Dopo quasi cinque mesi di sciopero, arriva la parola fine: gli sceneggiatori della Writers Guild of America (WGA) hanno raggiunto un accordo provvisorio con l’Alleanza dei Produttori Cinematografici e Televisivi (AMPTP). Le negoziazioni si sono concluse con successo domenica, durante la notte italiana, quando le parti coinvolte hanno superato le controversie riguardanti l‘intelligenza artificiale e sul personale all’interno delle writers room. Ma nell’attesa della ratifica, le proteste restano tecnicamente attive – e manca ancora l’accordo per gli attori della SAG-AFTRA.
Fine dello sciopero degli sceneggiatori, accordo provvisorio raggiunto
In una dichiarazione congiunta rilasciata ieri sera, la WGA e l’AMPTP hanno annunciato il raggiungimento di un accordo provvisorio. Tuttavia, va sottolineato che questo accordo resta in fase di elaborazione e andrà formalizzato prima di entrare in vigore.
I dettagli specifici dell’accordo provvisorio non sono stati ancora resi pubblici. Tuttavia, la WGA ha assicurato che li divulgherà prima dei voti di ratifica da parte dei membri dell’associazione. La prossima fase del processo prevede che il comitato negoziale della WGA, presieduto da Ellen Stutzman, voti sulla raccomandazione dell’accordo. Lo invierà poi al consiglio della Writers Guild of America West (WGAW) e al consiglio della Writers Guild of America East (WGAE) per l’approvazione. Queste votazioni provvisorie si terranno già domani, martedì 26 settembre.
Una volta ottenuto l’approvazione da parte dei rispettivi consigli, gli scrittori potranno tornare al lavoro durante il processo di ratifica. Qualcosa di importante: nonostante il disaccordo iniziale sulle posizioni, né gli sceneggiatori né i produttori avrebbero voluto un fermo tanto lungo. Diventa importante tornare a scrivere per rilanciare le produzioni.
Tuttavia, almeno per il momento torneranno in produzione solo gli spettacoli TV giornalieri o settimanali, sia diurni che i “Late-Night”. Che avevo bloccato subito la produzione una volta annunciato lo sciopero. Ma torneranno perché non prendono parte allo sciopero degli attori della SAG-AFTRA: le altre serie TV e i film resteranno invece fermi finché anche gli interpreti non avranno un accordo.
Al momento, la WGA ha confermato che lo sciopero resta in corso. Tuttavia, ogni raccolta fondi è sospesa in attesa delle decisioni dei membri e dei consigli. La fine sembra però imminente – più una formalità che altro.
Un accordo di importanza storica per Hollywood
I comitati negoziali della WGA e dell’AMPTP hanno iniziato nel pomeriggio di domenica le discussioni virtuali. Hanno toccato tutte le questioni chiave: l’uso dell’intelligenza artificiale e la quantità di personale negli staff per le serie TV. Ma hanno anche discusso anche degli orari e dei protocolli per il ritorno al lavoro. Una delle questioni più dibattute riguardava la tempistica del rientro al lavoro degli scrittori una volta ratificato l’accordo provvisorio.
Gli studi volevano riprendere la produzione il prima possibile, mentre la WGA aveva manifestato la volontà di aspettare che anche la Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA) raggiungesse un accordo con l’AMPTP, in un segno di solidarietà tra i sindacati. In definitiva, sembra che le due parti hanno trovato un compromesso su questo punto.
Gli attori e le attrici della SAG-AFTRA hanno iniziato dopo lo sciopero, per via della scadenza posticipata del proprio contratto collettivo. Ma proteste degli interpreti continuano da due mesi e mezzo: la speranza è che possano risolvere le questioni rimaste in sospeso in metà del tempo necessario per gli sceneggiatori. L’aver protestato congiuntamente sembra infatti aver giocato un ruolo chiave nel riportare gli studios sul tavolo delle trattative.
Durante queste proteste, gli economisti (tramite Deadline) stimano che gli scioperi abbiano avuto un impatto economico di cinque miliardi di dollari sullo Stato della California.
Per noi spettatori, l’impatto dello sciopero continuerà a farsi sentire nel prossimo futuro. Con stagioni di serie TV posticipate e grandi produzioni cinematografiche in ritardo. Ma se anche SAG-AFTRA dovesse raggiungere un accordo, presto potremmo tornare a vedere le stelle (di Hollywood).
Vi terremo aggiornati non appena si sapranno i cambiamenti contrattuali decisi da sceneggiatori e produttori.
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