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Hitsuji no uta: il silenzio degli innocenti

Un'improvvisa anemia, le forze che abbandonano il corpo scosso da una divorante e insaziabile brama di sangue: di quel fluido cremisi che ci scorre nelle vene, fonte di vita, che goccia dopo goccia scandisce lo scorrere della nostra esistenza.
Una malattia che ti consuma, distruggendoti mentalmente, trascinandoti in un vortice di follia da cui l'unico modo per fuggire pare essere il suicidio: questa è la maledizione che pesa sulla dinastia dei Takashiro.
Di tutto ciò Kazuna non sa nulla. Cresciuto da alcuni amici di famiglia da quando la madre è misteriosamente morta, dopo essere stata debole e malata per lungo, lunghissimo tempo. Ma il giovane è come posseduto da un'ansia che non lo abbandona, si aggira tra i suoi compagni quasi come un fantasma ed è come febbrilmente attratto dalla sua casa di infanzia dove non può fare a meno di tornare: una grande costruzione di legno in stile giapponese, molto diversa dall'appartamento in cui è cresciuto.

È lì che per caso rincontra Chizuna, sorella di cui serba solo un vecchio e sbiadito ricordo. Ciò che lei gli rivelerà aprirà le porte a numerosi incubi, antichi e nuovi allo stesso tempo. Ella gli donerà il proprio sangue per calmarne la pulsione, e questo non farà altro che legarlo a lei in un rapporto quasi morboso.
Quello di cui vi stiamo parlando è un seinen dai toni cupi che esplora il vampirismo da un diverso punto di vista, spogliandolo del carattere soprannaturale spesso assegnatogli per calarlo in un contesto più reale dandogli l'accezione di una malattia estremamente rara. Talmente rara da essere circoscritta ad una sola famiglia. Oltretutto pare sia solita svilupparsi esclusivamente nel ramo femminile in giovanissima età, e l'adolescente Kazuna rappresenta un'agghiacciante eccezione.
L'atmosfera di per sé pesante, viene ulteriormente sottolineata da uno stile di disegno sporco, dalle linee spesse, con una preponderanza di ombre e sfumature che come veli coprono persone e interi ambienti dando un senso di claustrofobia, lo stesso che devono provare i personaggi condannati in una situazione senza via di uscita.
Convinti di essere un pericolo per chi sta loro attorno, consci del fatto che mai potranno liberarsi di questa malattia per cui nessuno ha studiato una cura, i due fratelli si stringono l'uno all'altra, aggrappandosi disperatamente all'unica persona che ne condivide la sorte.

Di tale manga è stata naturalmente fatta una trasposizione animata, nella forma di quattro OVA di 30 minuti circa a puntata, prodotto da Madhouse Studios (stessa casa di Boogiepop Phantom) e Group TAC (Blame!).
Non contenti, apprezzando le potenzialità del prodotto, nel 2002 ne è stato girato anche il Live action e nei panni del nostro protagonista, Kizuna, abbiamo il buon Oguri Shun, attore e doppiatore abbastanza conosciuto.
Hitsuji no uta – Il silenzio degli innocenti (羊の歌 ) è un manga di 7 volumi, opera Kei Toume, pubblicato da Magic press con sovraccopertine acquerellate, i cui colori delicati nascondono le pagine dense di angoscia.
È pronto per essere divorato.

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