Lo zen e l’arte di dipingere miniature
Se siete ancora con noi dopo 2500 parole, grazie davvero! Speriamo che i consigli vi siano utili. Vogliamo dedicare la parte conclusiva di questo mastodontico bigino agli aspetti più…psicologici e filosofici della pittura di miniature. Non troverete indicazioni tecniche su come dipingere miniature, qui, piuttosto qualche parola amichevole su come gestire frustrazione e ansia da prestazione da qualcuno che ci è già passato.
Iniziamo col dire questo: internet è una miniera d’oro per chi vuole dipingere miniature. Ci si trovano tutorial su qualsiasi aspetto di questo hobby, recensioni di ogni tipo di pennello, ogni marca di colori, ogni release di nuove miniature…ci si trovano fotografie dei vincitori del Golden Demon, persone che accettano commissioni per i loro lavori, Youtuber che creano meraviglie. Ed è grandioso, ma fate attenzione, perché si tratta di un’arma a doppio taglio. Da un lato le risorse oggi a disposizione per chi inizia sono preziosissime, e l’accesso al lavoro dei veri e propri maestri che popolano il web è una fonte inesauribile di ispirazione. Dall’altro, però, vedere opere splendide può generare un sacco di frustrazione. “Non ci riuscirò mai”, vi direte. Oppure, peggio ancora: “ci provo anch’io!”. State molto attenti a non lasciarvi prendere dallo sconforto se la vostra prima, seconda, decima o ventesima miniatura non si avvicina nemmeno lontanamente ai capolavori che vedete online. Soprattutto, state attenti a non compiere l’errore di non rendervi conto di quanto state migliorando. È facile non rendersi conto dei propri miglioramenti, piccoli e grandi, se il metro di paragone rimane quello splendido e pluripremiato Avatar di Khaine! La verità è un’altra: ogni vostra miniatura è migliore della precedente.
Il che ci porta al secondo consiglio: non vergognatevi dei vostri lavori passati! Si fa in fretta a superare le primissime fasi in cui proprio non si sa cosa si stia facendo e ad arrivare ad un livello decente. È facile quindi girarsi indietro e storcere il naso ai primi esperimenti, così clamorosamente peggiori. Anziché pensare che anche la miniatura che avete appena finito, e di cui siete così tanto fieri, un domani farà la fine delle altre, pensatela così: in ogni dato momento, il vostro più recente lavoro rappresenta l’apice delle vostre capacità. Quella che dipingerete domani sarà migliore, certo, ma non significa che quella di oggi non abbia alcun valore. Anzi! È un gradino della gloriosa e interminabile scala verso l’irraggiungibile perfezione!
Quindi, in sintesi, ecco il nostro consiglio più importante: abbracciate la mediocrità! Non giriamoci intorno: ben pochi di voi raggiungeranno le vette straordinarie che sognano. Il punto è che…va bene anche così. La frustrazione deriva dallo sconfortante paragone fra ciò che volete raggiungere e ciò che avete raggiunto. Non lasciatevi frenare da questo, imparate ad apprezzare e ad essere fieri di ogni vostro lavoro. Migliorerete, diventerete bravi, perfino bravissimi forse. Ma richiederà tempo, e dovrete essere ancora più bravi, nel frattempo, a dire “ok, questa miniatura va bene così…passiamo alla prossima!”
Quindi forza e coraggio, e…buona pittura a tutti!
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