Pochi giorni e nei cinema nostrani approderà l’ultima fatica targata Fox, con protagonisti i mutanti più famosi di sempre: X-Men – Dark Phoenix. Dopo il Conflitto Finale del 2006 e la sua dubbia riuscita, l’ultima pellicola di un epoca, la prima a portare con successo i supereroi Marvel al cinema, segna la fine di un ciclo e prova a farlo con il personaggio di Fenice Nera, eredità dell’omonima, storica, saga di Chris Claremont, Dave Cockrum e John Byrne. Iniziamo quindi il “Super ripassone” su Fenice Nera.
The Dark Phoenix: nasce tutto da un fumetto
The Dark Phoenix Saga è un arco narrativo, suddiviso in due parti, incentrato su Jean Grey, celebre mutante del gruppo originale, e l’entità cosmica Fenice, pubblicato dalla Marvel Comics sulle pagine di Uncanny X-Men fra il gennaio e l’ottobre del 1980. La sceneggiatura viene affidata ad un trentenne Chris Claremont, in un periodo in cui la testata X-Men affrontava il fantasma di una mancata cancellazione. Il suo modo di imporsi tra le pagine, nel riscrivere il pensiero di un arco narrativo, farà impennare la testata e farà scuola. I disegni sono invece firmati da Dave Cockrum e John Byrne, due che hanno toccato con mano ogni singolo supereroe esistente. L’intera saga è spesso considerata divisa in due parti, di cui la prima è conosciuta come Saga di Fenice, incentrata sull’acquisizione da parte di Jean dei poteri dell’entità cosmica e la riparazione del Cristallo M’Kraan; mentre la seconda, intitolata Saga di Fenice Nera, racconta la sua corruzione e caduta.
Il tutto inizia nello spazio (su questo il trailer di Dark Phoenix sembra fedele). Di ritorno sulla Terra, dopo una missione nello spazio, gli X-Men vengono investiti da una tempesta di raggi magnetici provenienti dal Sole, che costringe Jean a mettere al sicuro i suoi compagni dentro la stiva schermata dello shuttle su cui viaggiano, mentre lei invece lo guida e tenta di mantenere l’integrità strutturale della navicella, attraverso la sua telecinesi. L’impresa, al di là delle sue attuali capacità, fa cadere i blocchi psichici imposti su di lei dal Professor Xavier, liberando totalmente il suo potenziale telepatico e telecinetico, fino a trasformarla in un essere di puro pensiero. Da qui in poi parte la storia, con le premesse che mettono in mano ad un’impreparata Jean un potere enorme (cosmico appunto).
Il lento declino dell’eroe
La scoperta di questi poteri, il loro funzionamento, l’intervento dei suoi amici (alleati) e dei suoi nemici, pronti a sfruttarne le straordinarie doti, macchieranno e connoteranno l’essere chiamato Fenice Nera. Recuperare la storia originale prima di andare al cinema, non sarebbe una brutta idea, se non avete paura degli spoiler (neanche detto visto i cambiamenti da un medium all’altro). La saga cartacea è stata tra le più apprezzate di quelle che vedono protagonisti i mutanti e le sue conseguenze si sono protratte per decenni, con diversi autori che hanno provato ad ampliare la natura di Fenice, esplorando profondità cosmiche mai toccate. La Fenice infatti non è buona o malvagia. Può essere considerata a seconda delle circostanze una entità sia benevola che malevola.
Ma perché tutti temono Fenice?
Nonostante lo squadrone di eroi messi a contrasto, il potere della sfida è fuori scala. Jean è infatti l’unica mutante di livello omega esplicitamente identificata come tale. Le sue abilità telecinetiche e telepatiche si sono evolute notevolmente nel corso della sua storia editoriale e il legame con Fenice ha reso il suo potenziale pressoché illimitato. Poteri psionici, telepatici, telecinetici, pirocinesi, manipolazione di materia, energia, forme di vita, tempo, spazio, linee temporali future o passate. Una lista che apre a possibilità infinite. È come giocare a dama mentre il tuo avversario gioca a scacchi. Hai già perso.
X-Men – Dark Phoenix sta per arrivare al cinema e i mutanti più giovani di sempre dovranno fronteggiare la sfida delle sfide. Jean Grey non sarà più la sorridente rossa che aumentava le quote rosa della squadra, ma sarà la fiamma che vorrà divorarli. Come andrà a finire possiamo supporlo (almeno per chi ha letto i fumetti), ma le sorprese sul grande schermo hanno già scosso parecchio quest’anno. Buona visione.
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