SOLO LEVELING -REAWAKENING-: una panoramica tra prima e seconda stagione

Sony Pictures e Crunchyroll portano al cinema il 2, 3 e 4 dicembre, grazie a Eagle Pictures, Solo Leveling -ReAwakening-. Si tratta di un riassunto della prima stagione dell’anime, tratta dall’omonima light novel di Chugong e dal manhwa di DUBU, e un’esclusiva anteprima dei primi due episodi della seconda stagione. Quest’ultima debutterà su Crunchyroll a partire da gennaio 2025, dove è già disponibile la prima stagione.

Abbiamo avuto il privilegio di vedere in anteprima il film, godendoci sul grande schermo questi primissimi due episodi che promettono una seconda stagione davvero spettacolare. L’esperienza ha anche rinfrescato la memoria, grazie a un riassunto concentrato sulle parti più salienti e dinamiche della prima stagione, soffermandosi sugli eventi che vanno approssimativamente dall’episodio 5 al 12.
In occasione di questo evento cinematografico, vogliamo non solo raccontarvi cosa aspettarci dalla seconda stagione, ma anche offrire una panoramica della serie per coloro che non hanno ancora dato una possibilità a Solo Leveling e potrebbero sfruttare questa uscita al cinema come occasione per scoprirlo.

Solo Leveling: alla scoperta del fenomeno coreano

Solo Leveling, noto anche come Na Honjaman Level-Up in coreano, è nato come light novel scritta da Chugong nel 2016 e pubblicata inizialmente sulla piattaforma KakaoPage. Il successo della storia ha portato rapidamente a un adattamento in formato manhwa, disegnato da Jang Sung-Rak (noto come DUBU dello studio Redice), che ha contribuito ad alimentare ulteriormente la popolarità della serie a livello internazionale.

Serializzato dal 2018 al 2021, il webtoon è diventato un fenomeno culturale globale, superando i confini linguistici grazie alle traduzioni fanmade e alle piattaforme ufficiali come Tappytoon. La serie è arrivata ufficialmente in Italia nel 2021 grazie a Star Comics. Nel 2023, il progetto di adattamento anime ha finalmente preso vita, spinto da una fanbase devota e da un’industria che ha riconosciuto il potenziale di un’opera capace di mescolare abilmente fantasy, azione e il classico sistema di potenziamento RPG.

La storia è ambientata in un mondo dove portali interdimensionali, chiamati “Gate”, collegano la Terra a pericolosi dungeon pieni di mostri. A seguito dell’apertura dei Gate, alcuni esseri umani hanno sperimentato il cosiddetto “Risveglio”, un processo che risveglia i poteri dei futuri “Hunter”. Gli Hunter vengono classificati in gradi, dal livello E (il più basso) al livello S (il più alto). Essi, dietro compenso, affrontano i raid per chiudere i Gate, evitando così il rischio di un Dungeon Break e l’invasione dei mostri nel nostro mondo. A regolare queste attività sono l’Associazione degli Hunter e le varie Gilde.

Solo Leveling segue il viaggio di Sung Jin-Woo, il più debole tra i cacciatori. Il suo animo gentile e il temperamento mite lo rendono benvoluto da molti, ma allo stesso tempo provocano apprensione e scherno. Nonostante i rischi e le ferite accumulate nei raid, il ragazzo non si arrende. Deve pensare alla scuola della sorella e alle cure mediche della madre.

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Tuttavia, il destino di Jin-Woo cambia radicalmente quando, in bilico tra la vita e la morte, acquisisce un potere unico: la capacità di “livellare”, ovvero aumentare il proprio livello come in un videogioco. Questo evento trasforma non solo il suo aspetto fisico, ma anche la sua personalità, offrendogli l’opportunità di riscattarsi. Ma come spesso accade, scrutare troppo nell’oscurità porta con sé il rischio che l’oscurità scruti dentro di noi…

Tra autodeterminazione e individualismo

Il tema centrale di Solo Leveling è l’autorealizzazione attraverso la crescita personale, incarnata dalla trasformazione di Sung Jin-Woo da cacciatore debole e disprezzato a Hunter di livello S+, virtualmente invincibile. La metafora del livellamento, tipica del genere litRPG, non è solo un elemento narrativo, ma anche un commento sul valore della perseveranza e dell’autodeterminazione. Nel riassunto proposto al cinema, così come negli episodi della serie, la narrazione di Jin-Woo riflette il desiderio universale di superare i propri limiti.

Jin-Woo incarna l’archetipo dell’eroe riluttante, costretto inizialmente a combattere per proteggere la famiglia, ma che in seguito abbraccia il proprio destino, dimostrando che il cambiamento può partire dal basso, anche in un mondo governato da gerarchie rigide e apparentemente immutabili. C’è un problema, però, quasi sempre legato al potere: l’avidità.

E Jin-Woo è un ragazzo molto ambizioso. Un “risvegliato per la seconda volta” che ottiene una nuova opportunità dopo una vita all’insegna della mediocrità. Non solo il suo obiettivo è emergere, ottenendo il riscatto personale, ma anche diventare il più forte, mettendosi costantemente alla prova per capire esattamente quali siano i suoi limiti e, quindi, superarli.

