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Only Murders in the Building 4: stessa ricetta, nuovi orizzonti | Recensione

Per anni, la ridente cittadina americana di Cabot Cove è stata la più pericolosa della TV: La Signora in Giallo, interpretata dalla divina Angela Lansbury, sembrava attrarre assassini da tutto il mondo nel suo paesino nel Maine. Ma Cabot Cove non può niente rispetto all’Arconia: Only Murders in the Building torna per la sua stagione numero 4 con un nuovo omicidio all’interno del palazzo, che vi raccontiamo in questa recensione. Una recensione senza spoiler, e senza sorprese: se avete amato il mix di comicità e mistero delle passate stagioni, non perdetevi il primo episodio domani 27 agosto su Disney+.

La nostra recensione di Only Murders in the Building 4

Una delle cose che amiamo fare durante l’estate è metterci comodi su una sdraio e leggere un romanzo giallo (se non l’aveste capito dal nome della testata: sì, siamo Orgogliosamente Nerd). E sebbene ci piaccia leggere di tutto, se dobbiamo andare sul sicuro scegliamo sempre Agatha Christie. Quindi, negli anni, abbiamo letto di Poirot che andava sul Nilo, sull’Orient Express, su spiagge assolate e in altri mille luoghi. Il posto cambiava, ma alcune cose restano costanti: c’era un omicidio, che lui risolveva con le sue “celluline grigie” e un pizzico di ironia.

In questa quarta stagione, Only Murders in the Building adotta in gran parte la stessa strategia: allarga i suoi orizzonti geografici, pur tenendo costante la sua formula. Ma a differenza dei classici polizieschi, non dimentica di far evolvere i propri personaggi — e fare in modo che gli sviluppi dell’indagine vadano a toccare Charles (Steve Martin), Oliver (Martin Short) e Mabel (Selena Gomez) nel vivo.

Sognando la California, tornando a New York

Nella prima stagione, il trio di podcaster l’aveva detto chiaramente: si occuperanno solamente degli omicidi dentro il proprio palazzo, l’Arconia. Dove, per sfortuna dei residenti e fortuna nostra, gli assassinii non mancano. Ma questo non significa che lo show non possa espandere i propri orizzonti — la vita dei protagonisti li porta fuori dal palazzo, anche se le indagini li riportano sempre lì.

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Già nel primo episodio, infatti, voliamo nella costa opposta degli Stati Uniti. Un’intraprendente (ed esilarante) produttrice cinematografica, interpretata da Molly Shannon, vuole realizzare un film basato sul podcast.

Only Murders in the Building disney

Una notizia che non può che rendere felici Charles e Oliver, sempre pronti a inseguire la fama. Ma che mette a disagio Mabel, che pure avrebbe proprio bisogno dei soldi hollywoodiani, specie ora che non ha più il suo vecchio appartamento all’Arconia.

Hollywood, però, non ha tempo per le incertezze: ha già trovato il cast perfetto per la serie. Eugene Levy interpreterà Charles, Zach Galifianakis sarà Oliver ed Eva Longoria diventa una Mabel di qualche anno più grande “perché i test con il pubblico hanno trovato inquietante” la differenza d’età rispetto agli altri due.

Only Murders in the Building 4 recensione attori

Dalla California, arriva quindi un’occasione per giocare con le insicurezze dei tre protagonisti, con gli attori che fanno da “specchio distorto” dei loro personaggi. E la serie, come abbiamo visto nelle prime due stagioni per il mondo del podcast e nella terza per quello del teatro, sfrutta l’occasione per prendere in giro il mondo del cinema in ogni suo aspetto.

La Torre Ovest e i suoi segreti

Se Hollywood ha il suo fascino, le indagini portano sempre Charles, Mabel e Oliver dentro l’Arconia. E portano noi fan a ricordare il finale della scorsa stagione, quando avevamo visto un proiettile entrare nella finestra di Charles. Cosa che ci porta a esplorare un lato sconosciuto dall’Arconia: l’unico posto da cui avrebbero potuto sparare il colpo è la Torre Ovest.

Il trio dovrà quindi investigare l’altro lato del palazzo — che ovviamente è abitato da star di cinema, TV e teatro: fra gli altri Richard King, Kumail Nanjiani, la star di Broadway Daphne Rubin-Vega. Personaggi sopra le righe e difficili da capire, oltre che esilaranti in tutte le scene in cui si trovano faccia a faccia con il gruppo di Only Murders.

Recensione Only Murders in the Building 4: nuovi orizzonti emotivi

Nel frattempo, però, i tre protagonisti devono anche scoprire nuovi orizzonti non solo geografici, ma anche emotivi. Mabel non è più una ragazzina intraprendente, ma una giovane donna che non ha ben chiaro cosa fare della sua vita. Oliver ha una relazione con Loretta (Meryl Streep, che in questa stagione si dimostra bravissima anche nella comicità fisica) — ed erano decenni che non l’aveva più. La sua insicurezza, ora che Loretta sta recitando in California, ha un ruolo centrale negli sviluppi della trama.

Only Murders in the Building recensione Meryl Streep

Quest’anno, però, ci sembra che sia Charles a portare il peso “drammatico” della stagione sulle spalle. Il suo rapporto con la stunt double Sazz Pataki (Jane Lynch) riesce a strappare qualche lacrima, ma soprattutto a dare profondità agli episodi. Che spesso ruotano attorno al fatto che Sazz ha supportato Charles per tutta la loro lunga amicizia.

Come sempre, però, gli autori di Only Murders in the Building 4 riescono a fondere questi momenti toccanti con risate ad alta voce e intrighi continui per tutti i primi sette episodi che abbiamo visto in anteprima per questa recensione. La “densità” delle sceneggiature è sempre elevata: ci hanno dato abbastanza materiale per avere almeno una mezza dozzina di teorie plausibili su chi sia (o siano) i colpevoli quest’anno. Il tutto senza rinunciare a far evolvere i personaggi e farci ridere di gusto.

Tutto il sapore del giallo

Con tre episodi alla fine, gli autori stanno tirando i fili e aumentando la posta in gioco. Ci sono segreti all’Arcadia che corrono in profondità, anche qualche interrogativo rimasto irrisolto nelle passate stagioni.

Come già successo negli anni scorsi, questo non significa che la serie sia perfetta. In alcuni punti, ci sembra che gli autori siano ormai troppo affezionati al trio per metterli davvero in cattiva luce — cosa che riduce il potenziale sia drammatico che comico di alcune scene. E in un paio di scene la serie rinuncia alla verosimiglianza per insistere di più sulla battuta.

Tuttavia, anche quest’anno l’unica cosa davvero negativa di Only Murders in the Building 4 è che, dopo aver visto l’anteprima per questa recensione, dovremo aspettare fino a metà ottobre per vedere gli ultimi tre episodi. A meno di impegni inderogabili, quindi, da domani 27 agosto riguarderemo i primi episodi con voi ogni settimana — perché se avete apprezzato le prime tre stagioni, dovete guardare questa quarta. Che allarga gli orizzonti, ma mantiene la ricetta: un mix delizioso di giallo e comicità, cucinato a regola d’arte.

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Autore

  • Stefano Regazzi

    Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, Nerd da prima che andasse di moda.

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