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Perché Disincanto ha una fine, mentre Futurama e Simpson no?

Fry e Leela hanno almeno quattro finali, mentre i Simpson sembrano infiniti. Perché?

Disincanto ha un finale ed è la prima serie animata creata da Matt Groening ad averne uno definitivo: Futurama ne ha già avuti almeno quattro (ma è ricominciata), mentre per i Simpson la parola fine sembra impronunciabile (anche se almeno una volta ci hanno tentato). Non pensiamo sia solo un caso, dovuto al minor successo della serie fantasy di Netflix o alla diversa struttura delle serie in streaming.

Groening e i suoi vari team di sceneggiatori sanno come strutturare una storia. E il fatto che le avventure a Dreamland abbiano una fine, mentre quelle a New New York e Springfield no, ha a che fare con la diversa natura delle storie ambientate in questi universi.

SPOILER ALERT: Parleremo del finale di Disincanto, oltre che di vecchie puntate di Simpson e Futurama (che hanno almeno dieci anni)

Disincanto ha un finale, perché Simpson e Futurama no?

Disincanto non ha avuto il successo sperato dai fan di Matt Groening, che fino alla serie su Netflix aveva siglato due capolavori dell’animazione di fila. I Simpson potranno avere perso il loro vecchio splendore (anche se stanno tornando a crescere gli episodi di qualità), ma hanno cambiato per sempre le serie animate occidentali. Futurama è tornato a brillare su Disney+, perché fan in tutto il mondo si sono innamorati del mix di battute geniali e demenziali, tanto da farla risorgere dopo la cancellazione per ben tre volte.

Disincanto aveva delle aspettative impossibili da raggiungere, ma non è per questo che la serie è finita. Il finale della serie fantasy arriva perché la storia è finita, perché tutti i nodi della trama (o quasi) sono venuti al pettine.

Questa è la più grande differenza con le “sorelle maggiori”: Disincanto ha sviluppato negli anni una trama orizzontale complessa, piena di personaggi come i Simpson ma con concetti sorprendenti come Futurama. Tenere stretti tutti questi fili d’ordito non è stato facile, specie fra una stagione e l’altra. Ma Disincanto ha tirarli tutti fino alla fine, chiudendo la storia di tutti i personaggi di Dreamland.

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Non solo perché le lunghe trame stagionali dovevano concludersi, ma perché il finale – lieto o terribile – è una tappa obbligata per le favole.

Il finale di Disincanto, favola sulle favole

L’ultima puntata della serie Neflix ha voluto chiudere in grande. Abbiamo visto lo scontro finale fra Bean e la sua perfida madre Dagmar, con una battaglia magico tipico del fantasy. Ma Disincanto non è mai stata solo la storia della principessa di Dreamland, e il finale lo ha messo in chiaro.

Già durante lo scontro finale con Dagmar, gli sceneggiatori di Disincanto riescono a cucire il finale del rapporto fra Bean e Oona, a mostrare lo spirito di sacrificio di Elfo (che oltretutto ha il suo lieto fine con la Ragazza del Mocio -anzi sua Maestà Miri). Lucy si redime chiedendo a Dio, cui ha appena salvato la vita, di riportare in vita Mora per dare il lieto fine a Bean. Che poi decide di andarsene con la sua amata sirena, mentre il resto di Dreamland trova la risoluzione perfetta.

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Cr. COURTESY OF NETFLIX © 2022

Sorcerio e Odval si sposano, come Pops e Grogda, mentre Zog scappa nella foresta con la sua nuova famiglia. Anche Satana chiude i conti con Dagmar, prima di cancellare dal libro dei dannati Bean, Elfo e anche Luci, che finisce la serie con le ali da angioletto.

Tutti i personaggi, anche quelli di cui ci eravamo dimenticati, hanno il loro lieto fine o la loro condanna finale. Come succede nelle favole, che la serie ha destrutturato e amabilmente distrutto per cinque stagioni. E nella scena dopo i titoli di coda, invece di vedere un “Bean tornerà in Avengers 8” in stile MCU, vediamo tutta Dreamland sparire. Come se Groening e tutti i talenti dietro la serie volessero dirci: si chiude il libro, la fiaba è finita, continuate a vivere felici e contenti, se ce la fate.

Disincanto ha satirizzato le favole e le storie fantasy, ma non le ha prese in giro. Ci mostra più lieti fine di quanti i fratelli Grimm ne abbiano scritti, più di quelli che Tolkien ha messo in fondo al Signore degli Anelli. Perché anche quando fanno battute su orge di sirene ed elfi dai nomi ridicoli, le storie incantate devono concludersi, con i personaggi cambiati e la morale ben chiara.

I mille finali di Futurama

Il finale di Disincanto ha portato tutti i personaggi alla fine delle loro storie. Nella vita reale, i lieti fine sarebbero storie a sé. Ma nelle fiabe e nelle storie fantasy (almeno quelle più classiche), una volta sconfitto il Grande Nemico, tutto fila liscio. Ci possiamo immaginare Bean e Mora sulla spiaggia per l’eternità, come qualsiasi principessa delle fiabe.

