Eldritch Horror: un’avventura horror in un mondo di misteri | Recensione

In giro per il mondo in Eldritch Horror, il male è in attesa. Tu ed il tuo ristretto gruppo di colleghi dovrete girare il pianeta lavorando per ricacciarlo nell’oscurità. Vi attendono mostri folli, incontri brutali ed oscuri misteri che metteranno a dura prova la vostra sanità mentale, spingendovi al limite della pazzia, ed a volte anche oltre.

Se amate i racconti di Lovecraft e l’universo mitologico di Cthulhu e dei Grandi Antichi da lui creato, di sicuro vi piacerà Eldritch Horror. Si tratta di un gioco cooperativo dove da 1 a 8 giocatori cercheranno di impedire il risveglio di uno degli antichi mostri.

Ogni giocatore ha a disposizione una scheda personaggio, la scatola base ne contiene ben 12. Ognuna con propri valori di Punti Ferita e Sanità Mentale. Se uno di questi punteggi scende a zero il personaggio muore o impazzisce ed il giocatore deve sostituirlo. I personaggi hanno inoltre altre 5 abilità: Conoscenza, Influenza, Osservazione, Forza e Volontà. Questi determinano il numero di dadi a 6 facce che il giocatore tirerà quando dovrà affrontare la prova relativa. A seconda della professione svolta dal personaggio, ciascuno inizia l’avventura con un proprio equipaggiamento: armi, oggetti o incantesimi.

In fase di setup si sceglierà uno dei quattro Grandi Antichi, che sarà il nemico della partita. Si seguono le indicazioni riportate sulla sua scheda per creare il Mazzo Miti, prendendo una parte delle 50 carte contenute nella scatola. Per ogni Grande Antico esiste il relativo mazzo di Carte Mistero: se i giocatori risolvono la missione divisa in tre di queste carte hanno evitato il risveglio del mostro ed hanno vinto. Infine, si posizionano un numero di portali variabile in base al numero di giocatori, e su ciascuno un token mostro scelto a caso.

Partita ad Eldritch Horror

Ad ogni turno si decide il primo giocatore e, in senso orario, tutti svolgono il turno. Ciascuno può fare fino a due azioni a scelta tra quelle “universali” (viaggiare, riposare, scambiare beni,…) e quelle date dal proprio personaggio o dal proprio equipaggiamento. I giocatori possono (anzi devono!) accordarsi su come agire altrimenti il rischio del fallimento è dietro l’angolo.

Sempre nello stesso ordine, si risolvono gli incontri delle location raggiunta. A seconda di dove si è fermato il personaggio, si pesca una carta dal mazzo relativo alla location e svolge le prove richieste dalla carta. A volte riceve ricompense, altre volte malus. Per le dodici città maggiori della plancia esistono tre mazzi dedicati (Europa, Asia / Australia, America). Se il personaggio si trova in una città con un portale, dovrà prima sconfiggere tutti i mostri presenti e poi pescare dal Mazzo Mondo Esterno per cercare di chiudere il portale. Infine, se sulla location è presente un segnalino Indizio, il giocatore può pescare dal Mazzo Indagine, anche questo legato al Grande Antico scelto. In tutte le altre location il giocatore pesca dal Mazzo Incontro Generico.

Quando ogni giocatore ha affrontato il proprio incontro, si gira la prima carta del Mazzo Miti (quello che abbiamo preparato casualmente durante il setting). Qui può succedere di tutto: si aprono nuovi portali, spuntano nuovi mostri, i mostri in plancia attivano i loro effetti speciali, appaiono nuovi indizi o sottoquest che, se non risolte velocemente, portano alla sconfitta dei giocatori, e molto, molto altro. Ma la cosa peggiore è che alcune carte faranno avanzare il Segnalino Fato sulla barra relativa in base al numero di portali aperti in gioco: questo è il timer della vostra partita, e quando arriverà allo zero segnerà il risveglio del Grande Antico.

Al termine della fase dedicata al Mazzo Miti si guarda se la missione attiva del Mazzo Mistero è stata risolta. In caso positivo, si mette da parte e se ne rivela una nuova. Se era la terza missione risolta della partita, i giocatori hanno vinto.

La mole di carte e segnalini, durante il primo setting, potrebbe spaventare un po’, così come il sistema di scelta degli incontri, con i vari mazzi da cui pescare. Ma vi assicuro che dopo i primi turni il meccanismo di svolgimento della partita diventa molto scorrevole.

Non riesco a trovare altri punti negativi di questo titolo.

Chi ha letto i libri di Lovecraft troverà nei personaggi e nel flavour di ogni carta rimandi e citazioni, ma anche chi non conosce il pantheon di Cthulhu percepirà l’atmosfera di mistero ed orrore. In aggiunta, il sistema del Mazzo Miti assortito casualmente impedisce che i giocatori prevedano in anticipo quale sfortunato evento capiterà a fine turno, mantenendo sempre alta la tensione della partita, in perfetta sintonia con l’ambientazione.

La casualità degli incontri legata alle carte, a cui si aggiungono le Carte Miti, le varie combinazioni di Grande Antico e personaggi, il mazzo di carte Oggetti e degli Incantesimi, rende ogni partita diversa. L’esperienza di gioco varia molto anche a seconda del numero di giocatori, restando comunque molto piacevole. Anche giocato in solitaria scorre piacevolmente e senza noia.

La durata di una partita è di almeno due ore, con punte di quattro ore se si è in tanti giocatori (sopra i sei). Non è un gioco veloce, ma la resa dell’ambientazione contribuisce a non far percepire per nulla lo scorrere del tempo. Raramente vi troverete a guardare che ora è prima della fine della partita.

In conclusione, un gioco da provare senza dubbio!