George Méliès. Immaginate quello che vi piace del cinema. Effetti speciali, fantascienza, colpi di scena, FANTASCIENZA, trucchi, fantasia applicata alla realtà, FANTASCIENZA, mostri, alieni, viaggi nello spazio o in mondi immaginari, FANTASCIENZA! Ecco, nulla di tutto questo sarebbe come è ora senza l’infinita fantasia di questo grande regista.
George Méliès: Un grande regista che si dimentica troppo spesso
Nel 1895 i fratelli Lumière inventarono il proiettore cinematografico. Nello stesso periodo George Méliès seppe sfuttare al meglio quell’invenzione creando un genere che ancora oggi è tra i più gettonati del mondo: il cinema di fantascienza. Chi di voi non ricorda il famoso razzo conficcato nell’occhio della luna, immagine evocativa ed entrata a far parte dei simbologismi più importanti della storia del cinema.
In un ventennio che va dal 1896 al 1914 questa fucina di idee umana ha sfornato più di duecento film, diventando ad unanimità il padre degli effetti speciali.
Fu il primo a sperimentare il montaggio, la doppia esposizione, la dissolvenza e il colore (dipinto a mano direttamente sulla pellicola) all’interno dei suoi film sempre incentrati in mondi assurdi, onirici ed estremamente fantasiosi.
Con l’arrivo della grande guerra, quest’uomo che ha donato al mondo i pilastri su cui si erige l’arte audiovisiva, venne dimenticato, passando la maggior parte del resto della sua vita a gestire un chiosco di dolci e giocattoli. Fortunatamente il movimento surrealista degli anni ’30 lo fece uscire dall’oblio che stava vivendo, attribuendogli i dovuti riconoscimenti finché non morì nel 1938. Poi nulla più.
Un Crowdfunding per la memoria del fondatore della settima arte
Se passate per Parigi, fate un salto al cimitero di Père-Lachaise, camminate fino alla fine del cimitero, attraversate un’infinita fila di tombe, e lì, in un angolo, dimenticata da tutti (tranne che dai veri amanti del cinema), potrete trovare la tomba di George Méliès ormai ridotta quasi ad un cumulo di pietre abbandonate: una macchia verde la sta coprendo lentamente, mancano alcuni bulloni in ferro e la catena che circondava il monumento è sparita, senza considerare che ormai le lettere incise sulla pietra sono quasi invisibili, come la sua memoria.
Per questo motivo la sua famiglia, che a dispetto di quanto si possa credere non naviga nell’oro, ha deciso di organizzare un’opera di crowdfunding nominata The George Melies Project. Questo progetto, oltre a preservare le opere del suo defunto parente (dato che il suo teatro e il suo studio sono andati distrutti millemila anni fa), cerca di recuperare più soldi possibili (40.000 dollari) per restaurare la tomba del grande regista troppe volte dimenticato, al fine di renderla degna della grandezza del suo genio.
Per chiunque fosse interessato alla causa, basta andare sul sito del George Melies Project e seguire le indicazioni date.
Pensiamo che un regista del suo calibro, un padre fondatore della settima arte, meriti di essere ricordato più di quanto non lo stiamo facendo ora.
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