi visitatori sono continuati ad aumentare così come le attrazioni offerte dall'evento, ma andiamo con ordine:
Arrivati all'ingresso, col fantastico lungomare Cagliaritano sullo sfondo, la prima cosa che colpisce è la splendida location; il Lazzaretto di Sant'Elia, un tempo ricovero per ammalati e rifugiati ha ricevuto di recente un intenso restauro che l’ha reso una struttura all'avanguardia capace di ospitare ogni genere di evento grazie ai suoi due piani e all’ampio cortile interno, ideale per una gara di Cosplay.
Dopo aver superato la biglietteria, la fiera ci investe con una sequela di stand interessanti che creano subito la giusta atmosfera, dai foto racconti di Ken in Black e le sue disavventure con i pony alla mostra “4KB di RAM”, che ci riporta indietro nel tempo con le sue console datate e i giochi bidimensionali.
Inoltre, ad attendere i nerd più nostalgici, troviamo un NES originale con Mario Bros e 2 controller inseriti, acceso e pronto per chiunque volesse rievocare le epiche gesta del buon vecchio Mario.
Una volta tornati all'aperto si resta stupiti per la quantità e varietà di costumi che passeggiano intorno a noi, in attesa di sfilare durante la gara pomeridiana.
Ci sono tutti, dalla versione Business di Tony Stark a Great Sayaman in posa dinamica,passando per un’intera gilda di Fairy Tail e il cast di Star Wars al completo. Per non parlare del gruppo trans gender di Harry Potter che ha strameritato il premio “gradimento del pubblico” grazie ad una gag più che esilarante rappresentata durante la competizione.
Da qui in poi siamo liberi di vagare ovunque,curiosando fra artisti e scrittori,ma a catturare subito la nostra attenzione è il mini dojo allestito al piano terra,dove gli insegnanti del “Takemusu Zen Ken” sono disponibili ed entusiasti quanto noi nel mostrarci i fondamenti del Kendo in prima persona,mettendo a disposizione la loro conoscenza e qualche shinai per permetterci di sferrare i nostri primi (e stortissimi) colpi.
Dopo esserci rinfilati i calzini e riallacciati le scarpe ci dirigiamo al piano di sopra, dove ad abbondare sono i numerosi stand ludici che ci permettono gratuitamente di provare numerose novità nostrane come tutakis,una rivisitazione miniaturizzata del calcio gaelico, e Warage ,gioco di carte non collezionabili, entrambi rigorosamente made in Italy.
Ed è qui che incontriamo il capo palestra ufficiale della Pokèmon League di Cagliari, Stefano Savona,disposto a cederci la sua medaglia solo dopo un regolare duello a suon di energie e segnalini danno, mentre poco più avanti troviamo il club del Risiko e diversi tavolini pronti per i tornei odierni, menù del giorno: Yu-gi-oh e Magic naturalmente,ma non mancano Munchkin e Heroclix a volontà.
Dopo una pausetta al bar del primo piano (prezzi onesti e bibite ghiacciate per combattere il caldo dei costumi), ci concediamo una passeggiata fra le vetrine strapiene di miniature splendidamente dipinte dell’area modellismo, pronte ad scendere sul campo per combattere con violenza nei mondi futuristici di Warhammer 40K e non solo.
Esausti ma soddisfatti ci potremmo anche accontentare e decidere di concludere qui la giornata, ma quasi per sbaglio ci ritroviamo nella sala workshop dove si sta tenendo una lezione di Giapponese a cura dell’associazione Alfabeto del mondo. Sinceramente non potremmo essere più contenti di dove siamo capitati; fra un kanji e l’altro (particolarmente interessante quello del gatto) ci viene addirittura mostrato come si indossa un kimono tradizionale dalla docente madrelingua Reiko Shizune.
Entrambe le giornate si concludono in bellezza con la premiazione dei migliori costumi per le varie categorie e l’assegnazione, per il miglior cosplay in gara, di un “biglietto di sola andata” per la gara nazionale che si terrà prossimamente a Roma. E dopo tutto quello che abbiamo visto quest’anno, non possiamo che chiederci se per la prossima edizione la struttura sarà ancora capace a contenere l’enorme folla che speriamo si presenterà.
Testi a cura di Nicolò Saba
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Io ne sono venuto a conoscenza troppo tardi purtroppo e non ho potuto andarci, al prossimo ci sarò 😀 c’era tutta la redazione? 🙂
Penso di si 🙂
Dell’Etna Comix neanche due parole.. Eppure è un evento all’altezza del Lucca Comix, per durata, ampiezza, e spessore degli ospiti.