Del resto, Solo Leveling si muove in un mondo governato da un sistema rigido di gerarchie. Lo vediamo sia nei gradi degli Hunter che nella struttura dei dungeon. I portali rappresentano non solo sfide fisiche, ma anche metafore delle barriere sociali ed economiche.

Jin-Woo rompe continuamente queste barriere, sfidando l’idea che il destino sia predeterminato. Questo tema richiama il desiderio umano di sfidare le convenzioni, di sovvertire il sistema per creare un nuovo ordine. La trasformazione di Jin-Woo, da “pedina” del sistema a “giocatore” capace di riscrivere le regole incarna un ideale rivoluzionario che risuona con molti lettori e spettatori.

Senza contare che tutto ciò rende Jin-Woo non solo incredibilmente determinato nella sua autorealizzazione, ma anche molto solitario, introducendo un altro tema interessantissimo alla base di Solo Leveling: la dicotomia tra individuo e collettività.

Jin-Woo, sebbene inizialmente un emarginato, diventa un’entità autonoma che non dipende più dalla cooperazione degli altri cacciatori. Questo lo rende un simbolo di autonomia radicale, ma al contempo solleva interrogativi sul prezzo della forza assoluta. Man mano che Jin-Woo cresce in potere, si allontana dal resto della società, diventando un’entità quasi divina. Se ci pensiamo, infatti, la solitudine del protagonista è enfatizzata nel titolo stesso: il “livellare da solo” è sia un vantaggio che un peso emotivo.

La storia esplora, quindi, il paradosso della forza individuale: mentre Jin-Woo acquisisce potere, perde il contatto con l’umanità e diventa una figura quasi mitica, temuta e rispettata, ma sempre più isolata. Questo tema è amplificato nel climax della serie, quando il protagonista si trova a dover scegliere tra i propri desideri personali e il bene collettivo.

E possiamo dirvi, sulla base dei primi due episodi visti, che in questa seconda stagione questo tema verrà affrontato ancora di più, soprattutto quando per Jin-Woo sarà praticamente impossibile celare la reale entità del suo potere di fronte a una delle gilde di Hunter più importanti.

Solo Leveling -ReAwakening-: cosa aspettarsi dalla seconda stagione?

Godersi un anime al cinema, soprattutto quando si è di fronte a una grafica mozzafiato in cui spicca il magistrale uso dei colori per enfatizzare la tensione narrativa – in bilico tra i toni cupi dei dungeon e i fasci di luce accecante che circondano il protagonista – unito alla fluidità delle immagini e alla definizione dello stile grafico, è un’esperienza visiva che amplifica il senso di meraviglia e pericolo.

La seconda stagione sembra puntare fortemente su questo aspetto, aprendosi con uno dei dungeon più amati del manhwa. Le nuove abilità di Jin-Woo, così come lo sblocco della Classe, vengono subito messe alla prova. Vediamo non solo una nuova trasformazione “estetica” del personaggio, ma anche una crescita caratteriale.

Ancora più determinato, algido e quasi intoccabile, Jin-Woo non scivola mai nella brutalità. Il nostro giovane protagonista conserva un certo grado di apprensione – probabilmente dovuta alla sua esperienza personale – nei confronti dei più deboli.

Al tempo stesso, però, coloro che viaggiano con lui non vengono mai considerati veri e propri compagni. Spesso, anzi, rappresentano un’ulteriore preoccupazione di cui occuparsi, pur senza mai diventare un peso insostenibile. Forse, in questa stagione, abbiamo un assaggio ancora più profondo della morale e dell’etica personali di Jin-Woo. Questo vale in particolare quando si trova a confrontarsi con personaggi apparentemente di grado superiore al suo.

La seconda stagione promette di essere indubbiamente più stuzzicante e ricca di approfondimenti sulla lore, come viene chiarito fin dai primi episodi. Ci troviamo infatti di fronte a creature che suggeriscono molto sulla vera natura del protagonista, lasciando nuovi interrogativi destinati a rendere la storia ancora più accattivante e densa di tensione. Inoltre, tornano alcuni nodi narrativi lasciati in sospeso, soprattutto legati alle Gilde, sia coreane sia estere.

Una speciale attenzione è dedicata a un personaggio particolarmente rancoroso nei confronti di Jin-Woo, sottolineando ulteriormente le tensioni che serpeggiano tra i diversi Hunter. Appare evidente che questa seconda stagione presenterà molti più pericoli per il protagonista. Non solo all’interno dei dungeon ma anche al di fuori, mettendolo di fronte a scelte cruciali per il suo futuro e i suoi obiettivi.

Il ritmo sembra mantenere la stessa velocità incalzante della prima stagione, garantendo suspense costante e introducendo colpi di scena che ridefiniscono continuamente le aspettative. Questo non solo alimenta il desiderio di scoprire di più su questo universo, ma offre anche combattimenti adrenalinici e avvincenti. Un modo per dimostrare come anche storie apparentemente semplici possano avere una risonanza universale.

Solo Leveling -ReAwakening- vi aspetta al cinema il 2, 3 e 4 Dicembre. In attesa dell’arrivo della seconda stagione, potete recuperare la prima stagione in streaming sempre su Crunchyroll.