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Tokyo: il Pokemon Center nella vita reale

Sin dalla sua uscita, il popolare gioco creato dalla software house giapponese Game Freak ha catturato completamente l’immaginazione di milioni di ragazzini che, nonostante i quasi vent’anni dall’arrivo dei primissimi giochi, con conseguente crescita d’età, non si fanno scappare ancora oggi un capitolo della serie Pokemon. Quanti di voi non hanno sognato almeno una volta di diventare un allenatore di Pokemon e andare alla ricerca di avventure in una delle regioni del mondo in cui la serie è ambientata? Purtroppo l’ingegneria genetica non è ancora arrivata al punto tale da dare a un topo i geni di un anguilla elettrica, quindi per il momento dobbiamo accontentarci di visitare uno dei luoghi più caratteristici della serie, ovvero il Pokemon Center.  Armati del nostro fido 3DS e di una copia del nuovo capitolo (Pokemon Omega Rubino per la precisione) siamo andati a scoprirlo. 
Sfatiamo subito un mito: non troverete l’infermiera Joy ad accogliervi, ma ci sarà invece il gentile staff giapponese vestito a tema, probabilmente intento a urlare ai clienti, sempre con somma cortesia e rispetto, il punto di inizio delle fila o l’arrivo di nuove promozioni. I giapponesi, credetemi, hanno una vera e propria passione per le file infinite, ma questa è un'altra storia e forse un giorno avremo occasione di narrarvela. 

Ad accoglierci all’interno del Pokemon Center troviamo delle grosse statue dei Pokemon più famosi, da Charizard e Pikachu, fino alle forme megaevolute di Lucario e Mewtwo, e anche una grossa sfera che prende la forma di differenti tipi di pokeball.  Dopo aver ammirato le statue e fatto una foto con loro, ci buttiamo a capofitto fra gli scaffali, cercando quello che ogni allenatore cerca in questi luoghi: la zona dove consegnare la propria squadre per le cure necessarie, il pc per scambiare o osservare i nuovi Pokemon catturati, oppure la sezione Market, per aggiudicarsi le migliori pokeball in circolazione, repellenti per evitare che gli Zubat ci si attacchino ai capelli e rendano un esperienza infernale la prossima grotta, funi di fuga, pozioni per i nostri amici feriti e, magari, qualche nuova macchina tecnica! In realtà, con nostro grande disappunto, non troviamo nulla di tutto ciò, ma in compenso vediamo scaffali pieni di merchandising di vario tipo: dalle più classiche action figure a peluche di quasi ogni Pokemon (degno di nota uno scaffale con solo peluche del Pikachu cosplayer che troviamo in Pokemon Omega Rubino e Alpha Zaffiro), fino a tutto il necessario per la scuola, con una vasta scelta di penne, zaini, astucci, matite, ecc.
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Immancabili i gadget per il cellulare, quali cover, laccetti e adesivi sbrilluccicosi. Non poteva inoltre mancare la sezione dedicata alle carte ufficiali. Una sezione a parte è quella per la gadgettistica più strana, dove abbiamo potuto osservare da vicino calze, asciugamani e cappellini a forma del vostro Pokemon preferito, fino ad arrivare ai cibi ufficiali. Non sappiamo quali ingredienti siano stati usati per la loro creazione, ma, visti le confezioni raffiguranti diversi tipi di Pokemon, ci siamo augurati non fossero stati fatti con materie prime derivanti da questi ultimi…immaginate una bella bibita al gusto di Tentacool…meglio passare oltre. 
Quello che è certo, è che visitando il negozio ci è venuta un’illuminazione; avete presente gli abitanti del mondo dei Pokemon, con stampato in volto quel sorriso sempre entusiasta nei riguardi dei loro piccoli amici, che, se non fosse per il clima spensierato del gioco, ce li farebbe scambiare tutti per degli psicopatici ossessionati dalle creaturine? A rifletterci, se i destinatari delle loro attenzioni, invece dei vari Pokemon, fossero esseri umani, saremmo in un mondo popolato da stalker
D’altronde è innegabile che in ogni casa e in ogni armadio, scaffale o mensola che esaminiamo ci sia solo oggettistica inerente ai Pokemon. Qui arriva l’illuminazione di poco fa. Ecco dove miriadi di png si riforniscono di tutta l’oggettistica folle che hanno in casa, al Pokemon Center! Per motivi di gameplay, i negozi virtuali ti mostrano solo quello che ti serve davvero, e non certo cianfrusaglie inutili in cui buttare i tuoi sudati risparmi, ottenuti battendo pigliamosche e pescatori vari! Effettivamente, nei due remake recenti l’oggettistica che possiamo comprare per abbellire le nostre basi segrete è molto simile a quella venduta in questo luogo. Ecco svelato un altro arcano.
Nonostante avessimo avuto modo di incrociare gli sguardi con tantissimi allenatori giapponesi e non, anche nella realtà è vietato combattere all’interno dell’edificio. Quindi niente lotte avvincenti, ma, in compenso, abbiamo ottenuto due nuovi Pokemon totalmente esclusivi. Infatti, avendo visitato questo nuovo Pokemon Center nel periodo dell’inaugurazione, abbiamo potuto scaricare gratis un Pikachu e un Charizard shiny con una mossa esclusiva chiamata mano nella mano, che, se usata durante una lotta due contro due, ha lo spaventoso potere di fare in modo che i vostri Pokemon in campo si prendano per mano saltellando e mostrando il potere dell’amicizia in perfetto stile Ash Ketchum. Poi ci si chiede perché Ash ha perso quasi tutti i tornei a cui ha partecipato…
Se dunque anche voi vi trovaste a Tokyo e voleste visitare il più grande Pokemon Center del Giappone, lo troverete ad Ikebukuro, nel grosso centro commerciale chiamato Sunshine Plaza, non potete sbagliarvi.
Anche per questa volta è giunta l’ora di salutarci, ma le nostre avventure in Giappone non sono finite e abbiamo ancora molto da raccontarvi, alla prossima!

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Autore

  • Silvio Mazzitelli

    Di stirpe vichinga, sono conosciuto soprattutto con il soprannome “Shiruz”, tanto che quasi dimentico il mio vero nome. Videogiocatore incallito sin dall’alba dei tempi, adoro il mondo videoludico perché dopo tanto tempo riesce sempre a sorprendermi come la prima volta. Scrivo ormai da diversi anni di questa mia passione per poterla condividere con tutti. Sono uno dei fondatori di Orgoglio Nerd e sono anche appassionato di tutto ciò che riguarda la cultura giapponese e la mitologia (in particolare quella nordica).

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