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Andor: Denise Gough ci racconta la sua Dedra Meero

Abbiamo intervistato l'attrice a Lucca Comics & Games e ci ha guidato nella sua esperienza con l'universo di Star Wars...

Tra i tanti personaggi che incontriamo in Andor, la nuova serie di Star Wars distribuita in queste settimane su Disney+, spicca sicuramente Dedra Meero, interpretata da Denise Gough. Un personaggio oscuro, che ha lasciato presto il segno negli appassionati. A riprova di ciò, c’è il grande successo dell’incontro con l’attrice a Lucca Comics & Games 2022, con tantissimi fan dell’universo di Star Wars accorsi nell’iconico Cinema Astra. Proprio in quella occasione abbiamo potuto fare una chiacchierata con Denise Gough e farci raccontare qualcosa di più su Dedra Meero e la sua esperienza con Andor…

Andor: Denise Gough ci spiega la sfida di Dedra Meero

È stata una interessante chiacchierata, dove abbiamo parlato del fandom di Star Wars e della sua abilità nell’appassionarsi ai personaggi, a prescindere dallo schieramento in cui si trovano. Ma anche di come sia importante mantenere la segretezza su determinati progetti, che raccolgono così tanti appassionati e su come sia importante l’esperienza teatrale anche in una serie TV come questa.

Insomma, se volete saperne di più, trovate qui di seguito sia la video intervista con Denise Gough, interprete di Dedra Meero in Andor, sia la trascrizione (tradotta) completa. Buona lettura o buona visione!

“È un grande privilegio per me”

Il tuo panel qui a Lucca Comics & Games è stato un grande successo. C’è stato tanto affetto da parte del pubblico. Come ci si sente a essere così amati, nonostante tecnicamente tu stia interpretando una “cattiva” in Andor?

Lo adoro perché penso che sia molto indicativo della complessità del fandom. Il fatto che tu interpreti qualcuno del lato oscuro… I fan lo sanno apprezzare, se lo fai con il giusto impegno. Penso che le persone siano contente di avere questa donna, questa donna del lato oscuro.

Lo sento soprattutto proprio dalle donne del fandom, che sono felici del fatto che ci sia un personaggio così esplicitamente cattivo. Sono contenta che ci sia stata un’accoglienza così calorosa per qualcuno che è del lato oscuro. È tutto teatro alla fine. Ti è permesso di vedere oltre l’oscurità del personaggio. 

Partecipare ad Andor significa entrare nell’universo di Star Wars. Come ti rapporti a questa responsabilità? C’è stato un momento in cui hai pensato “OK, sono parte di Star Wars”?

È successo quando ho fatto il mio primo junket a Londra. Ho proprio pensato “Oh mio Dio”. Non ci avevo riflettuto molto prima. Abbiamo fatto le riprese, abbiamo finito le riprese. Era nel mezzo della pandemia, quindi era un periodo strano in cui lavorare.

Poi quando ho iniziato a sentire la risposta dei giornalisti che avevano visto i primi quattro episodi ho pensato che fosse davvero qualcosa di grosso. E poi ieri sera. È stato pazzesco. Ieri sera con tutte quelle spade laser e i piccoli Darth Vader… È stato intenso, oggi mi sto ancora riprendendo da quanto sia stato bello e che io ora possa farne parte. È un grande privilegio per me. 

andor dedra meero denise gough intervista
©2022 Lucasfilm Ltd. TM. All Rights Reserved.

Hai anche dovuto lavorare con un alto livello di segretezza, facendo parte di questo macro-universo di Star Wars. Com’è stato per te lavorare in questo modo?

Beh, non c’è stata segretezza nel lavoro in sé. Sapevo che stavo facendo Star Wars, sapevo che era un prequel su Andor, sapevo le varie storyline… Ho letto la sceneggiatura. È stato gestito tutto in maniera molto matura da questo punto di vista. Ho anche realizzato però che le persone vogliono questa segretezza, non vogliono gli spoiler in alcun modo.

Quindi la segretezza è piacevole perché pensi: “Non vedo l’ora di assistere alla loro reazione a ciò che gli proponiamo”. Non mantenere i segreti sarebbe come rovinare la sorpresa. Abbiamo dovuto indossare dei mantelli per la segretezza. Quello è stato molto divertente: erano tutti neri, quindi tutti sembravano far parte del lato oscuro. È stato bellissimo.

Andor è particolare come serie TV, perché ha solo due stagioni e poi la storia si concluderà. Penso che tu possa sapere già qualcosa della seconda, ma non ti chiederò nulla. Ma al di là di questo, è utile per un’attrice sapere che la storia ha un punto d’arrivo, una conclusione?

Sì, mi piace molto. Non so esattamente cosa succederà a Dedra perché non è nei film, quindi dobbiamo capire come arriva a quel punto, come non viene coinvolta dagli eventi dei film. Però sì, mi piace sapere il finale di qualcosa e sento che con un prodotto come questo sia importantissimo cercare di concludere al momento più alto.

Non devi andare avanti troppo a lungo e cercare continuamente di trovare strade per tenerlo in vita. Lasciamo che sia questa bellissima parte dell’universo di Star Wars, senza sforzarci di farlo durare 20 anni. Mi sembra perfetto così.

andor dedra meero denise gough intervista
©2022 Lucasfilm Ltd. TM. All Rights Reserved.

Ultima domanda: se dovessi individuare la sfida principale nell’interpretare Dedra, quale sarebbe? 

Il linguaggio. Inizialmente era la cosa più difficile perché non è basato su nulla di emozionale, quindi è difficile da memorizzare. Però migliora una volta che riesce a rompere il ghiaccio. Ha aiutato il fatto che io abbia tanta esperienza di teatro, quindi ho imparato a dare energia alle parole, perché se non ce la metti dietro questo tipo di parole si spengono. Ci sono termini come “multisector data blend”… Come fai a farlo sembrare interessante?

Quindi sì, il linguaggio è stata la prima sfida, ma poi quando l’ho superata… Non vedevo l’ora di tuffarmi in quelle scene seduti in ufficio con eccezionali artisti a supporto, per fare quei discorsi e pensare: “Oh mio Dio, non ho la più pallida idea di cosa stia dicendo, ma è meraviglioso”. Sì, il linguaggio è stata la parte più tosta, ma al di là di quello tutto il resto è stata gioia.

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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