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2015: idee per incentivare il mercato del Fumetto

Anno nuovo vita nuova. 
Così recita un noto modo di dire che ciclicamente, al passaggio fra un anno solare e l'altro, sentiamo ripetere in modo assillante da chi ci sta vicino. 
Il cambiamento di data ci invoglia ad essere migliori, a prefiggerci decine di buoni propositi che difficilmente proveremo a realizzare. 
Non voglio certo mettermi a parlare di quali siano i miei obiettivi posti per questo 2015, Anteprima di Stampa parla di fumetti, e proprio per questo ho pensato a quelli che dovrebbero essere i traguardi che tutte le figure coinvolte nel mercato fumettistico italiano dovrebbero provare a raggiungere: non solo editori ma anche lettori, fumetterie e distributori.
Badate bene non sto scrivendo una nuova versione di Il Pulpito, ma qualche consiglio penso che non abbia mai guastato, viste le diverse critiche che sento o leggo nel web la situazione potrà solo migliorare.
Editori: senza di voi non si potrebbero leggere fumetti, fate un lavoro che molti vi invidiano, ma non tutto vi è dovuto. Molti si lamentano che il mercato è in crisi ma l'aumento di chi stampa fumetti ci sta facendo pensare il contrario, c'è anche chi, in questa situazione, si sta distinguendo grazie ad un miglior rapporto con i propri lettori. Che sia questa la soluzione a molti problemi?
Con l'avvento dei social network la comunicazione con i vostri clienti finali è indubbiamente aumentata ma si può fare di più. 
Pensate maggiormente ai vostri interessi creando una prolifica filiera che comprenda tutti gli interessati al mercato, distributori e fumetterie su tutti, con l'obiettivo di mettere a disposizione dei vostri lettori il maggior numero di volumi possibile, svettando sulle decine di pubblicazioni mensili presenti nei negozi specializzati.
Il sogno sarebbe avere una bella classifica di vendita comprensiva di tutti i vostri titoli, fantascienza lo so.
Lettori: voi siete coloro che hanno il famigerato “coltello dalla parte del manico”. Siete voi che determinate i gusti del mercato e che, attraverso le vostre scelte, premiate i diversi editori acquistandone i titoli. Non sempre il prezzo è il metro di giudizio corretto per decidere quale fumetto comprare quindi non disdegnate la qualità di edizioni ben curate sia dal punto di vista estetico sia redazionale. Valorizzerete così gli sforzi di coloro che puntano molto del proprio successo sulla felicità del cliente attraverso tante piccole accortezze.
Non dimenticatevi dei vostri fumettari, nemmeno quando andate alle fiere del fumetto. Se per tutto l'anno potete leggere puntualmente i volumi tanto agognati è solo merito loro, non dimenticatelo.
Fumetterie: nonostante il vostro sia un lavoro molto duro, per la lentezza con cui alcune comunicazioni vi giungono dai vostri partner e il continuo aggiornamento a cui dovete sottoporvi, fate un mestiere che molti di noi vorrebbero intraprendere. 
Personalmente siete come un piccolo Paese delle Meraviglie in continua lotta con i problemi di distribuzione e una concorrenza serrata con librerie online ed editori medesimi. 
Dalla vostra avete la possibilità di creare un legame personale e unico con i vostri clienti, di coccolarli e attirarli a voi tramite iniziative ed eventi, oltre che consigliarli su quali siano le storie più adatte a loro. Osate e i risultati non mancheranno.
Distributori: entità oscure a molti ma che detengono un grande potere sulle tempistiche di reperibilità di fumetti da parte nostra. Giunti nel 2015 penso sia insostenibile che in alcuni periodi dell'anno – vedasi agosto e fine dicembre –  un negozio non possa rifornirsi di fumetti per 2/3 settimane proprio nei periodi in cui i lettori hanno molto tempo a disposizione per potersi immergere nei loro amati fumetti. L'assenza di novità ricade sugli editori, ma l'impossibilità di rifornirsi di arretrati è interamente una vostra decisione. 
Le tempistiche di consegna dipendono sempre da voi, e spesso sono causa di perdita di clienti sia per le fumetterie che per gli stessi editori.  
Maggior flessibilità e rapidità sono i suggerimenti per questo nuovo anno.
Solo alcuni pensieri, consigli, che ad inizio anno possono diventare dei traguardi da prefissarsi e magari raggiungere, o almeno provarci.
Avete già fissato i vostri obiettivi per il nuovo anno? 
Personalmente voglio continuare a farmi incantare dalle storie che mensilmente riempiono la mia libreria, sperimentando nuovi generi e autori mai letti prima.

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Autore

  • Mattia De Poi

    Anche conosciuto come Il Nini, Mattia è il lato gioioso di Orgoglio Nerd. Biondo e curioso, è appassionato di ogni genere fumettistico, Gunpla e avventure. Portatelo in viaggio, all'organizzazione ci penserà lui.

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Commenti

  1. Secondo me il problema sta nelle tasse e nello scarso potere d’acquisto della maggior parte degli italiani. In un sistema in cui è già faticoso acquistare i beni di prima necessità non si può certo pretendere che un mercato di beni non indispensabili sia prolifico, soprattutto se parliamo di fumetti, che non sono esattamente il tipo di bene che tutti vorrebbero.
    E’ la piramide di maslow: se un individuo non può soddisfare le necessità primarie, non scalerà mai la piramide verso bisogni più alti e intellettuali.
    D’altronde non è solo il mercato del fumetto ad essere in crisi, ma un po’ tutti i mercati di beni non indispensabili.
    Un’idea potrebbero essere gli stand con fumetti a basso costo, come si sta facendo per i libri a 0.99 e 1.90 centesimi. Stand da piazzare anche in un supermercato o un negozio di elettronica, che occupano poco spazio e permettono al commerciante di diversificare l’offerta senza sforzo.
    Ormai non conviene più aprire una fumetteria, eccetto che nelle città più grandi.

  2. Nella condizione economica generale in cui si trova il nostro Paese è normale che i fumetti, ed in generale i propri hobby, spesso debbano essere sacrificati a fronte di spese inderogabili e necessarie.
    Ovviamente anche in questa situazione però si può fare molto per migliorare le cose e di certo la tua idea di ampliare i luoghi in cui poter comprare fumetti non è affatto male: l’impegno degli editori dovrebbe essere massimo per cercare nuovi lettori e non focalizzarsi esclusivamente su quelli che hanno già.

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