John Boyega non vuole tornare in Star Wars

John Boyega, che ha interpretato Finn nella trilogia del sequel di Star Wars, ha detto che non ha alcun desiderio di rivisitare il ruolo.

John Boyega, in un’intervista a Tell Me Everything With John Fugelsang di SiriusXM, ha spiegato: “A questo punto sono soddisfatto. Sto bene così. Penso che Finn sia arrivato al punto in cui puoi divertirti con lui in altre cose, i giochi, l’animazione. Ma sento che con l’Episodio VII all’Episodio] IX la sua storia si è conclusa”. Boyega ha interpretato Finn in Star Wars: Il risveglio della Forza del 2015, Gli ultimi Jedi del 2017 e L’ascesa di Skywalker del 2019.

John Boyega e il razzismo verso gli attori di colore

Nella stessa intervista, John Boyega ha discusso dell’esperienza degli attori di colore nei film e nei programmi TV di Star Wars, in particolare il contraccolpo razzista che ha subito da parte dei fan e la mancanza di supporto che ha visto dallo studio Lucasfilm. Ha anche espresso, tuttavia, di ritenere che la Disney fosse più preparata al razzismo dei fan quando Moses Ingram ha affrontato contraccolpi per il suo ruolo in Obi-Wan Kenobi. Questo il suo pensiero: “Vedere come hanno protetto Moses Ingram mi fa sentire protetto. Capisci quello che sto dicendo? Mi fa sentire come, ‘Ok, fantastico. Non sono l’elefante nella stanza.’ Perché quando ho iniziato, non era davvero una conversazione che potevi sollevare“. In seguito ha aggiunto: “Sai come l’hanno vissuta? Dicevano.., restiamo in silenzio. Non era una conversazione che potevi sollevare. Ma ora, vedere Ewan McGregor venire in sostengo di una collega… per me è una soddisfazione che ripaga anche il fatto che io non ho avuto lo stesso supporto”.

Nel novembre 2020, John Boyega ha rivelato di aver avuto “una conversazione molto onesta e molto trasparente” con la Disney sulla cattiva gestione da parte dello studio di attori e personaggi di colore. “C’erano molte spiegazioni da parte loro in termini di modo in cui vedevano le cose“, ha detto Boyega all’epoca. “Mi hanno dato la possibilità anche di spiegare com’è stata la mia esperienza”.