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Ed Sheeran assolto in un assurdo processo per plagio: ecco cos’è successo

"I'm just a guy with a guitar who loves writing music"

All’accusa di plagio, solitamente, i musicisti riprendono un vecchio adagio caro ai jazzisti: “le note sono sette”. Un assioma completato dal comico Checco Zalone con l’aggiunta del “e chi vuole se le fott”. Ed è proprio così, anche se, volendo essere precisi, alle 7 note andrebbero aggiunte le 5 alterazioni per un totale di 12. Ma questo è un altro discorso. Oggi vogliamo invece concentrarci sul processo per plagio, conclusosi definitivamente poche ore fa, che ha visto coinvolto il principino del Pop contemporaneo: Ed Sheeran.

Nel 2017 Sheeran era stato accusato di aver copiato alcuni elementi per la sua hit Thinking Out Loud – che nel 2015 fu il primo brano nella storia di Spotify a superare il mezzo miliardo di stream – da un classico del soul di Marvin Gaye, Let’s Get It On, scritto nel 1973 da Ed Townsend. A muovere causa sono stati in effetti gli eredi di Townsend, dato che il cantante e produttore americano, purtroppo, non è più tra noi dal 2003.

Di seguito le due canzoni a confronto.

In realtà l’intera accusa di plagio è sembrata alquanto assurda ai più, dato che l’accusa verte sulla somiglianza armonica tra le due canzoni e non su quella melodica. Per dirla in modo semplice: gli eredi di Townsend accusano Sheeran di aver copiato la sequenza di accordi, e non la melodia del cantato (che è il metro di riferimento quando si parla di plagio). Ed è proprio qui che casca l’asino: se consideriamo plagio la sequenza di accordi, allora c’è da considerare plagio un buon 90% della musica globale.

Ed Sheeran con la chitarra in tribunale: “Vi faccio capire perché non è plagio

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La linea difensiva di Ed Sheeran è stata quindi, anche a ragione, interamente costruita su questo assioma: “non si può plagiare un giro di accordi”. Per dimostrarlo il cantautore ha optato per la via più immediata: si è portato una chitarra acustica in tribunale e ha cominciato a cantare alla giuria diverse canzoni, del presente e del passato, suonando la stessa sequenza di accordi.

Purtroppo, essendo l’aula di tribunale a prova di telecamere, non abbiamo un video dell’esibizione di Sheeran. In compenso però abbiamo una dimostrazione pratica: 4 Chord Song è una canzone degli Axis of Awesome, un gruppo australiano di comedy-rock. In realtà non è proprio una loro canzone, dato che il brano è un enorme medley di grandi successi della storia della musica pop e rock, tutti suonati con gli stessi 4 accordi.

Ma Sheeran con la chitarra che canta alla giuria non è stato l’unico momento bizzarro del processo. Secondo Insider il 26 aprile, durante una delle ultime sedute del processo, il musicologo Alexander Stewart, per dimostrare la somiglianza tra i due brani, avrebbe fatto ascoltare alla giuria una versione della canzone presa dal web.

Peccato che Stewart non si fosse accorto che il brano che stava riproducendo non fosse la canzone originale di Marvin Gaye, ma una versione generata dall’AI con tanto di testo che recita “HAL il computer che fa un karaoke letale in un film horror di fantascienza”. Insider riferisce inoltre che Ed Sheeran “ha dovuto trattenersi per non scoppiare a ridere in aula”.

I’m just a guy with a guitar

Nel corso del processo Ed Sheeran, oltre ad aver sempre negato il presunto plagio – affiancato da un team legale composto anche da Ben Crump, l’avvocato che ha rappresentato la famiglia di George Floyd – ha svelato che in realtà la sua fonte di ispirazione per Thinking Out Loud era stata la musica di Van Morrison. Il cantatore ha raccontato che inizialmente il working title (il titolo provvisorio che si dà ai provini quando ancora non vi è un testo finito) era Van Morrison Tune, vale a dire Canzone in stile Van Morrison.

In una nuova seduta, sempre armato di chitarra, Sheeran ha raccontato la genesi del brano, spiegando alla giuria il suo approccio compositivo.

“Quando scrivo le melodie vocali uso un approccio fonetico”, ha detto alla giuria (via NME), spiegando che il ritornello della canzone, originariamente, era “I’m singing out now”, che alla fine è cambiato ed è diventato “I’m Thinking out loud“.

Nella sua arringa alla giuria Sheeran ha detto di essere “solo un ragazzo con la chitarra che ama scrivere canzoni, non un salvadanaio per le tasche di qualcuno“. La frase “I’m just a guy with a guitar” è già diventata storia, a suo modo, come spesso accade per le frasi dei grandi cantautori.

L’assoluzione definitiva

In attesa della sentenza sul processo, Sheeran è stato molto chiaro in merito all’intera vicenda, arrivando ad asserire che si sarebbe ritirato dalla musica in caso di condanna. “Se vengo condannato mi fermo, smetto”, ha detto Sheeran, sottolineando come il processo stia diventando un peso per lui. “Trovo davvero offensivo dedicare tutta la mia vita a scrivere canzoni salvo poi essere sminuito così”

Tuttavia oggi Ed Sheeran, e anche i suoi fan, possono tirare un sospiro di sollievo: il tribunale di New York ha assolto il cantautore britannico, dichiarandolo non colpevole di violazione di copyright. La giuria ha raggiunto la sua decisione dopo una delibera di circa tre ore.

Felicità solo parziale però, perchè Sheeran ha subito proprio in questi giorni un grave lutto in famiglia, con la perdita della nonna. 

“Dover essere a New York per questo processo significa non poter partecipare insieme alla mia famiglia al funerale di mia nonna in Irlanda. Non riavrò mai indietro questo tempo”, ha detto all’uscita dell’aula.

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Nel frattempo è uscito proprio in queste ore – (Substract), l’ottavo album in studio di Ed Sheeran e il quarto della fase “matematica”. All’album ha lavorato anche Aaron Dessner dei The National. Il disco è stato scritto in un momento difficile per il cantautore, che ha spiegato di aver vissuto due anni particolarmente bui.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 29 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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