E anche per il 2019 si è conclusa la lunga corsa verso la Notte degli Oscar. Un percorso iniziato a fine agosto dello scorso anno, viaggiando tra vari premi, debutti nelle sale o ai Festival, annunci di Nomination e finalmente con la consegna dei riconoscimenti più ambiti del mondo del cinema, avvenuta la scorsa notte. C’è molto da dire su quanto accaduto in questi mesi e vogliamo parlarne con voi, sia in questo articolo, sia questa sera alle 21.00 in diretta sulla nostra pagina Facebook.
Notte degli Oscar 2019: travagliata fin dall’inizio…
Come sa bene chi ha seguito l’evento fin da quest’estate, l’organizzazione di questa serata è stata decisamente complessa. Tutto parte con alcune decisioni ‘originali’, prese per cercare di rinnovare un po’ l’evento e risollevare gli ascolti in calo delle ultime edizioni. L’Academy ha così annunciato di voler introdurre un Oscar speciale al Miglior Film Popolare, in modo da coinvolgere i successi di pubblico che tipicamente venivano esclusi dai premi, e di consegnare alcuni riconoscimenti al di fuori della diretta TV.
Pochi giorni dopo è arrivato l’annuncio del cambio di programma per il primo punto. Oltre alle difficoltà organizzative, introdurre una nuova categoria ‘in corsa’ non sarebbe stato corretto per i film già distribuiti. Qualche settimana fa c’è stata una modifica anche per la seconda decisione. In seguito alle proteste di grandi nomi dell’ambiente (tra cui Guillermo Del Toro e Alfonso Cuaròn) tutte le categorie avrebbero ottenuto spazio nella trasmissione.
Altrettanto complessa la situazione per il conduttore. Quando l’Academy ha comunicato che a guidare la serata sarebbe stato Kevin Hart, l’attore si è ritrovato in mezzo a una grande polemica a causa di alcune sue dichiarazioni passate poco rispettose. Questo ha portato al suo ritiro dal ruolo di presentatore e, dopo alcune settimane di incertezza e diverse candidature spontanee, all’annuncio dell’assenza di un conduttore per la serata, per la prima volta dal 1989.
…ma nonostante tutto è andata!
Contro ogni previsione, questa Notte degli Oscar 2019 è filata piuttosto liscia. Sarà che veniamo da due edizioni decisamente problematiche, ma l’impressione è che il risultato generale sia stato piuttosto positivo. Una cerimonia snella, in cui si è data la giusta attenzione ai vari premi e che si è anche riuscita a ritagliare i suoi momenti memorabili.
Certo, l’assenza di una guida si è fatta sentire a tratti. L’alternarsi continuo dei presentatori senza un vero filo conduttore ha reso la cerimonia meno omogenea del dovuto. Sono mancati inoltre siparietti speciali che hanno caratterizzato le diverse edizioni, che senza un vero conduttore erano difficili da realizzare. Tuttavia la causa di ciò è anche da ricercarsi nel poco tempo a disposizione per preparare l’evento, dato il ritardo nella decisione dell’Academy di procedere senza presentatore.
Se gli ascolti dovessero rivelarsi buoni, questa formula potrebbe tornare il prossimo anno, con i dovuti aggiustamenti. Un’idea potrebbe essere trovare un ibrido, un direttore artistico che però non faccia da effettivo presentatore. In questo modo si alleggerirebbe il peso della responsabilità del ruolo (che nessuno ad Hollywood vuole più assumersi) e al contempo avere una cerimonia più solida. Ovviamente, partendo anche con il giusto anticipo.
Speculazioni sul futuro a parte, entriamo nel vivo della discussione: i premi della Notte degli Oscar 2019.
La vittoria del cinema commerciale?
