Spiel des Jahres: annunciati i finalisti del premio

Maggio volge alla fine, e come sempre da quarant’anni a questa parte, lo Spiel des Jahres annuncia i propri finalisti. Si tratta del premio per il miglior gioco da tavolo edito in Germania nell’ultimo anno, ma non ha una valenza limitata ai confini tedeschi. Oltre ad essere uno dei più longevi premi del settore, si rivolge ad un mercato che macina numeri ben più alti di quello italiano: il gioco che vince lo SdJ ha sempre un balzo delle proprie vendite, oltre a ricevere offerte di traduzione in quasi tutti gli Stati europei. Ecco perché quando vengono rivelati i finalisti del premio tutto il mondo ludico drizza le orecchie.

Tre categorie

Lo Spiel des Jahres si è col tempo strutturato, cercando di premiare diverse categorie di prodotto e di dare indicazioni a diverse fasce di giocatori. Il principale è il premio Spiel des Jahres che premia il miglior gioco per famiglie ma dotato di caratteristiche tali da essere valido anche per i giocatori più esperti. Alcuni giochi che hanno vinto questo premio sono diventati dei veri e propri classici nel mondo del GdT: I Coloni di Catan, Carcassonne, Niagara, Dominion,… Dal 2011 allo SdJ si è affiancato anche il Kennerspiel des Jahres, il premio destinato ai giochi per un pubblico più esperto: primo vincitore è stato 7 Wonders. Infine, il Kinderspiel des Jahres premia i giochi rivolti ai bambini.

I finalisti

Ecco allora i finalisti per le tre categorie:

Spiel Des Jahres:
– Just One, di Ludovic Roudy e Bruno Sautter (edito da Repos)
– Lama, di Reiner Knizia (edito da Amigo Spiel)
– Werwörter, di Ted Alspach (edito da Ravensburger)

 

Kennerspiel des Jahres:
– Carpe Diem, di Stefan Feld (edito da Ravensburger/Alea)
– Detective, di Ignacy Trzewiczek, Przemysław Rymer, Jakub Łapot (edito da Portal Games)
– Wingspan, di Elizabeth Hargrave (edito da Stonemaier Games)

 

Kinderspiel des Jahres:
– Fabulantica, di Marco Teubner (edito da Pegasus Spiele)
– Go Gecko Go, di Jugern Adams (edito da Zoch)
– Tal Der Wikinger, di Marie e Wilfried Fort (edito da HABA)