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Aggiornamento Ethereum Shangai: una nuova evoluzione di ETH

Il 12 aprile è avvenuto come da programma l'aggiornamento Ethereum Shangai. Vi spieghiamo cos'è successo dopo che si è attivato questo aggiornamento

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Il 12 aprile c’è stato un nuovo aggiornamento di Ethereum (ETH), chiamato Shangai. Vi raccontiamo cosa ha significato questo aggiornamento e cosa ha comportato.

Prima di iniziare vi ricordiamo che nessuno di noi è un consulente finanziario. Quindi per qualsiasi dubbio o domanda ricordate sempre di rivolgervi a un ente o un libero professionista che sia competente in materia. Questo articolo infatti ha una mera finalità informativa, come tutti gli altri articoli sulle criptovalute che appaiono sul nostro sito.

Che cos’è l’aggiornamento Ethereum Shangai?

L’aggiornamento Ethereum Shangai è un update che ha permesso agli utenti di prelevare i loro Ethereum (ETH), che erano bloccati in staking a partire dal 2020. Quell’anno infatti è iniziato il percorso che ha portato Ethereum a diventare una criptovaluta Proof-of-Stake (PoS). Questo è avvenuto grazie alla creazione delle Beacon Chain, una rete parallela gestita grazie al nuovo meccanismo di consenso.

Sono stati proprio gli sviluppatori di questo passaggio a scegliere di bloccare i prelievi dei loro ETH per questo lungo periodo di tempo. Il motivo era di garantire la massima sicurezza della blockchain, che avrebbe potuto andare in difficoltà a causa di prelievi di massa dopo il passaggio al PoS.

Dopo la Beacon Chain è arrivato l’aggiornamento The Merge, attivato dal 15 Settembre 2022 e del quale abbiamo parlato in un altro articolo. In quella data c’è stata la fusione della blockchain madre con la Beacon Chain. Un’unione quindi in in un’unica blockchain, gestita da un meccanismo di consenso di tipo Proof-of-Stake.

Ora l’intero mondo delle criptovalute sta osservando con interesse Ethereum per via di questo nuovo aggiornamento, Shanghai.

A cosa serve Shangai? E cosa sta succedendo dopo l’attivazione?

L’aggiornamento Ethereum Shangai permette di abilitare ai prelievi tutti quelli che hanno messo in staking i propri ETH finora

Dopo l’attivazione di questo aggiurnamento, chi ha partecipato al cambio di metodo nella blockchain di Ethereum mettendo in stack i propri ETH ha due possibilità. Da un lato può decidere di lasciare i suoi ETH dove sono, dall’altra può decidere di prelevarli grazie alla funzione “unstake”. In questo caso, non si potrà sbloccare solo una parte del proprio capitale: verranno restituiti tutti gli ETH messi in staking in origine

In ogni caso con l’attivazione dell’aggiornamento Shanghai, tutti gli utenti, sia quelli che decideranno di riscuotere le proprie crypto, che quelli che invece proseguiranno con lo staking, riceveranno le ricompense. Queste ricompense derivano dall’aver tenuti bloccati i propri ETH e saranno inviate automaticamente ai wallet degli utenti.

Che effetto sta avendo l’aggiornamento Ethereum Shangai sul prezzo di Ethereum?

In questi primi giorni dall’attivazione dell’aggiornamento Shangai di Ethereum, quella che è la seconda criptovaluta per capitalizzazione ha avuto un aumento di valore cospiquo.

A gennaio 2023 1 ETH valeva circa 1.200 / 1.300 $. Il 15 gennaio ha avuto un primo balzo verso l’alto, raggiungendo i 1.400 $, toccando un picco di 1.599,18 $ il 20 febbraio. Si è tenuto poi altalenante tra i 1.600 e i 1.700 $ fino all’attivazione di Shangai il 12 aprile.

In due giorni il suo valore è schizzato a 1.910 $, e nei giorni successivi si è mantenuto intorno a questo valore. Ecco qui sotto il grafico del valore di ETH nell’ultimo mese:

Ethereum Shangai

E cosa succederà dopo Ethereum Shangai?

Tutti gli analisti ipotizzavano che l’aggiornamento Shanghai di Ethereum avrebbe avuto un impatto sul prezzo di ETH. Questo perchè l’aggiornamento è un punto di svolta fondamentale nella roadmap di questa criptovaluta.

Ci sono degli analisti che si aspettano un prossimo crollo del valore di ETH. Questo perché dopo lo sblocco degli stack si sarebbe potuto verificare un aumento delle vendite, e quindi un ribasso del prezzo. Gli utenti avrebbero potuto infatti prelevare in massa gli ETH e venderli sul mercato insieme a quelli che gli sono stati dati come ricompensa. Una situazione che per adesso non sembra essersi avverata.

Altri invece avevano ipotizzato che il prezzo di ETH sarebbe salito. La base di questa previsione era che la quantità di ETH bloccati in staking era relativamente bassa. Gli Ethereum staked erano infatti circa 17 milioni,ovvero il 20% degli Ethereum in circolazione, circa 120 milioni. Anche guardando le altre blockchain Proof-of-Stake, si parla di un valore piuttosto basso rispetto al totale in circolazione. Infatti altre criptovalute vedono bloccate in stack circa il 40% della loro fornitura. Un picco di massima è rappresentato da Solana e Cardano, dove la quota di criptovalute in stack è superiore al 70% di ciascuna.

Va considerato però che una grande percentuale degli ETH messi in staking sono stati bloccati dagli utenti più di un anno fa. Il prezzo medio di acquisto di queste criptovalute era superiore a 2.000$. Ad oggi, gli utenti che hanno recuperato dallo staking i propri Ethereum sono per oltre l’80% in perdita. Quindi se rivendessero oggi i propri ETH lo farebbero con un saldo negativo. Più facile prevedere che continuino a tenere gli ETH nel proprio portafoglio, per rivenderli più avanti.

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Alessio Riccardi

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