I cartoni animati sono stati una parte fondamentale dell’infanzia e dell’adolescenza di noi millennials. Chi di noi non ricorda con una certa nostalgia i pomeriggi spensierati dopo scuola passati davanti alla tv a mangiare la merenda? Tutti noi, o comunque la stragrande maggioranza, è cresciuta a pane e Pokémon, latte e Dragon Ball e succo di frutta e Futurama. È anche vero che non siamo l’unica generazione che ha potuto godersi i cartoni animati (i nostri però erano e rimangono i migliori ovviamente). Il primo cartone animato infatti, è uscito nel lontano 17 agosto del 1908.
Fantasmagorie, diretto da Émile Cohl, è considerato dagli storici del cinema come il primo cartone animato della storia. Ovviamente era ben lontano dai cartoni che conosciamo oggi: la durata era di ben 80 secondi e per poter proiettare poco più di un minuto ci sono voluti ben 700 disegni. Un lavoro veramente enorme considerata l’esigua durata. Dal 1908 oggi sono stati fatti passi da gigante: dalle programmazioni del pomeriggio o del sabato mattina si è passati a canali interamente dedicati, fino ad arrivare alla possibilità di godersi quello che si vuole quando si vuole grazie allo streaming.
Ecco i cartoni animati che ci hanno fatto versare qualche lacrimuccia
I cartoni animati sono sinonimo di divertimento, spensieratezza, avventure vissute al fianco dei propri amici, nemici da affrontare e obbiettivi da raggiungere. Ci sono però alcuni cartoni, o meglio alcune puntate, che abbandonano la solita strada delle risate e del divertimento per intraprenderne una meno battuta: quella della tristezza, dell’addio e, nei casi più estremi, quella della morte. Tutti noi ricordiamo benissimo la puntata del nostro cartone animato preferito che ci ha fatto piangere a dirotto, ecco dunque per voi le puntate più tristi dei nostri adorati cartoni.
Le Avventure del Bosco Piccolo
Iniziamo con il botto con uno dei cartoni animati più strazianti mai mandati in onda. Le Avventure del Bosco Piccolo racconta le disavventure, di un gruppo di animali costretti a lasciare il proprio bosco a causa dell’uomo. La compagnia si mette in viaggio verso la riserva naturale Il Parco del Daino Bianco con la speranza di una vita migliore. La storia, come si può intuire, non è delle più spensierate: in puro stile La Collina dei Conigli, i protagonisti si ritrovano a dover superare non poche difficoltà. Non è però affatto difficile scegliere quale puntata sia la più triste in assoluto.
Ovviamente stiamo parlando della 10° puntata della 1° stagione: Tra due mali… In questo episodio gli animali si trovano costretti a dover attraversare un’autostrada. L’unico modo per i più piccoli è quello di farsi trasportare nel becco dell’airone Fischietto. Questa soluzione però non può essere adottata per la coppia di ricci che deve quindi affrontare la traversata. Marito riccio e moglie riccio iniziano dunque ad attraversare, approfittando dell’assenza di veicoli all’orizzonte. Purtroppo però non riusciranno mai ad arrivare dall’altra parte: il marito si fa prendere dal panico e seguendo l’istinto si appallottola, la moglie non vuole abbandonarlo e così finiscono per essere schiacciati da un camion.
Pokémon
Di tutt’altro stile uno dei più celebri cartoni di sempre: Pokémon. La serie è stata trasmessa per la prima volta su Italia 1 nel gennaio del 2000. Il protagonista è Ash Ketchum, un giovane ragazzo deciso a diventare maestro di Pokémon raggiungendo così il maggior grado di abilità come allenatore. Ash dunque, insieme agli amici Misty e Brock e al fedele Pikachu, inizia la sua avventura. Tra incontri inaspettati e sfide contro i capipalestra più forti, Ash si ritrova ad avere un nutrito gruppo di Pokémon tra cui gli indimenticabili Charmander, Squirtle e Bulbasaur. Le puntate sono divertenti, piene di combattimenti e avventure. I tre amici vengono costantemente pedinati da Jessie e James e dal loro inseparabile Meowth. L’obiettivo del Team Rocket è quello di rapire il Pikachu del ragazzo e consegnarlo al loro capo Giovanni. Il malvagio trio però, molto pasticcione e poco temibile, non ha mai successo.
Nonostante il cartone sia spassoso per la maggior parte del tempo, ci sono però alcune puntate che fanno scendere qualche lacrimuccia. È il caso dell’episodio 134: La Valle dei Draghi. In questa puntata Ash abbandona il suo adorato Charizard evoluzione del suo Charmeleon, a sua volta evoluto da Charmander. Il dolcissimo Charmander era entrato a far parte del team proprio all’inizio della serie ma evolvendo aveva iniziato a cambiare carattere e non ascoltava più le direttive di Ash, perdendo così tutti i combattimenti. Ritrovatosi nella Valle dei Draghi, Ash decide di lasciare Charizard insieme ai suoi simili, così da aiutarlo e renderlo più forte.
