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National Toy Hall of Fame, parte 2: quali giocattoli ci sono al suo interno?

Abbiamo fatto una lista di 6 giochi presenti nella National Toy Hal of Fame per capire che tipo di fauna brulica in quella stanza

Erector Set

Toy Hall Fame

Non vi sentite già gasati solo a nominarlo?!? Un gioco maledettamente sottovalutato, un set di costruzioni giocattolo in metallo che originariamente era stato brevettato da Alfred Carlton Gilbert nel 1913. Il marchio ha continuato la sua esistenza indipendente sotto varie proprietà aziendali fino al 2000, quando indovinate un po’ chi lo comprò?! Ovvio: MECCANO! Ce’ da dire che Meccano nacque nel 1901, 12 anni prima dell’Erector Set, facendogli guadagnare l’onore di essere la prima azienda di giocattoli al mondo a introdurre i pezzi di dimensione standardizzata. Ma allora perché hanno deciso di inserire nella stanza Erector Set? non aveva più diritto il Meccano? certo, ma dovete anche considerare che il primo e di origine americana, il secondo di origine inglese. Essendo la National Toy Hall of Fame sita in America, probabilmente la maggior parte delle proposte è stata fatta da cittadini degli Stati Uniti che, a loro volta, avevano passato la loro infanzia con il prodotto americano e non con quello inglese. Quando il gioco nacque, le parti base di Erector set includevano varie travi metalliche con fori distanziati regolarmente per il montaggio mediante dadi e bulloni: 78 pezzi piatti o curvi di lamiera in varie forme e colori, aste in acciaio temprato e morsetti a vite hanno permesso la costruzione di cerniere e la trasmissione di energia meccanica tramite parti rotanti come pulegge, ingranaggi, ruote e leve. Infatti la grande paricolariotà che Erector Set portò al mondo ludico era la possibilità i poter creare sia strutture statiche che dinamiche, l’unico limite di creazione stava nella fantasia del giocatore. Le capacità di questo gioco sono praticamente illimitate: Nel 1949 fu usato per costruire il precursore del moderno cuore artificiale da William Sewell e il Dr. William Glenn; la pompa esterna ha bypassato con successo il cuore di un cane per più di un’ora (e poi dicono che i giochi non salvano la vita!). Alla fine degli anni ’90, l’ingegnere Mark Sumner utilizzò le componenti del gioco per creare un modello funzionante per “Soarin”, un’attrazione di Disneyland. Un gioco di una semplicità tale che, con un po’ di creatività, può essere adattato ad ogni tipo di esigenza.

Aeroplanino di carta

Toy Hall Fame

Un gioco semplice, leggero, che se funziona, con il vento buono e un punto di partenza abbastanza alto, ti lascia non poche soddisfazioni. Gioco che abbiamo fatto tuti almeno una volta nella vita, l’aeroplanino di carta deve la sua popolarità al fatto di essere uno dei tipi più semplici di origami. Si ritiene che l’utilizzo della carta per creare giocattoli abbia avuto origine in Cina 2000 anni fa, dove gli aquiloni erano una popolare forma di intrattenimento. Fatto sta però che nessuno conosce le origini dell’aeroplanino di carta. La diffcolta nel ricostruirne la storia è dovuta al fatto che l’aspetto e i disegni sono stati perfezionati un’infinità di volte nel corso dei secoli (considerate che la prima data nota di creazione degli aeroplanini di carta viene collocata al 1909). Nel corso degli anni sono stati effettuati molti tentativi di battere il record di lancio dell’aeroplano di carta per il maggior tempo passato in aria. Ken Blackburn ha tenuto questo record per ben 13 anni, per poi autobattersi nuovamente nel 1998, facendo volare il suo aeroplanino di carta per 27,6 secondi sotto gli occhi stupiti dei funzionari del Guinnes World Records (dev’essere veramente bello fare il notaio del Guinness World Record… la mattina dai un premio a quello che conosce tutta la Divina Commedia in Volgare a memoria, e nel pomeriggio via a premiare il campione del rutto più potente del mondo… Ma non tergiversiamo). Ci sono centinaia di metodi per comporre il vostro aeroplanino di carta, perciò in questi giorni, se avete finito le idee sulle cose da fare, prendete un foglio, andate di piega e provate a battere il record di Blackburn.

Yo-yo

Yo Yo Plastic Toy Green Scaled

Abbiamo deciso di inserire questo gioco per un semplice motivo: ci siamo chiesti ‘Quando è nato lo Yo-Yo’? siamo andati a documentarci convinti che le sue origini fossero vicine all’inizio del secolo passato, ma con nostra grande sorpresa abbiamo scoperto che probabilmente lo yo-yo abbia avuto origine in Cina, e che arrivò da lì fino in Grecia, dove si trovano le prime tracce storiche in documenti del 500 AC! Insomma, anche questo giocattolo si porta bene la sua età. Ciononostante, il nome yo-yo gli venne dato in un’epoca relativamente più vicino alla nostra. Yo-yo in lingua Tagalog, la lingua nativa delle Filippine, significa “tornare”. Infatti i filippini utilizzarono quell’oggetto come strumento di caccia per almeno 400 anni, prima che Pedro Flores, un immigrato Filippino che giunse negli Stati Uniti, iniziò a produrlo come giocattolo nella sua piccola fabbrica californiana. Considerato il successo immediato, Donald Duncan ne acquistò i diritti di produzione nel 1929, registrandone anche il marchio e iniziò subito ad apportare delle migliorie al modello originale. Anche questo gioco nel corso degli anni è stato radicalmente modificato: da due dischetti sorretti da una corda, a quegli Yo-yo moderni che guidano pure i trattori. Ciò non toglie che un tipo di yo-yo sia migliore dell’altro… è solo una questione di stile!

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Enrico Natalini

il suo DNA è composto al 100% di cultura trash e underground. Che siano libri, film, fumetti, serie tv, spettacoli teatrali, mostre o televendite è un segugio per tutte quelle chicche che sopravvivono all'insaputa del mainstream. Di lui dicono che è come un cartone animato, non ha capito bene se sia un complimento o meno, ma a lui piace.

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