Barbie spopola anche in Russia, dove il film è proibito

Da Barbieland alla Russia: Barbie e il suo mondo cinematografico hanno successo anche in Russia, dove non si potrebbe proiettare il film. Ma multisala e cinema locali stanno trovando il modo di mostrare il successo di Greta Gerwig. Con tanto di cartonati di Margot Robbie e Ryan Gosling fuori dalle sale dove il film, ufficialmente, non è in scaletta. Il tutto in un Paese sotto embargo, con il Governo russo che dice che il film non rispecchia i valori della madre patria.

Barbie, anche in Russia è un successo: nonostante sia proibito

Era difficile pensare che il film sulla bambola Barbie potesse diventare un successo mondiale di tale livello. Se l’interesse dei critici per la nuova opera di Greta Gerwig, con un grande cast, era senza dubbio alto, pochi pensavano potesse diventare il primo incasso mondiale di quest’anno. Eppure Barbie sta convincendo tutti, anche in Russia: un successo anche se proibito.

Il giornalista Steve Rosenberg di BBC racconta della sua esperienza un centro commerciale di Mosca, dove trova una gigantesca casa rosa con cartonati a grandezza naturale di Barbie e Ken che sorridono da un orecchio all’altro.

Questo perché, nonostante le sanzioni occidentali che hanno portato molti studi di Hollywood a smettere di distribuire i loro film in Russia dopo l’invasione dell’Ucraina, il film di Barbie continua ad attirare grandi folle nei cinema.

Aggirare le regole per vedere il film, nonostante le critiche del Governo

L’inviato della BBC spiega che alcuni cinema russi hanno venduto i biglietti per cortometraggi di produzione russa per poi proiettare il film di Barbie, evitando così problemi di licenza. La pratica non è legale, le copie del film illegittime. Ma questo non sta fermando né i cinema né tanto meno gli appassionati di cinema.

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Tuttavia, il Ministero della Cultura russo non vede di buon occhio questa situazione e ha dichiarato che il film su Barbie “non era in linea con gli scopi e gli obiettivi stabiliti dal nostro presidente per preservare e rafforzare i valori morali e spirituali tradizionali russi”.

La deputata russa Maria Butina, intervistata da Rosenberg, ha espresso preoccupazione riguardo al modello che Barbie rappresenta per alcune ragazze, sottolineando che alcune adolescenti cercano di emulare il fisico di Barbie in modi non salutari. Qualcosa che il film discute, ma che Butina non sembra interessata ad approfondire. Infatti, sottolinea che le proiezioni sono illegali e sta cercando di fermarle.

Quando Rosenberg sottolinea l’ipocrisia di parlare di illegalità dopo che il governo russo ha violato le leggi internazionali invadendo l’Ucraina, Butina risponde: “La Russia sta salvando l’Ucraina e il Donbas”.

Barbie in una Russia che punta sempre più sulla propaganda

Il giornalista di BBC sottolinea che a Mosca la posizione del governo resta sempre la stessa. Dipingono la Russia come una nazione che cerca di portare la pace in Ucraina, sebbene abbia invece portato la guerra. E Rosenberg spiega che le TV continuano a martellare i cittadini dicendo che gli Stati Uniti e l’Europa vogliono sfruttare la guerra in Ucraina per distruggere la Russia.

Per il governo russo, i film americani perpetuano lo stile di vita occidentale, fatto di individualismo e ma anche di valori come l’accettazione di qualsiasi orientamento sessuale. Che i conservatori in Russia attaccano, dicendo che il cinema influenza i russi nella maniera sbagliata.

Tuttavia, nell’articolo di BBC (che invitiamo a leggere), Rosenberg riporta anche la voce di chi dice che limitare la diffusione dell’arte non può far bene alla cultura di una persona e di un Paese. E a giudicare dal successo proibito di Barbie in Russia, non sono le uniche a pensarla così.