Deadpool & Wolverine è ufficialmente nelle sale italiane. Questo articolo arriva online proprio mentre nei cinema che fanno lo spettacolo di mezzanotte risuona ancora una volta la fanfara dei Marvel Studios, per l’unico film del 2024 del franchise. Un titolo straordinariamente atteso, per tanti motivi differenti. E in questa recensione di Deadpool & Wolverine cercheremo, senza spoiler, di raccontarvi perché queste attese sono valse la pena. E perché dovreste fiondarvi in sala.
Deadpool & Wolverine, la recensione del film Marvel senza spoiler
Una delle prime cose da dire su questo film è quanto siano stati capaci i Marvel Studios di tenere nascoste le informazioni a riguardo. Se non siete andati a scavare alla ricerca di anticipazioni, molto probabilmente entrerete in sala senza sapere molto di ciò che vi aspetta. E anche se lo avete fatto, vi assicuriamo che ci sono ancora tanti segreti da scoprire.
Non stiamo parlando di sorprese, rivelazioni e camei che hanno catalizzato il dibattito in questi mesi (ci torniamo dopo) quanto proprio dei dettagli base. Sappiamo qualcosina sui personaggi che prenderanno parte all’avventura, qualche generico elemento di ambientazione, chi dovranno affrontare i nostri eroi, ma effettivamente entriamo in sala solo con ipotesi di come sarà la trama di Deadpool & Wolverine.
E questo anche perché gran parte della storia di questo film sta fuori dal film stesso. Un po’ come ai tempi della prima avventura del Mercenario Chiacchierone, con tutta la narrazione del filmato di test fatto trapelare, anche qui abbiamo una vicenda che parte ben prima che si accendano le telecamere.
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Hugh Jackman che annuncia il suo addio a Logan, la celebrazione di quel titolo, Deadpool e il suo successo, Disney che compra Fox e con essa tutti i diritti, i pro e i contro della gestione dei mutanti in questi anni… E ancora tutte le difficoltà avute per riuscire a trovare un modo per incastrare il Mercenario nel Marvel Cinematic Universe e, se vogliamo, anche le difficoltà che questo stesso franchise sta affrontando negli ultimi anni dopo Avengers: Endgame. Questo film è già meta prima ancora di iniziare, anche più degli standard di un film di Deadpool.
Tra camei e ultraviolenza
Una delle conseguenze più evocate con terrore dell’eventuale passaggio di Deadpool sotto l’egida Marvel Studios (ma soprattutto, The Walt Disney Company) era il rischio di “ammorbidire” il personaggio. Quante discussioni lette e sentite riguardo la possibilità che questo eventuale debutto fosse in un film non vietato ai minori, con Wade costretto a trattenere volgarità, violenza e mix di entrambe. Tutte infondate.
Bastano davvero pochi minuti – e probabilmente si tratta di una scelta ben precisa – per capirlo. Il Deadpool che troviamo in questo film è assolutamente lo stesso che abbiamo visto negli altri film, sotto ogni aspetto. E in questa “libertà artistica” come probabilmente la definirebbe lui, trascina tutti gli altri personaggi del film, a partire proprio da Wolverine che finalmente può sfoderare tutta la sua brutalità, sia a parole che nelle azioni.
E a proposito di personaggi, parliamone. Deadpool & Wolverine è un film che fin dall’inizio ha attirato ogni tipo di teoria su camei, ritorni e apparizioni a sorpresa, tanto che non citare questo aspetto in una recensione sarebbe impossibile. Ma allo stesso tempo non si possono svelare, perché è proprio parte del loro fascino scoprirle in sala, fianco a fianco con gli appassionati che trattengono il respiro. Tocca quindi stare sul vago.
Possiamo quindi dirvi che sì, ci sono tante sorprese nascoste nel film. Quello che è emerso finora dai trailer o dalle dichiarazioni non è ancora tutto. Così come non è ancora tutto quello che è trapelato o quello che tutto sommato possiamo aspettarci. Ci sono apparizioni che ci lasceranno a bocca aperta proprio perché in fondo lo sapevamo e ce ne sono altre che difficilmente avremmo potuto sognare. Non aggiungiamo altro, ma speriamo di avervi fatto venire l’acquolina in bocca.
Deadpool & Wolverine però è prima di tutto un film
Il gioco delle citazioni e dei camei è sempre bello. Regala grandi emozioni con relativamente poco sforzo e non vorremmo mai negarci questo piacere. Però non è tutto: troppo spesso il rischio diventa quello di adagiarsi, di prestare troppa attenzione ad accontentare questo lato e curarsi meno del film che lo circonda. Cosa che si può imputare ad altri titoli “fan oriented” come Doctor Strange nel Multiverso della Follia e Spider-Man: No Way Home. E che invece in Deadpool & Wolverine non c’è.
Questo film è divertente, appassionante e coinvolgente, a prescindere da tutte le strizzate d’occhio agli appassionati. È una storia ben congegnata, con un ottimo ritmo, che non sente mai il bisogno di piegarsi alle necessità promozionali o altro ancora. In un paio di punti forse sceglie una via troppo semplice, ma è qualcosa di assolutamente trascurabile nel grande schema delle cose.
C’è poi un aspetto che ci ha particolarmente sorpreso (anche se Shawn Levy già ce l’aveva anticipato): c’è un motivo se il film di cui stiamo facendo la recensione si chiama Deadpool & Wolverine e non Deadpool 3. E non è semplicemente una questione di marketing.
Questo è un film di Wolverine tanto quanto lo è di Deadpool. Logan non è la spalla di Wade, il personaggio su cui fare rimbalzare le battute da sfruttare in combattimento, ma ha una sua storia da raccontare. E a farlo è Hugh Jackman, che ancora una volta ricorda a tutti che è probabilmente la persona che più ha compreso chi sia questo personaggio, regalando una delle interpretazioni più memorabili di sempre. Meglio di Logan? Forse no, ma abbastanza da farci venire il dubbio.
In questo (e altri sensi) Deadpool & Wolverine è un film multitasking
Questa pellicola si porta sulle spalle tantissime responsabilità. Dev’essere un buon film di Deadpool e questo già significa dover far ridere, ma anche creare delle scene d’azione esplosive, possibilmente in contemporanea. Ma deve anche essere un buon film di Wolverine, cosa che non è sempre riuscita in passato. E ovviamente deve anche essere un buon film, in generale.
In più deve infilare un numero accettabile di camei, easter egg e strizzate d’occhio perché un po’ ce l’aspettiamo. Creare un collegamento tra Wade Wilson e il Marvel Cinematic Universe, così da tenerlo pronto per eventuali progetti futuri. Allo stesso tempo deve essere consapevole di essere l’ultimo atto dell’universo Fox, che pur tra alti e bassi ha dato tanto al genere.
Ah e se possibile dovrebbe far tornare un po’ di fiducia nei fan Marvel, che hanno sempre più dubbi su questo franchise dopo Avengers: Endgame. Possibilmente riportando anche a grandi incassi, cosa che farebbe bene sia alla saga, che al mondo del cinema più in generale.
Elenchi come questo di solito sono l’anticamera di un insuccesso, quando cerchi di fare troppe cose insieme e il risultato non è all’altezza in nessuno. Ma fortunatamente non è questo il caso. Forse davvero Deadpool (& Wolverine) è il “Gesù della Marvel”. Noi intanto non vediamo l’ora di tornare in sala.
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