Non crediamo ci sia bisogno di sottolineare che Pet Sematary sia tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King del 1983.
Il 9 maggio uscirà nelle sale il secondo adattamento cinematografico (il primo, Cimitero vivente, è del 1989) e, a giudicare dai commenti ricevuti durante la sua anteprima, sembra che il film verrà gradito in particolar modo per la sua fedeltà narrativa al romanzo.
Pet Sematary, un remake ben riuscito
Stephen King, presente all’anteprima, ha espresso il suo parere durante l’intervista a Enterteinment Week:
‘È fantastico, ca**o! E’ davvero un bel film. E’ un film per adulti, maturo. Non è come se 12 ragazzi semi vestiti venissero uccisi in un campo estivo. Negli ultimi tempi, sai, ci sono stati diversi film del genere che hanno avuto successo. Film horror come Get Out di Jordan Peele. Personalmente penso che questo film sarà grandioso. Penso che sarà enorme’.
Ha poi aggiunto: ‘Ho una grande passione per le storie dell’orrore e credo che Pet Sematary sia uno dei migliori. Spero solo che questo film gli renda giustizia’.
Pet Sematary, diretto da Dennis Widmyer e Kevin Kölsch (entrambi già registi di Starry Eyes), avrà come attori protagonisti Jason Clarke (Terminator Genisys) e John Lithgow (Interstellar), rispettivamente nei panni del Dr. Louis Creed e di Jud Crandall, e Amy Seimetz (Alien: Covenant) nel ruolo di Rachel.
La trama sarà incentrata sul Dr Louis Creed che, dopo essersi trasferito con la moglie Rachel e i loro due figli piccoli nel Maine, scoprirà un misterioso luogo di sepoltura nascosto nel bosco vicino alla nuova casa di famiglia. In seguito ad un tragedia Louis si rivolgerà al suo insolito vicino di casa, Jud Crandall, scatenando una pericolosa reazione a catena che scatenerà un male insondabile con conseguenze terribili.
C’è sempre un aneddoto sulla fama di autore horror che caratterizza Stephen King, e che ci piace ricordare:
Un giorno Stephen King stava facendo la spesa in un supermarket, un’anziana signora gli si avvicinò e gli disse “Lei è uno scrittore horror, non mi piacciono i suoi libri, non leggo niente che abbia scritto. Preferisco storie più autentiche, come Le ali della Libertà”. King le rispose “Guardi che l’ho scritto io”. “No, non lo hai fatto” disse la signora, e se ne andò continuando a dargli del bugiardo.
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