Futurama, invece, ha sempre avuto un approccio diverso nei suoi finali di stagione. Musica dal profondo, l’ultima puntata trasmessa da Fox, vede Fry imparare a suonare l’olofono per Leela – anche senza l’aiuto del Robodiavolo. Nell’Immenso Verde Profondo vediamo Leela e Fry che si baciano mentre l’astronave varca nell’ignoto, in Processore accelerato la superintelligenza di Bender risolve la crisi di coppia dei due. Infine, Nel Frattempo vede Leela e Fry invecchiare insieme, per poi ricominciare tutto da capo quando il Professore risolve il paradosso temporale che aveva bloccato il tempo.

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Se la maggior parte delle serie non riesce a chiudersi con un solo grande finale, Futurama ci riesce per quattro volte consecutive, alzando ogni volta l’asticella. Ma anche se le circostanze cambiando, la ricetta di base è la stessa. Si concentrano su Fry e Leela, centro emotivo della serie (se escludiamo il cane Seymour), ma non mostrano mai un semplice lieto fine.

Con ognuno dei finali, sappiamo che i due protagonisti si amano e che questo li rende pronti ad affrontare qualsiasi cosa. Come spesso accade nella fantascienza, scopriamo che l’universo è vasto e pieno di cose orribili: ma non dobbiamo affrontarlo da soli. A differenza della meta-fiaba di Disincanto, la meta-fantascienza di Futurama non ha bisogno di una morale chiara: il 3000 è troppo complesso per fingere che ne esista una. Invece, ci mostra che tutti possiamo affrontare questa consapevolezza esistenziale tenendo accanto chi ci ama. Anche Zoidberg!

I Simpson senza fine (anche se ci hanno provato)

La struttura delle favole rende definitivo il finale di Disincanto, quella delle storie di fantascienza rende perennemente aperto quello di Futurama – tanto che la serie può tornare quante volte vuole, senza troppi problemi. Ma è proprio il fatto che Groening e i suoi autori capiscono bene la struttura dei generi che prendono in giro che rende i Simpson, potenzialmente, infiniti.

I Simpson

La sitcom classica ha una struttura puramente episodica. I personaggi possono crescere nel lungo periodo, ma è importante che, nel profondo, non cambino mai. Se non nel finale, dove vediamo i single incalliti sposarsi, la coppia storica crescere i propri figli. Ma la sensazione di gioia nel vedere personaggi che amiamo raggiungere il proprio obiettivo nella vita dura poco. Se pensiamo a Ross e Rachel, non li vediamo felici nel finale di Friends, ma che si inseguono senza davvero trovarsi per tutte le dieci stagioni venute prime.

Perché quando guardiamo una sitcom non vogliamo scoprire come i nostri personaggi preferiti cambiano. Semplicamente, vogliamo stare un po’ con loro. Quando una sitcom finisce non siamo commossi per come siano cresciuti, ma perché non li vedremo più. Quindi di solito i finali delle sitcom non sono mai gli episodi più apprezzati, quanto piuttosto un ultimo giro con i nostri comici preferiti: che sia con un finale di gruppo come Friends o The Office, oppure un personaggio alla volta come Scrubs o Parks & Recreation. E quando una serie comica vuole evitare di essere solamente nostalgica, di solito il finale non piace – come in Seinfield.

Il (quasi) finale dei Simpson

Il finale dei Simpson quindi non potrà essere all’altezza di quello che la serie significa per i fan. Al Jean ha raccontato che Vacanze di un passato futuro sarebbe potuto essere un finale in caso di cancellazione. Mostra la famiglia nel futuro, con Bart e Lisa genitori e Maggie incinta. Uno dei migliori episodi della 23esima stagione, che si chiude a Natale come il primissimo episodio con cui la serie debuttò.

vacanze del futuro passato simpson

Un finale pressoché perfetto per la famiglia. Forse servirebbe farne uno speciale che dura il doppio, per mostrare anche il resto di Springfield, come il finale di Disincanto ha mostrato Dreamland.

Se dovesse arrivare l’annuncio ufficiale dell’ultima puntata dei Simpson, dopo oltre 750 episodi, ne parleremmo tutti. Sarebbe una di quelle rare notizie Nerd capaci di finire anche al telegiornale e nei discorsi al pranzo domenicale. Ma finita la novità, torneremmo a parlare di Homer, Marge, Bart, Lisa e Maggie come se la serie fosse ancora in onda.

Ci ricorderemmo di Marge e la Monorotaia o del recente doppio episodio dedicato ai fratelli Coen, non del finale. Perché, sebbene da fan ci emozioneremmo nel vederlo, continueremo a guardare le puntate vecchie solo per ridere un po’. Non abbiamo guardato i Simpson per sapere come andava finire, ma per divertirci con i nostri amici animati di sempre.

Quindi, per quando ci sia piaciuto il finale corale di Disincanto, non ci aspettiamo nulla di simile da Groening per Futurama e per i Simpson.

Ma voi cosa ne pensate? Vi è piaciuto il lieto fine per Dreamland? Se ci siamo sbagliati sull’impossibilità di una finale definitivo per Futurama e Simpson, come ve lo immaginereste? Fatecelo sapere nei commenti.

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Autore

  • Stefano Regazzi

    Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, Nerd da prima che andasse di moda.

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