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Tremors 6 : a cold day in hell – Intervista a Michael Gross

In occasione dell'uscita con Universal Pictures Home Entertainment Italia del film TREMORS 6: A COLD DAY IN HELL, abbiamo avuto l'onore di intervistare il protagonista Burt Gummer, al secolo Michael Gross, attore famosissimo anche per la sitcom Casa Keaton e molti altri show recenti. 

Nel nuovo capitolo della saga, i due protagonisti Burt Gummer e Travis Welker dovranno dare la caccia ai Graboids, mentre si trovano in Canada indagando su strane morti collegate ai vermoni. Si ritrovano così nella Tundra Artica, dove iniziano a rendersi conto che i nemici probabilmente sono stati armati dagli umani, ma Burt viene infettato da veleno di Graboid, e l'unico modo per sopravvivere è creare un antidoto ottenuto mungendo uno di questi. 
ON: Abbiamo visto il trailer di Tremors 6, è esaltante e accattivante, pieno di cose come veleni, antidoti e perfino mungiture di Graboid… Cosa dobbiamo aspettarci? 

Michael Gross: E' sicuramente la più grande battaglia che Burt deve affrontare. E' stato infettato e dovrà cedere il controllo a qualcun altro; è sempre stato bravo coi mostri ma non coi sentimenti, quindi la vera sfida che affronta è dover lasciare perdere il suo lato più ossessivo e compulsivo di controllo totale, per lasciare spazio a qualcun altro. 
ON: Quanto si allontana questo nuovo episodio dai precedenti del franchise? 

MG: C'è sempre quel mix di azione estrema e commedia, e sicuro la sfida più personale da affrontare di Burt lo rende diverso dagli altri. L'altra grande differenza è invece proprio di ambientazione, perché la storia si svolge nell'artico, uno scenario nuovo rispetto al deserto a cui siamo abituati. Quindi avremo mostri prima bloccati nel permafrost, che a causa dei cambiamenti climatici si sta sciogliendo, che verranno fuori a creare problemi. 
ON: Dalla trama al set, quanto è divertente recitare in un film come Tremors? 
MG: E' un divertimento totale, sono affezionato al mio personaggio e rido sempre molto, perché va così oltre, è estremo e fuori da ogni equilibrio. Anche se in realtà mi faccio sempre male, per esempio in questo ultimo capitolo mi sono rotto un dente e ho passato la notte dal dentista per essere di nuovo in scena il giorno dopo. Una cosa folle, ma davvero divertente.
ON: Quanto e come è cambiata nel tempo l'esperienza sul set? 
MG: Sicuramente l'alchimia è cambiata. L'inserimento di Jamie Kennedy è stata una sfida un po' traumatica, il mio personaggio Burt è solitario, condividere lo spazio ha inevitabilmente variato la chimica sul set. Inoltre proprio a livello recitativo, Kennedy ama improvvisare mentre io tendo a stare più fedele alla sceneggiatura, una differenza di carattere un po' come nel film. 
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ON: Hai lavorato sia in TV che nel cinema ed è naturalmente diverso. Anche la TV è cambiata molto nel tempo e sei stato in uno degli show televisivi più popolari (Casa Keaton) prima che diventassero la produzione massiva degli ultimi anni. Però non hai mai smesso, continui a partecipare anche a questa nuova ondata di tv show, come HIMYM, Parks and Recreation, Suits… L'atmosfera è diversa rispetto al passato o dipende dai professionisti con cui lavori? 
MG: Non è molto diverso, gli artisti lavorano uguale, duramente e professionalmente con l'idea di fare al meglio e in fretta. Ciò che è cambiato davvero è la scrittura, molto più tagliente, più esplicita e con meno taboo. E' molto diverso da “Casa Keaton” insomma, c'è più spazio per le minoranze, si parla tanto di omosessualità, tant'è che in uno show su Netflix, Grace and Frankie, io stesso interpreto un personaggio gay. 
ON: C'è mai stato nella tua carriera un momento di sconforto in cui hai pensato “Avrei dovuto fare altro nella vita”? 
MG: Ogni volta che leggo cose brutte in recensioni cattive. So che è un settore folle, che richiede tanti sacrifici, come tutti i lavori artistici insomma. Da giovane soprattutto ne ho sofferto, il sabato sera avrei voluto essere con i miei amici e non a teatro di fronte a una folla. Insomma, volevo essere un “civile”, ma la gioia è stata tanta che ne è sempre valsa la pena.
ON: Quali sono gli obiettivi ancora da raggiungere? 

MG: Avere accesso a buon materiale, lavorando sulla qualità e magari un po' di più in teatro, poche settimane fa sono stato sul palco e mi piace molto. Ma anche lavorare un pochino meno in generale andrebbe bene. 
ON: Chiudiamo con una domanda classica, se potessi avere un superpotere, quale sarebbe?
MG: (ride e ci pensa) Allora, non voglio vedere dalle pareti… Non voglio leggere i pensieri, men che meno quelli di mia moglie e sapere che pensa di me. Magari volare, sogno spesso di levitare e di fluttuare in aria. Ma lo userei solo per avere un punto di vista diverso, non per fare qualcosa di grandioso.
Ringraziamo Michael Gross e vi ricordiamo che potete trovare già in DVD e Blu-ray TREMORS 6: A COLD DAY IN HELL.

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Commenti

  1. Veramente è un troll, ogni link rimanda alla pagina corrispondente del sito ufficiale, ma in realtà è un fake (però veramente ben fatto, magari l’ uno di Aprile sarebbe stato più azzeccato! XD

  2. Edoardo, hai scoperto l’acqua calda.. E’ scritto nell’articolo che è una burla -.-” ma chi potrebbe mai crederlo reale?!

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