A più di trent’anni di distanza dalla commedia cult originale, uno dei più celebri film di Eddie Murphy, debutta Il principe cerca figlio. Un sequel che riporta sulla scena il personaggio del principe Akeem di Zamunda, accompagnato da tutte le figure iconiche che accompagnarono il suo primo viaggio in America. Dopo un lungo percorso, la pellicola debutta oggi su Amazon Prime Video e noi siamo qui per raccontarvi cosa aspettarsi da questo ritorno.
Dopo una moglie, il principe cerca un figlio
La premessa del film è piuttosto semplice. Il re di Zamunda Jaffe Joffer sta per morire e il figlio è pronto a raccogliere la corona e insieme a essa, le responsabilità che la accompagnano. C’è però un problema da superare, quello del suo futuro successore. Per legge e tradizione, la guida del Paese può andare solo a un erede maschio, ma Akeem ha avuto solo figlie femmine. O almeno questo è quello che pensava.
Una visione porta alla luce un segreto del passato del nuovo sovrano: durante il suo leggendario viaggio in America, prima di conoscere Lisa McDowell, ha generato un figlio, che a questo punto è destinato a ereditare il regno. Akeem dovrà quindi partire con il fidato Semmi e tornare dall’altra parte dell’Atlantico per ritrovare il ragazzo e portarlo a Zamunda, dove dovrà dimostrarsi degno del suo nuovo ruolo.
Il principe cerca figlio segue un percorso simmetrico rispetto al primo capitolo. Se negli anni ’80 assistevamo al viaggio del ricco Akeem alle prese con gli usi e costumi del Queens, ora è un ragazzo del Queens a doversi confrontare con l’opulenta Zamunda. Come spesso accade, questo passaggio non è semplice ed è anzi accolto da diffidenza da entrambe le parti.
Su tutto questo si incrocia una storia meno lineare rispetto al passato. Alla trama principale si intrecciano infatti diverse vicende, che assumono un ruolo di maggior peso confrontate alle linee narrative secondarie nel primo capitolo, puro contorno. Questo anche perché seguiamo al contempo la storia di due personaggi, ciascuno a suo modo protagonista: Akeem e il figlio.
Un sequel che non vuole strafare
Oltre che con il film originale, è interessante confrontare Il principe cerca figlio con un altro titolo che ha fatto un percorso parallelo: Borat – Seguito di film cinema. Entrambi sono infatti seguiti di commedie diventate cult, uscite a distanza di diversi anni e, curiosamente, entrambe distribuite da Amazon Prime Video.
Tuttavia, se il film di Sacha Baron Cohen (che sta riscuotendo un ottimo successo) evolve rispetto al suo predecessore, quello di Eddie Murphy no. Non ci sono tentativi di alzare il tiro, di creare qualcosa di più, di aggiornare quanto fatto in passato e portarlo nel presente.
Al di là di qualche battuta sulla gentrificazione del Queens, un tono molto meno R rated e naturalmente l’invecchiamento degli attori, è un film che sarebbe tranquillamente potuto uscire all’inizio degli anni ’90. Il che non è necessariamente un male, però.
In fondo nessuno chiede a Il principe cerca figlio di essere la commedia del secolo o di cambiare le regole dell’intrattenimento. Il suo compito è semplicemente riportarci a quei personaggi, rivedere qualche faccia (anche truccata) rimasta nel cuore e scoprire cos’è successo ad Akeem dopo la fine del film. Il tutto condito da gag che strappino le risate agli spettatori e tanto basta.
È un film che non cerca di strafare, che fa il suo compito degnamente e sa intrattenere. Soprattutto, è capace di legarsi strettamente all’opera originale, riportando alla mente degli appassionati tantissimi momenti iconici. Il tutto condito da un Eddie Murphy che pur non brillando come in Dolemite Is My Name sembra aver finalmente spezzato la propria maledizione.
Il principe cerca figlio omaggia davvero in profondità
È evidente che questo sequel è fatto con in mente i fan de Il principe cerca moglie. È facile immaginare che il suo sviluppo sia stato accompagnato da multiple visioni del film di Landis, omaggiato nei suoi minimi particolari. Il consiglio è di rivederlo prima di tuffarvi in questa nuova avventura a Zamunda, a meno che non lo sappiate davvero a memoria.
Non si tratta solo di riprendere il nome di Zamunda o i personaggi di Akeem e Semmi. E neanche di riprendere momenti secondari ma iconici, come i bizzarri tipi del barbiere My-T-Sharp. No, Il principe cerca figlio non perde nessuna occasione per citare e connettersi al film degli anni ’80, riportando alla luce anche istanti e battute di secondo piano. Da una parte questo può essere disorientante per chi non abbia ‘divorato’ il precedente o semplicemente non lo veda da tempo. Dall’altro è un modo sicuro per conquistare i fan e mostrare affetto per un film che è entrato a far parte della memoria collettiva.
Di contro, ci sono un paio di aspetti in cui questo approccio non è stato ottimale. Il primo riguarda la figura di Lisa che, oltre a cedere parecchio terreno al resto del cast, sembra difficile da ricollegare alla ragazza del Queens che abbiamo conosciuto. Una trasformazione che può essere giustificabile dopo trent’anni nel lusso del palazzo di Zamunda, ma che forse andava gestita meglio.
L’altro è il ruolo di Semmi e in generale di Arsenio Hall. La sua chimica con Eddie Murphy è evidentemente ancora solida, ma purtroppo il film offre troppo poco spazio per metterla in mostra. Rivedere questi due interpreti nuovamente fianco a fianco era uno dei fattori più attesi di questo sequel e avrebbe giovato qualche momento in più incentrato sul duo.
Il principe cerca figlio, promosso senza lode
A conti fatti, il ritorno a Zamunda è sicuramente positivo, seppure senza particolari lodi. Come dicevamo, resta un titolo che punta a essere una semplice commedia, capace di divertire per il tempo della visione senza essere però particolarmente memorabile. Siamo sicuri però che, in diversi momenti chi è cresciuto con Il principe cerca moglie si troverà con un sorriso felice stampato in faccia e alla fine è questo quello che conta davvero.
Il principe cerca figlio è disponibile dal 5 marzo su Amazon Prime Video.
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