Lady Oscar
Passiamo ora a tutt’altro genere di cartone. La serie Lady Oscar, andata in onda su Italia 1 per la prima volta nel marzo 1982, è ambientata in Francia negli ultimi anni dell’Ancien Régime. Racconta in maniera dettagliata la vita nella corte di Versailles e gli anni della rivoluzione del 1789. Protagonista di questa serie cult è appunto Oscar François de Jarjayes, più comunemente conosciuta come Lady Oscar. Ultimogenita di una nobile famiglia da sempre leale alla corona di Francia, viene cresciuta dal padre come un soldato e fin dalla giovinezza diventa la fedele spalla destra di Maria Antonietta d’Austria.
In seguito però, gli eventi la porteranno a malincuore a schierarsi dalla parte del popolo durante la rivoluzione francese. Durante tutti i 40 episodi la giovane Oscar fa lentamente breccia nel cuore degli spettatori: la corazza di donna forte e ligia al dovere, contiene in realtà un animo fragile e bisognoso d’amore. E così la puntata più triste non può che essere quella della sua morte che è anche l’episodio conclusivo della serie. Lady Oscar muore per una pallottola vagante durante la presa della Bastiglia, esattamente il giorno dopo la morte del suo amato Andrè. La scena straziante vede Oscar, morente, ordinare al soldato Alain di prendere il comando e di continuare a combattere.
Remì – Le sue Avventure
Come poteva mancare in questa lista uno dei cartoni più tragici di sempre? Le Avventure di Remì è stato trasmesso per la prima volta in Italia su Rai1 nel 1979. Risulta impossibile scegliere una sola puntata triste poiché è tutto un susseguirsi di drammi. La serie, tratta dal romanzo Senza Famiglia di Hector Malot, racconta la storia, per lo più tragica, del piccolo Remì. Già dalla nascita il piccolo subisce la sua prima ingiustizia: nasce infatti in una famiglia ricca ma viene fatto rapire dallo zio che vuole l’eredità di famiglia tutta per se. Remì viene quindi allevato da un muratore e sua moglie. L’uomo però rimane invalido a causa di un infortunio sul lavoro e decide di fare causa al padrone del cantiere.
La causa viene persa e si ritrova dunque in una situazione di estrema povertà. È così costretto a liberarsi di Remì: il giovane viene venduto ad un uomo di nome Vitali. Quest’ultimo vuole far lavorare il bambino nella sua compagnia artistica ambulante. Pian piano Remì si integra nella compagnia imparando a fare parecchi numeri divertenti con gli animali. Questa serenità viene interrotta improvvisamente quando il signor Vitali, per difendere il suo cane dai maltrattamenti di un gendarme, finisce in carcere. E questo è solo l’inizio di una storia tragica fatta di malattie, assideramenti, carcere, lutti, estorsioni. Incredibilmente la serie si conclude con un lieto fine: nella 51° puntata infatti Remi ritrova la sua mamma e il suo fratellino e per lui comincia finalmente una nuova vita.
Futurama
Cosa ci fa una delle serie comiche più apprezzate di tutti i tempi nella nostra lista? Suvvia, lo sappiamo tutti molto bene, è inutile far finta di non aver intuito. Scommetto che come avete letto Futurama avete immediatamente capito dove stiamo andando a parare. Ebbene sì, la puntata più triste di Futurama è ovviamente Cuore di Cane, l’episodio 7 della 4° stagione. In questo episodio Fry scopre i resti fossilizzati del suo cane Seymour nella pizzeria in cui lavorava quando fu ibernato. Fry dunque ripensa all’incontro con il suo adorato cagnolino e a tutte le avventure vissute insieme. Chiede quindi al professore di riportare in vita il cane dalle tracce di DNA. Arrivati al dunque però Fry decide di interrompere l’esperimento: dopo aver scoperto che il cane ha vissuto altri 12 anni dopo la sua ibernazione non vuole più riportarlo in vita, perché è convinto che si sia scordato di lui. Nel finale della puntata però vediamo Seymour aspettare Fry davanti alla pizzeria per ben 12 anni. Gli anni passano ma il cane è sempre lì in attesa del suo padrone e lì rimarrà fino alla sua morte.
E per voi quali sono gli episodi più tristi dei vostri cartoni preferiti? Se volete rivedere tutte le stagioni di Futurama le trovate su Disney+. Se invece preferite rivedere Pokémon, potete trovare la serie su Prime Video.
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