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New Horizons: parliamo dei traguardi della missione verso Plutone!

In questi giorni, una sonda grande appena come un pianoforte, lanciata molto veloce dalla Terra nel lontano 2006, è sfrecciata attraverso una regione del Sistema Solare mai esplorata prima, svelandoci due mondi che fino ad ora erano per noi solo poco più che punti di luce. 

Plutone e Caronte, il sistema binario di pianeti nani unico nel suo genere, si è dimostrato al di là di ogni nostra aspettativa.

Durante i giorni dell'avvicinamento, i dati hanno iniziato a mostrarci per la prima volta quello che sembrava un enorme cuore (ora chiamato Tombaugh Regio, in onore allo scopritore di Plutone) e una lunga zona scura inizialmente battezzata "la balena" (conosciuta ora come Chtulhu Regio). Poi improvvisamente, durante la raccolta di dati, il buio radio ha fatto tremare tutti. Il computer di bordo è andato in sovraccarico mentre chiedevamo alla sonda di effettuare tante cose insieme, ma per fortuna non ci sono stati problemi e nemmeno gravi perdite di dati. Pochi giorni dopo e la sonda è tornata a mostraci i due mondi più in dettaglio che mai, e adesso avevamo imparato che Plutone è più grande di quanto pensavamo e questo significa che è anche meno denso e quindi più ricco di ghiacci, mentre Caronte ha una superficie molto più giovane del previsto, con segni di passata attività. La grande regione scura nella regione nord-polare di Caronte è stata battezzata Mordor

Questo era però soltanto l'assaggio iniziale perché il giorno del transito, la sonda è passata ad appena 12.500 km dalla superficie, riprendendo dettagli anche di solo poche decine di metri. Ha misurato per la prima volta anche le due piccole lune Notte ed Idra, svelando che Notte ha una superficie di ghiaccio fresco, mentre Idra è ricca di materiale molto diverso e più rosso. 
Ckxv8

Su Plutone abbiamo ripreso spettacolari dettagli geologici, con il cuore che si è mostrato molto diverso e vario, con un lobo destro pieno di montagne e uno sinistro molto più liscio e ricco di ghiaccio di monossido di carbonio. 

La grande pianura interna di Tombaugh Regio è stata chiamata Sputnik Planum, ed è in parte lì che si riservano le indagini perché è di quella zona che avremo il mosaico a risoluzione più alta. La scelta è del tutto casuale perché nessuno aveva mai visto Plutone prima e non avevamo idea di come sarebbe stato. E' andata però molto bene (anche se dell'emisfero opposto abbiamo immagini solo a risoluzione bassa), perché in quello che vediamo dalle prima immagini ci sono prove di attività molto recente geologicamente, e indizi per pensare ad un oceano sotto la crosta. Ci sono enormi montagne coperte da un velo di ghiacci di metano, azoto e monossido di carbonio, ma queste sostanze vengono perse nello spazio a velocità di svariate tonnellate al secondo. Quindi come mai sono ancora presenti? Cosa rifornisce di materiale fresco questa regione?

I monti sono anch'essi fonte di grandi grattacapi. Hanno infatti una morfologia mai vista altrove nel sistema solare, e si pensano siano completamente di ghiaccio d'acqua (visto che i ghiacci di materiali più volatili come metano ed azoto, non riuscirebbero a formare montagne). 

Dopo il transito (di cui per adesso ci sono arrivate nemmeno 2% delle immagini, New Horizons si è girata verso il Sole e verso  la Terra per studiare l'atmosfera precisa del pianeta. Ha così scoperto una grande concentrazione di metano ma anche acetilene ed etilene, ma l'atmosfera è molto meno densa di quanto ci saremmo aspettati! Tanto che sembra dimezzata rispetto ad appena 2 anni fa! Forse sta precipitando in questo momento verso la superficie, man mano che Plutone si allontana dalle vicinanze del Sole. 

Una delle immagini più iconiche dell'intera storia dell'esplorazione spaziale è stata poi ottenuta guardando indietro verso Plutone e catturando una vista dell'atmosfera illuminata dal Sole a 5 miliardi di km di distanza!

Sapevamo che Plutone possiede un'atmosfera, ma nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere zone così definite tra una regione e l'altra, e un alone così in alto sopra l'atmosfera! 

Questo è stato soltanto un primo breve assaggio di quello che New Horizons ha da offrirci. Purtroppo andando estremamente veloce non si potuta fermare in orbita, ma ha ottenuto così tanti dati che impiegherà fino a 16 mesi per mandarli tutti e vedremo quindi ogni settimana nuove immagini da questi incredibili mondi.

Testi Adrian Fartade

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