Fin dalle Nomination si sono notate due anime nel cuore di questa edizione. Da una parte diversi riconoscimenti a pellicole che raramente incontrano il favore del pubblico, come i diversi film in lingua straniera in gara al di fuori della categoria a loro dedicata. Dall’altra, la presenza di diverse candidature a pellicole di enorme successo commerciale, spesso escluse dalla competizione, come Bohemian Rhapsody e Black Panther.
A uno sguardo rapido, si potrebbe pensare che siano state queste ultime a dominare la serata. I film su Freddie Mercury e sull’eroe del Wakanda sono in cima alla classifica sul numero di premi, con 4 e 3 statuette rispettivamente. Tuttavia è importante sottolineare come tolto l’Oscar al Miglior Attore Protagonista per Rami Malek, i riconoscimenti maggiori (come quelli alla regia o alla sceneggiatura e ovviamente quello al Miglior Film) sono andati a film vicini ai classici gusti dell’Academy.
È ingiusto? Secondo noi no. È evidente che, per motivi di correttezza o per voler riavvicinare il pubblico, quest’anno si sia fatto uno sforzo di aprire maggiormente la competizione a film di diverso tipo. Questo è in linea con i tentativi di innovazione dell’Academy, che ha cercato di smuovere un po’ le proprie acque nell’ultimo decennio. Probabilmente, al netto del discreto successo di critica e pubblico che hanno avuto, Bohemian Rhapsody e Black Panther non erano oggettivamente a un livello qualitativo sufficiente da rivoluzionare davvero la Notte degli Oscar 2019.
Il segnale però è che si sia superato lo storico pregiudizio verso determinati tipi di film, o almeno si sia fatto un passo concreto in questa direzione. I kolossal del 2019 potrebbero quindi avere buone possibilità nella prossima edizione, senza ingiusti preconcetti ad ostacolarli. A patto che se lo meritino, ovviamente, e che l’Oscar al Miglior Film Popolare non cambi le carte in tavola.
Sorprese e prevedibili
Un’altra caratteristica della Notte degli Oscar 2019 è stata una competizione piuttosto in bilico in diverse categorie. Al contrario di altre edizioni (prima fra tutte quella dello scorso anno) non era facile prevedere i vincitori tra le tante Nomination.
Ovviamente ci sono state alcuni riconoscimenti piuttosto scontati per chi avesse seguito lo svolgersi della Award season. L’Oscar a Rami Malek primo fra tutti, ma anche la vittoria di Roma come Miglior Film Straniero. E ancora, chi non avrebbe scommesso su Shallow da A Star Is Born come Miglior Canzone (soprattutto dopo l’emozionante duetto di Bradley Cooper e Lady Gaga)?
Al contempo però c’era una competizione piuttosto aperta per altri campi. Una grande sorpresa è stata ad esempio la vittoria di Olivia Colman, dato che tantissimi davano già l’Oscar alla Miglior Attrice Protagonista a Glenn Close. Anche nella categoria Miglior Film c’era parecchia incertezza, sebbene il vincitore finale Green Book fosse uno dei principali favoriti.
Menzione speciale merita Spider-Man: Un nuovo universo, che si porta a casa l’Oscar al Miglior Film d’Animazione. Nonostante sia stato (almeno secondo noi) assolutamente meritato, non era completamente impossibile che a sorpresa andasse a un altro dei validi concorrenti. Insomma, il brivido dell’incertezza ma con il lieto fine. Cosa volere di più?
Appuntamento al 2020?
Quindi, in generale si può dire che la Notte degli Oscar 2019 sia andata bene. Qualcosa ha funzionato, qualcosa meno, alcuni premi più meritati di altri, ma nel complesso è andata ben oltre le nere aspettative della vigilia. A questo punto si resetta il clock e si riparte verso l’edizione 2020, con un occhio alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ormai diventata il punto di partenza ufficiale della stagione dei premi.
Vi ricordiamo che, se volete ancora discutere con noi di quanto successo in questi Oscar 2019, questa sera alle 21.00 saremo in diretta dalla nostra pagina Facebook per affrontare insieme l’argomento. Non mancate!
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